TROMBICULA AUTUMNALIS
La trombiculosi è una malattia parassitaria del cane e del gatto causata dalla forma larvale dell’acaro Neotrombicula autumnalis.
Poiché questi acari vivono in zone boschive, possono essere infestati numerosissimi altri animali selvatici.
Cenni morfologici e ciclo biologico
Il ciclo di tale parassita è diverso da quello degli acari fin ora trattati; esso infatti ha un ciclo temporaneo.
Sono solo le larve a parassitare gli animali per poi cadere nell’ambiente e maturare in acari adulti.
La larva (250-500 mm) presenta tre paia di arti, un apparato buccale con due cheliceri a forma di pinza, uno scutum dorsale pentagonale e circa 25-50 setole ciliate a forma di piuma che ricoprono tutto il corpo. La larva presenta inoltre un caratteristico colore arancio che la rende evidenziabile anche ad occhio nudo.
Come già detto, solo la larva è un parassita dei mammiferi e dopo essersi nutrita di fluidi organici lascia l’ospite ed entra in una fase di quiescenza diventando acaro adulto attraverso tre stadi ninfali (protoninfa, deutoninfa e tritoninfa). Tale maturazione avviene in ambienti boschivi con vegetazione in decomposizione, dove gli adulti si nutrono di uova e larve di altri artropodi; le femmine depositano le uova nell’ambiente e queste, dopo circa una settimana, schiudono liberando la caratteristica larva arancione. Il ciclo si completa in circa 50-70 giorni e le femmine adulte sono in grado di vivere oltre un anno.
Epidemiologia e sintomi clinici
La malattia è più frequente nel periodo che va dalla fine dell’estate all’autunno ed in soggetti che vivono o che hanno sostato in campi o dove è presente molta vegetazione.
Le larve prediligono le aree del corpo maggiormente a contatto con il terreno come la falsa tasca del padiglione auricolare (tasca di Henry), la testa (labbra e palpebre), le zampe (spazi interdigitali e letto ungueale) e la regione perianale.
La maggior parte degli animali sono asintomatici e la diagnosi viene effettuata casualmente, altri invece presentano dermatiti pruriginose a seguito dello sviluppo di fenomeni di ipersensibilità.
Diagnosi
Il caratteristico colore arancio intenso degli acari e la loro caratteristica ad aggregarsi sul corpo degli animali fa sì che spesso la diagnosi sia possibile già visualizzando i parassiti ad occhio nudo sotto forma di puntini arancioni. Nei casi invece in cui il prurito abbia determinato lesioni escoriative ed i parassiti non sono microscopicamente apprezzabili è possibile eseguire la loro ricerca mediante raschiato cutaneo superficiale o scotch test.