Sei stato più chiaro di quanto ti convenisse.
Vedo che, dopo aver investito del denaro su questo forum, speri di avere un ritorno economico da un’associazione commerciale con Flavio Bruno alias Ricci.
Bene, non voglio certo disturbare il vostro business, benché mi sembri leggermente truffaldino: cancellate pure, cancellate!
Capisco: fuori tema è ciò che non piace a te. E’ significativo che questa risposta venga da te e non da Federico: evidentemente considererai fuori tema anche questo.
Infatti, sotto le mentite spoglie di un confronto fra appassionati, questo “forum” è soltanto una vetrina pubblicitaria del contado del molise. Te la suoni, te la canti, non vuoi essere contraddetto ed incrementi le vendite!
[quote=42902]Se si punta al risultato ideale, pur nin raggiungendolo si otterrà comunque un buon risultato reale, se si parte contemplando l’insuccesso ci si avvicinerà maggiormente a quest’ultimo…
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Io non credo. Puoi ottenere un risultato o l’altro: che sia ideale o meno dipende dai punti di vista. Tu, poi, sei piuttosto esperto di cani e non credo che ti sorprendano poi molto le osservazioni che ora fai su Lamar: poco tempo fa le facesti, credo, anche riguardo a Dolph. Il cane cresce, come anche gli uomini. Certo che anche il figlio meno brillante resta sempre caro ai suoi genitori, ma poi ciascuno deve saper riconoscere che un figlio bellissimo magari non è molto intelligente, oppure uno molto buono però è un po’ deboluccio, eccetera. Perché mai dovremmo illuderci che il nostro cane sia perfetto?
Vado via per qualche giorno; saluti a tutti. Sarò con voi martedì, a Dio piacendo.
[quote=42801]Siiiii può faree ! (Come diceva il dott. FRANKESTEIN)…
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Curiosa discussione, che ho incontrato cercando un po’ a caso nel forum. Ho ripreso la citazione del nostro Federico perché vorrei proprio chiedere a lui se l’incipit è casuale o se faceva una velata allusione ad un certo allevatore…
A parte ciò, come avete rilevato voi, wikipedia è spesso molto approssimativa, benché costituisca una preziosa raccolta di dati, utile per una rinfrescata un po’ sempliciotta su vari argomenti. Nell’Università di Torino c’è nei confronti dell’enciclopedia on-line un aperto ostracismo da parte di molti Professori, in particolare quelli dell’area di storia cristiano-bizantina. Uno di essi, in occasione di una sessione d’esame, poiché aveva vietato agli studenti di studiare su Wikipedia, mi fece vedere che aveva estrapolato una serie di strafalcioni riguardo al Cristianesimo copto e avrebbe bocciato chiunque ne avesse ripetuto uno.
E’ possibile comunque correggere la voce inesatta iscrivendosi a Wikipedia e proponendo la correzione; ma ci vuole qualcuno più capace di me in queste cose. Certo che chi si assumesse questa responsabilità dovrebbe aver le idee ben chiare riguardo al nuovo testo da inserire, per non attirarsi a sua volta un monte di critiche. Già fra noi non so se saremmo tutti d’accordo!
[quote=42886]Ho letto tutti i precedenti commenti e preferisco complimentarmi con la linea educativa che vuole imporre Mattia al piccolo Lamar, mi trova d’accordo in tutto. Il mio gusto di cane è quello di controllo al 2000 per 100%, posato in qualsiasi ambiente il suo padrone vuole stare e all’occorrenza infallibile uccisore di qualsiasi forma di minaccia per la propria famiglia.
Il babbo di Lamar è bellissimo..!
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Sai Patrizio: il “tuo gusto di cane” è quello ideale che tutti vorremmo. Il problema è che mai si verifica, perché nessun cane è perfetto, come nessun uomo del resto. Nel caso del cane in parte influiscono le differenze di razza, in parte quelle individuali. Da come ragioni, sembra che tu dia per scontato che con un’educazione improntata alla “socializzazione” si ottenga l’ideale. Io penso invece che l’ideale non si ottenga in alcun caso: si può avere una cosa o l’altra ma non la perfezione. Io ho l’onestà intellettuale di ammettere che il mio cane, per certi aspetti eccellente, è invece molto carente sotto altri profili. Chi si ritrova un cane molto mite o poco reattivo, o eccessivamente socievole, quasi mai lo ammette e si culla nell’illusione che al momento buono il cane sappia distinguere le situazioni, o percepire l’adrenalina, o capire il pericolo ed altre sciocchezze del genere. Non succede mai: o il cane è da compagnia, o da guardia e difesa. Il bello del Cane Corso è che il più spietato guardiano si mostra dolcissimo in famiglia; questa però non è una contraddizione bensì una caratteristica della razza.
Però, Yuri, potresti anche considerare che questa strada è stata già intrapresa da altri e non necessariamente tu devi ricominciare da capo. Se acquistassi subito il mastino che hai visto sarebbe appunto il passo iniziale e mi sembra di capire che di quel cane ti sei innamorato; se invece, al momento, non puoi, potresti rivolgerti a tanti che hanno già intrapreso quel tipo di selezione della quale parli e facilmente troverai un Corso che ha ascendenti Mastini e che già di per sé sarà di taglia grande e pesante, ma nello stesso tempo ti consentirà di valutare eventuali eccessi di pelle, rughe, ecc.
Conviene anche osservare che le parole di Valerio “per fare la guardia nei giardini vanno benissimo (dove non devono correre )” rivelano la preoccupazione ch’è in verità latente in tutti, quella della scarsa mobilità del Mastino. Ci sono invece tantissimi Corsi grandi e pesanti (per esempio il mio, o lo Yago di Pino, e molti altri che conosco) i quali pur sopra i 60 kg sono agilissimi e propensi alla corsa.
Beh, Patrizio ormai non fa testo perché è un tuo cliente…
Scherzi a parte (io non conosco Patrizio ma ho di lui un’ottima opinione perché è un cinofilo convinto, nonché un appassionato motociclista e sembra anche un ragazzo molto educato), non so cosa potrebbe dirmi di Noor che già non sappia: ogni tanto ringhia? Poverina, con un Carabiniere sempre alle costole è tutto quanto può permettersi! Del resto, si sa che le femmine sono bisbetiche, ma quando sono sole fanno solo scena, è la presenza del padrone o di un cane maschio che le rende vere guardiane. Poi la tua Noor è soggiogata dalla “socializzazione” che le hai impartito, è molto innamorata di te e, come fanno le femmine (cagne ed umane) si adagia sulla tua personalità. Con un maschio è diverso, perché si riesce a creare un rapporto di amicizia e di fiducia, nel quale il cane non è un succube passivo bensì riconosce la superiorità dell’uomo senza venirne umiliato, semmai stimolato a dare il meglio di sé per dimostrare quanto è forte e coraggioso. Per questo è vero che crescendo si calma, come hai detto tu e come prima negavi: diventa più sicuro di sé, più consapevole della fiducia del proprio umano, anche più esperto delle varie situazioni.
Il mio Argo comunque attacca sempre a ragion veduta; è su queste ragioni che si può discutere. Ed io un po’ discuto (se lo rimprovero mi lancia uno sguardo di sbieco; quando lo elogio mi rifila delle paurose culate laterali). La maggior parte delle volte invece prevengo, perché voglio evitare prove di forza con lui, che comunque sarebbero indecorose. Dici che dovevo insegnargli a stare in mezzo alla gente? Ma se vivo in Torino! Certo che non potrei mai portarlo in un bar affollato (men che meno in presenza di altri cani maschi); riesco tranquillamente a portarlo per strada e persino tra la folla, purché nessuno cerchi di toccarlo e nessuno voglia parlare con me (a mia moglie poi nessuno deve avvicinarsi!) Questo non vale per le persone che incontriamo spesso e che anche Argo conosce: si limita a tenerle d’occhio e forse accetterebbe anche un complimento, ma ormai nessuno ci prova. In casa non accetta nessuno, tranne i parenti. In macchina… beh, se fai l’autostop io non mi fermo non perché ce l’abbia con te, ma per il tuo bene! L’ho anche abituato ad andare in barca (in moto no: non ci riesco!) e lui non invade le barche degli altri, ma fa capire subito ai vicini che sulla nostra nessuno può salire. Sta tranquillo davanti alla tenda in un camping (comunque io lo lego, per prudenza); certo che se qualcuno pensasse di entrarvi di nascosto vorrebbe dire che non ha capito niente nella vita…
Tu pensi che avrei dovuto educarlo diversamente? O prendere un cane selezionato sulla “funzione bar”? Io invece sono contentissimo di Argo, non vorrei affatto che cambiasse. Lo so che è un po’ irrequieto, ma tutti siamo stati ragazzi: è riflettendo su ciò che sono passato sopra a tante furfantaggini dei miei figli; ora diventerò intransigente con un cane?
A domani, ragazzi, buona cena e buona serata.
[quote=42865]… alla vecchia che attraversa la strada a fianco a noi…
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Pensa, Mattia, che nel mio palazzo tutti temono Argo e lo evitano come la peste. Tutti, tranne la vecchietta della porta a fianco, la quale ha una cagnolina più vecchia di lei. Quando incontra Argo, la berlichina arriccia il naso e gli mostra i denti, ma lui le mette il naso sotto la gonna e la solleva da terra.
La vecchietta adora Argo perché non fa male alla sua cagnetta e soprattutto perché, dalla finestra, una sera l’ha visto all’opera con un gruppo di teppisti rumeni dei quali lei ha il terrore!
Secondo te, se quando ho preso il mio cane (aveva settanta giorni) io l’avessi abituato a giocare con tutti i bambini dei parchetti, ed a farsi accarezzare e stropicciare da tutti i passanti, ed a ricevere visite in casa ad ogni momento, se l’avessi sgridato ogni volta che ringhiava a qualcuno, ora avrebbe lo stesso carattere che ha?
[quote=42620]Premetto che Cane corso tradizionale e mastino Napoletano sono lo stesso cane perche come gia altre volte detto il Mastino Napoletano non è altro che un iper tipo del Cane Corso tradizionale, percio prendere un maschio di Mastino ed una femmina di Cane corso vuole dire sotto sotto prendere lo stesso cane, a qusto punto chiedo! perche questa voglia di due razze differenti quando si puo prendere una coppia della stessa razza? mi sembra una sega mentale assurda
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Sono d’accordo! E ci sono anche aspetti pratici da considerare: la coppia serve per “accoppiarsi”? Se ciò dovesse avvenire, non è meglio avere dei cani di razza e poterli vendere con tanto di pédigree? Non che questo debba essere il fine, ma è un problema da tener presente.
Inoltre anche se derivano dallo stesso ceppo, negli anni il Corso ed il Mastino si sono molto differenziati: se un tempo si trattava di piccole differenze (di taglia, più che altro) oggi il Mastino seppure non iper-tipico è un cane ben diverso dal Corso: pensate alle rughe, alla ciccia, alla ridotta mobilità! Quale sarebbe poi la contropartita positiva? Le dimensioni forse? Ci sono Corsi alti e pesanti come un Mastino ma ben più tonici e vivaci!
Ed infine, anche l’idea della coppia a me sembra sbagliata. Un cucciolo richiede mille attenzioni e regala moltissimi spazi di osservazione e di gioia: perché raddoppiare i problemi e dimezzare gioie per il proprietario ed attenzioni per il cane?
Io prenderei soltanto il maschio. Dopo un paio di anni, o anche tre o quattro, sceglierei la femmina adatta per lui, della stessa razza, badando a tutti gli aspetti fisici e caratteriali, anche alla luce dell’esperienza acquisita, con l’obiettivo di farli riprodurre almeno una volta, a tempo debito.
Comunque a quest’ora il nostro Francesco sarà al mare con qualche bella fanciulla ed i cani possono aspettare!
Secondo me, Lamar è contento della nuova famiglia che ha trovato (del resto, per lui è la prima vera famiglia) e perciò tende istintivamente a proteggerla ed anche a renderla esclusiva, allontanandone… il resto del mondo.
Io non lo reprimerei assolutamente ed anzi cercherei di valorizzare questo aspetto. Che non siamo in guerra con tutto il mondo è ovvio, ma possiamo anche entrare in guerra con qualcuno: il cane è un aspetto della nostra sicurezza, una persona di famiglia, forte, coraggiosa e solidale con noi anche contro il mondo intero: perché svalutare una simile risorsa?
Poi, certamente la giovane età lo rende più impulsivo e nell’aggressività c’è sempre una cifra di paura che deriva dall’età immatura: crescendo, il cucciolo acquista consapevolezza della propria forza e maggior posatezza negli atteggiamenti; ma se, a quel punto, lo si è rovinato trasformandolo in un bamboccione, non sarà più un cane da guardia e da difesa. E’ sempre la solita questione che entra in tutte le discussioni!
A proposito dell’età, vedo che anche riguardo a ciò Valerio ha cambiato idea, da quando affermava che “i cani invecchiando non diventano piu tranquilli,e riflessivi, fanno il contrario induriscono le caratteristiche di carattere” mentre ora riconosce che “il periodo più cruento va dai 6 mesi ai 18”
Se permettete, io sono in disaccordo con Yuri. O, per meglio dire, ritengo ch’egli abbia fatto delle affermazioni fondate, tuttavia si mostri troppo intransigente.
Cosa intenda Christian per “carattere” soltanto lui può saperlo ma, comunque sia, vorrebbe un cucciolo simile al padre e, se il bagaglio genetico conta qualcosa, ha buone possibilità di ottenerlo. Bisognerà che faccia attenzione alle caratteristiche della madre, per rafforzare gli aspetti che reputa positivi e per “scoraggiare” la ripetizione delle caratteristiche indesiderate.
La chiusura a forbice è sicuramente importante e desiderabile; ma una “tenaglia” o anche un leggerissimo prognatismo (difetti, sia ben chiaro!) non sono poi il peggiore dei mali, rispetto ai tanti altri possibili.
Le lastre: ma quanti le fanno? Io no, per esempio, perché non voglio sottoporre il cane ad un’anestesia non necessaria; gli allevatori rarissimamente, per non affrontare i relativi costi; perché dovrebbe farle un privato?
D’altra parte se Christian è interessato ad un solo cucciolo, può darsi ch’egli abbia già pensato a chi cedere gli altri, magari in regalo o vendendoli a modico prezzo a qualche suo conoscente il quale, vedendo i genitori del cucciolo che va ad acquistare, in considerazione di un buon risparmio non sia interessato al pédigree.
Il problema riguarda semmai il proprietario dell’eventuale fattrice. Se egli pensa di ricavare un buon introito dalla vendita dei cuccioli non accetterà un maschio senza pédigree: bisogna dunque trovare la persona adatta e ciò restringe molto il campo della scelta. Ma insomma, di fronte a tanta gente che si fa infinocchiare, questa sembra a me una proposta sincera e del tutto accettabile.
Di rientro dalle mie scorribande e dopo qualche giorno di vacanza, arrivo buon ultimo a complimentarmi con Mattia per il nuovo acquisto. Soprattutto sono contento per il piccolo Lamar, che trova un padrone intelligente e capace, un ambiente ideale e presto saprà riempire il vuoto lasciato dal povero Dolph. Lamar è certamente un bel cane, ma a me piaceva molto Dolph, sia fisicamente sia per il modo “atipico” con il quale era entrato nella nostra compagnia virtuale; purtroppo, la vita e la morte sono nelle mani di Dio e noi siamo affatto impotenti. Anche ora che Argo è così presente nella sua vita, la mia bambina mi chiede spesso notizie del nostro povero Nemo, che lei ha conosciuto da piccolissima e che ricorda come un lupo gigantesco…
Mi piace anche rilevare il comportamento di Valerio nella circostanza: non si è limitato, come noi tutti, ad esprimere il proprio rammarico, bensì ha collaborato attivamente con Mattia, di sicuro contribuendo a non lasciarlo solo in quel vuoto che simili circostanze creano intorno a noi. Oltre a ciò, lo confesso: mi sarei aspettato che Valerio proponesse a Mattia uno dei suoi cani, invece egli si è dimostrato del tutto disinteressato e gentile; del resto proprio così mi era parso fin dall’inizio, finché certi suoi atteggiamenti hanno provocato discussioni fra noi (discussioni che, d’altra parte, vivacizzano il forum!)
Bravissimo Valerio, ed auguri a Mattia.
L’olio di fegato di merluzzo ha una doppia funzione. E’ ricco di vitamina D e pertanto funzionale a fissare il Ca sull’apparato scheletrico. Inoltre, come scrive Valerio, produce benefici effetti sul pelo e regola le funzioni digestive. Inoltre ai cani piace moltissimo. Tuttavia il tuo cane è ancora piccolo, pertanto non devi avere fretta con questi “integratori”. Considera che il Ca perché sia veicolato nello scheletro bisogna che venga somministrato con la dieta. Insomma, si parte sempre dall’alimentazione.
O, più ancora in generale, dalla concezione stessa di allevamento del cane. O ti butti in pasto al meccanismo propagandistico-consumistico generalmente in voga (ecco il percorso: vaccinazioni-crocchette-veterinari-addestramenti-esposizioni-prove di lavoro) oppure lo rifiuti in toto e allevi il cane come avrebbe fatto tuo nonno.
Riguardo alle quantità non formalizzarti: la regola sarebbe 5% del peso corporeo in carne cruda divisa per tre o quattro pasti, più poca verdura, latte, formaggio, ricotta, tuorlo d’uovo. Può darsi che inizialmente sia troppo ed il cucciolo ne rifiuti un po’: assecondalo. Se invece cammina molto ti chiederà razioni maggiori: puoi anche accontentarlo, purché consumi ciò che mangia, perché non deve ingrassare.
La carne, infine, è molto più economica dei mangimi industriali e ti fa anche risparmiare parecchie parcelle del veterinario.
Ma queste cose sono state scritte già molte volte sul forum: vai a vedere e leggi le diete casalinghe di Simone Fabbri.
Beh, hai veramente messo il dito sulla piaga!
Eppure, sono stupefacenti la naturalezza e la malafede con la quale i mezzi d’informazione riescono a trasformare gli interessi economici in finalità scientifiche.