1) Per non avere cucciolate indesiderate, possedendo una coppia, è meglio sterilizzare il maschio o la femmina?
Questo approccio al problema non è molto corretto: se non si vogliono “semplicemente” avere cucciolate si dividono i cani quando la femmina è in estro. Oppure non si prende una coppia.
Eticamente non si dovrebbe neppure pensare alla sterilizzazione per “comodità” a meno che non si stia parlando di rifugi o canili, nel qual caso la sterilizzazione diventa indispensabile.
I motivi che dovrebbero spingere il privato (proprietario di uno o due cani) verso la sterilizzazione sono di due ordini: sanitario e psicologico.
Fattore sanitario:
Sterilizzando la femmina si prevengono sicuramente diverse patologie dell’apparato riproduttivo: cisti ovariche, tumori mammari, metriti eccetera. E’ stato assodato che la sterilizzazione influisce positivamente anche sul tempo di sopravvivenza delle cagne già colpite da carcinoma mammario, ovviamente unita alla rimozione del tumore stesso (J Vet Intern Med 2000, May – Jun)
Per quanto riguarda il maschio si sta parlando, in questi ultimi tempi, dell’eventuale utilità della castrazione dai 5 anni in su per prevenire tumori e iperplasie prostatiche.
Fattore psicologico:
per le femmine che vanno soggette a numerose gravidanze isteriche come per i maschi costantemente irrequieti per motivi sessuali la sterilizzazione è un vero “rasserenante”, che consente loro di vivere una vita molto più tranquilla (il che spesso si traduce anche in una maggiore durata).
2) Non è crudele impedire ai cani di avere una normale vita sessuale?
Non c’è proprio nulla di crudele: è esattamente il contrario.
Non bisogna commettere l’errore di antropomorfizzare, e cioè di ritenere il cane abbia verso il sesso lo stesso approccio dell’uomo.
Tanto per cominciare, il cane non prova un particolare piacere nell’atto sessuale.
La cosa, per il maschio, sembra essere blandamente gradevole per una trentina di secondi…e terribilmente seccante per la ventina di minuti successivi.
Quanto alle femmine, loro sembrano enormemente seccate dall’inizio alla fine: spesso piangono anche di dolore.
La natura “impone” la ricerca del sesso agli animali per garantire la conservazione delle specie: purtroppo per loro, non ha previsto che dovessero anche divertirsi.
Inoltre la mancata attività sessuale non comporta alcun “complesso” nel cane: non esiste un maschio che “si rammarichi” di non poter fare sesso, e tantomeno una femmina che “rimpianga” di non poter diventare mamma.
Questi preconcetti sono completamente errati e derivano soprattutto dalla nostra tendenza a umanizzare i cani considerandoli come “i nostri bambini”…e attribuendo quindi loro pensieri ed emozioni umani, che semplicemente NON HANNO.
Ed è proprio sulla base di queste idee errate che molti proprietari cercano “disperatamente” un partner per i loro cani, credendo di fare “il loro bene”…quando a volte l’unico risultato è una cucciolata di cui nessuno sa cosa fare (tanto meno i genitori), e che magari andrà ad incrementare i fenomeni dell’abbandono e del randagismo.
Un cane, maschio o femmina, che a causa della sterilizzazione non possa più fare sesso né avere figli è un cane che non ci pensa minimamente più, che non si pone alcun problema e che vive la stessa identica vita di prima, ma con una seccatura in meno.
3) Quali sono i possibili metodi di sterilizzazione?
Ce ne sono di due tipi, sia per i maschi per le femmine: uno che permette la prosecuzione dell’attività sessuale, ma senza concepimento, e l’altro che invece mette la parola “fine” alla sessualità.
Per i maschi quello definitivo è l’asportazione dei testicoli (castrazione), mentre la vasectomia impedisce la riproduzione ma non l’attività sessuale.
Per la femmina ci sono due possibilità di intervento definitivo: l’ovariectomia, e cioè l’asportazione delle ovaie, e l’ovaioisterectomia (asportazione di utero e ovaie).
Recentemente si tende a scegliere la prima soluzione perché l’utero, in mancanza di estrogeni (e cioè degli ormoni prodotti dalle ovaie) si atrofizza spontaneamente.
Per la femmina l’intervento “parziale” è la legatura delle tube, che ovviamente non ha alcun effetto preventivo in campo sanitario e quindi è assolutamente sconsigliabile.
4) La legatura delle tube o la vasectomia, che lasciano i cani liberi di accoppiarsi, non sono più umani della castrazione vera e propria?
Sì, sono appunto più “umani”…solo che noi stiamo parlando di cani (vedi risposta alla domanda numero 2).
Il semplice impedimento meccanico al concepimento è – ancora una volta – una soluzione “di comodo” per l’uomo che non porta alcun beneficio sanitario né psicologico al cane (nessuna prevenzione contro le malattie, nessuna riduzione dello stress, stessa possibilità di gravidanze isteriche e così via).
5) A che età è meglio sterilizzare la femmina per prevenire le malattie?
Rigorosamente prima del primo calore.
La diffusissima credenza (anche tra molti veterinari, purtroppo) che la cagna debba andare almeno una volta in calore – e in alcuni casi avere addirittura una cucciolata! – prima della sterilizzazione non ha alcun fondamento scientifico.
L’incidenza di tumori nella cagne sterilizzate precocemente è infinitamente inferiore a quella delle cagne sterilizzate dopo uno o due calori. In queste ultime le statistiche non rilevano grandi differenze rispetto alle cagne intere.
6) E’ vero che il cane sterilizzato cambia carattere?
In linea di massima, no. Può esserci, al massimo, un miglioramento nel caso di cani molto aggressivi, ma solo se l’aggressività è legata alla presenza di testosterone (aggressività sessuale e territoriale).
Invece, per esempio, un cane aggressivo per dominanza resterà aggressivo.
Un altro fattore positivo è che il maschio neutro non viene sentito come antagonista dagli altri maschi: quindi il rischio di risse e liti viene ridotto.
I volontari dei rifugi in cui la sterilizzazione viene praticata comunemente sono concordi nell’affermare che tra “prima” e “dopo” non ci sono modificazioni né nell’atteggiamento del cane verso l’uomo, né nella sua posizione gerarchica rispetto agli altri cani.
Non esiste alcuna casistica di cani “divenuti” aggressivi dopo l’intervento (come si sente spesso favoleggiare).
7) E’ vero che molte femmine sterilizzate diventano incontinenti?
Non è vero che succede a “molte” femmine, ma a qualcuna sì: le cause non sono del tutto note.
Per lungo tempo si è stati convinti che potesse essere colpa del chirurgo, che durante l’intervento poteva creare delle lesioni al collo della vescica (il punto in cui l’ utero si apre nella vagina è a ridosso del collo della vescica). Ultimamente, però, si eseguono sempre meno ovarioisterectomie e sempre più ovariectomie, perché la mancanza di estrogeni è sufficiente a causare la regressione spontanea dell’utero. E il problema dell’incontinenza si presenza ugualmente.
Si è quindi ipotizzato che la vera causa sia una perdita di tonicità della parte iniziale dell’ uretra (il canale che collega la vescica con l’esterno), dovuta alla mancanza di estrogeni. L’incontinenza è curabile con farmaci (umani) a base di phenilpropanolamina che però non sono più distribuiti in Italia, perché davano effetti collaterali sgraditi nell’uomo. Non danno invece alcun problema alla cagna. Questi farmaci sono ancora regolarmente distrubuiti in Francia e in Svizzera.
8 ) E’ vero che il cane sterilizzato ingrassa?
Assolutamente NO! I cani che ingrassano sono quasi sempre cani che erano già sovralimentati prima dell’intervento, ma che bruciavano un quantitativo maggiore di energie stressandosi per motivi sessuali. Finito lo stress, gli effetti dell’alimentazione scorretta si fanno sentire e il cane ingrassa.
In realtà la più frequente causa di obesità nel cane sterilizzato è il senso di colpa del padrone, che (ancora una volta antropomorfizzando) si convince di aver “privato” il cane di qualcosa di importante. Quindi cerca di “riparare” offrendogli gratificazioni in un altro campo (quello alimentare).
In tutti i casi, per riportare un cane in forma c’è un metodo infallibile a prescindere dalla presenza o meno di ovaie e testicoli: meno cibo e più esercizio fisico.
9) La sterilizzazione è un intervento molto costoso?
I prezzi possono variare anche in modo sensibile da una parte d’Italia all’altra…e da un veterinario all’altro. Ma non si tratta mai di cifre “folli”.
10) I cani impiegano molto tempo a riprendersi dopo l’intervento?
Per il maschio, appena passa l’effetto dell’anestesia, è come se non fosse successo nulla: non sente alcun dolore e ricomincia subito a comportarsi come se nulla fosse accaduto. Per la femmina, purtroppo, vanno messi in preventivo un paio di giorni di mal di pancia…dopodiché anche lei torna quella di prima.
fonte: tipresentoilcane.com