Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Parliamo di…. › TRENO POSTERIORE
Osservando di profilo un Cane Corso, si dovrebbe rilevare un’altezza leggermente maggiore sul treno posteriore rispetto all’anteriore. Ciò comporta alcune conseguenze estetiche e funzionali.
Il colpo d’occhio per chi è abituato alla postura “acquattata” dei cani da pastore tedesco è sorprendente: il Corso suscita un’impressione ad un tempo di disarmonia, di agilità, di velocità. Proprio per questo, a mio parere è esteticamente preferibile un cane di grossa taglia, nel quale la lunghezza degli arti meglio si sposa con l’impressione di dinamismo; un cane brevilineo e molto forte quando sia alto sul posteriore sembra invece un po’ atterrato e storto davanti (è chiaro: si tratta di un punto di vista soggettivo). Altro aspetto da osservare: è esteticamente preferibile un certo slancio nella postura del retrotreno, certamente senza giungere alla posizione “da pastore tedesco”, ma nello stesso tempo evitando gli appiombi troppo verticali che sono, sì, tipici del Mastino Napoletano, però evidenziano appunto l’inferiorità di quest’ultimo rispetto al Cane Corso per quanto riguarda la propensione alla corsa. Molto brutte le posizioni “storte” di piedi, in fuori (ginocchio valgo) o in dentro (cagnolo).
Sotto il profilo funzionale, indubbiamente leve posteriori lunghe consentono maggiore velocità; inoltre assicurano al cane la capacità di effettuare balzi sorprendenti. Per contro, nella condotta al guinzaglio occorre prestare maggior attenzione: finché il conduttore si tiene di fianco al cane accorciando la stretta sulla parte bassa del guinzaglio, o addirittura sul collare, governa bene il cane. Quando invece il cane riesce ad operare una rotazione di 90°, allungandosi all’improvviso nello scatto frappone fra sé ed il conduttore un metro di gambe, che rendono precario l’equilibrio dell’uomo e lasciano al cane quel po’ di vantaggio che, in caso di balzo, diventa irrecuperabile. Allora si assiste all’effetto ridicolo del cane che trascina il conduttore.
Resta da notare che il retrotreno un po’ lungo sbilancia il peso del cane sull’anteriore e con ciò nel cucciolo favorisce lo sviluppo precoce della muscolatura sulle spalle e sugli arti anteriori, mentre il posteriore resta più esile; poi, quando il cane giunge a maturità, sviluppa anche i muscoli degli arti posteriori ed in ciò sarebbe bene aiutarlo con appropriati esercizi, quali lunghi tratti al trotto moderato (non col caldo!) Alcuni utilizzano anche una speciale cintura appesantita, che a me personalmente però non piace perché temo che possa provocare distrazione dei legamenti o indurre lassità alle cartilagini dell’anca, almeno in cani di età inferiore ai 24 mesi.
Quando invece, in un cucciolo, le zampe posteriori tendono a divaricarsi, questo è segnale di un peso eccessivo rispetto alla struttura scheletrica: occorre prestare a questo fenomeno la giusta attenzione, perché questo vizio di posizione non si corregge più nel cane adulto e comunque è spia di incipiente obesità, con rischi anche per la stabilità dell’anca: dunque è necessario in questi casi ripensare qualità e quantità dell’alimentazione; e non guasterà incrementare l’attività fisica.
Nel Cane Corso, come in tutte le razze imponenti, è assolutamente essenziale l’evidenza del dimorfismo sessuale. In particolare nel maschio, si può ben dire che il Corso è un cane “con le palle” in senso sia fisico che metaforico.
Infine, resterebbe da considerare la coda, ch’è importante perché esprime le emozioni del cane ed assolve ad una funzione di equilibrio nel movimento. Certo che la coda del Cane Corso è veramente brutta ed anche perciò si usava amputarla. Questa però è una discussione che potrebbe dar fastidio all’Amministratore, pertanto soprassediamo: in cauda venenum…
Io sono all’antica e il cane corso mi “Piace” con le orecchie t……e la coda mozzata a meta, giusto per avere qualche cosa da tirare il cane quando si infila in qualche buco (tana del tasso) poi oggi non si può e non lo tagliamo più, pero a me piace, anzi la coda troppo lunga oltre che essere antiestetica, quando il cane scodinzola forte se ti prende ti fa male allego una foto di un cane A CASO come piace, a me sia con le orecchie e la coda, giusto per amore di discussione, ciao
I miei gusti in materia sono identici ai tuoi.
Io mi tengo il cane integro,è bello lo stesso, così si evitano mutilazioni inutili che non hanno più ragione di esistere in un cane odierno e che in antichità aveva altra valenza!
Fermo restando che senza orecchie si vede bene il capoccione….infatti con mia moglie gliele tiriamo indietro per scherzare ma che pero’ da un’aspetto “tosto”.Con questo rispetto tutti i punti di vista sia ben chiaro.
Quello delle orecchie è tema ancor più controverso. Io capisco benissimo il tuo modo di vedere e non so darti torto. Credi però che, qualora si volesse discutere in modo sereno e completo di questi argomenti, emergerebbero molti ulteriori aspetti, a favore dell’una tesi e dell’ altra. Forse conviene lasciar perdere, per amor di quieto vivere.
Si vero ognuno la può pensare a modo suo e per questo dicevo che rispetto le idee opposte alle mie,in effetti si potrebbe scatenare la classica guerra tra guelfi e ghibellini!
Già adesso king a 6 mesi quando scodinzola fa male, addirittura da sanguinare se sbatte contro qualcosa non la sapevo,vedremo quando cresce
Ai cani a pelo corto la coda la tagliavano per quello, sai le volte che si fratturavano la coda contro il muro, e un altra cosa, un cane con le orecchie corte è meno soggetto al fatto di prendersi i forasacchi nelle orecchie,infatti le orecchie a padella purtroppo sono un anomalia genetica sviluppata con l’addomesticamento, i canidi selvatici non hanno orechie lunghe, perche sono controprodiucenti, mentre le padellone sono un raccoglitore di forasacchi ed company,ora senza discutere sulla legge , che è legge e va rispettata, i cani interi se non sono mutilati (che brutta parola) sono soggetti a queste problematiche,oggi si critica e si attaca chi taglia le orecchie e code, accusasndoli di cattiveria,e inutile crudeltà, ma naturalmente si castrano le femmine pena il Tumore,i veterinari fanno proselitismo in maniera esagerata, ( ho chiesto tante volte ai veterinari se si castrano loro stessi per precauzione ,oppure di operare gratis) i maschi pure vengono castrati , se li vai a prendere in affido, nei canili,e la parola che ti dicono , non è castrare, ma sterilizzare(vuoi mettere!) cosi ne viene fuori che se io taglio le orecchie al cane ,è mutilato,e io sono un porco,se invece gli taglio le palle il cane è sterilizzato,e io ho fatto una opera buona e sono un cinofilo diligente, insomma due definizioni differenti una brutale , l’altra raffinata, per dire la stessa cosa, cioè che tagliamo al cane un pezzo di lui, e se questa non è ipocrisia ditemi voi come chiamarla, ciao a tutti Valerio
Eppure, caro Pino, quella di parlare è una delle poche libertà che ci hanno lasciato… per ora.
Evidentemente, tu propendi per un rapporto col cane improntato alla massima naturalezza, sia in tema di alimentazione, che di assistenza sanitaria, che di utilizzo. Come darti torto? Oltretutto hai anche tu una lunga esperienza in campo cinofilo!
Eppure, l’occasione è buona per considerazioni intelligenti come quelle proposte da Valerio: è questo un suo campo di battaglia, spesso ripetuto ma non mai abbastanza. Il moralismo dilagante, come sempre, nasconde il tentativo di omologare pensieri ed azioni di tutti. Come dice Valerio, la legge esiste e dobbiamo rispettarla; ma non in modo acritico: ci sarebbero mille argomenti per definire questa legge assurda e vessatoria (non solo questa, intendiamoci!). Ci sarebbero anche argomenti a sostegno della legge stessa, o meglio del principio ch’ essa finge di sostenere.
Caro Giuseppe, io la vedo così: se una cosa è necessaria amen, altrimenti è da valutare; pensa che al mio Jago (che amo come ho amato pochi cani nella mia vita) non volevo fargli le lastre per certificare la displasia, per non sottoporlo ad uno stress sanitario che ritenevo per certi versi inutile.
Poi gli è capitato di tutto e ho dovuto far di necessita virtù.
Ma io (e dico io in quanto per carattere sono ENORMEMENTE rispettoso della libertà altrui) non penserei mai di sottoporre un mio cane ad uno stress di qualunque genere utile solo a soddisfare un gusto estetico e basta.
Questo è il mio modo di vedere la cosa, credo che questa convinzione sia frutto anche del fatto che prima allevavo pastori che non necessitavano di alcun “ritocco” e pertanto il problema non mi si mai posto veramente.
Aggiungo, e concludo, che interagire con voi è uno dei piaceri più grandi delle mie giornate.
Un fraterno saluto. Pino
Premesso che è giusto parlarne pacatamente come stiamo facendo qui1,ma non capisco perché la legge risulta assurda e vessatoria?
Appunto per le ragioni addotte da Valerio, che anch’io condivido in pieno. Ed anche per altre.
io sono d’accordo con pino, non sottoporrei mai il mio cane ad un ‘operazione “inutile” compresa la sterilizzazione anche se sono un pò perlessa se si tratta di femmine…
oltretutto penso che vista l’indole paciosa di questi cani molti gli taglino le orecchie e la coda per farli sembrare più cattivi e incutere più paura, più che per ragioni funzionali, sbaglio di tanto?
Riprendo questo argomento solo per osservare come a provocare commenti sia stata soltanto la questione della coda, che io avevo colpevolmente minimizzato. Nessuno ha fatto osservazioni riguardo alla postura del cane, alla sua andatura, al tipico incedere da trottatore, al dimorfismo sessuale, ecc. La questione della coda invece, cioé della pratica un tempo invalsa di mozzarla, ha attirato l’attenzione di molti.
Faccio osservare a chi non l’avesse visto che nel forum è presente un articolo di analogo argomento, scritto forse dall’Amministratore, che merita di essere letto benchè sia a mio parere criticabilissimo e del tutto insufficiente perché l’autore di esso non ha affatto presentato una panoramica delle ragioni a sostegno delle due posizioni contrapposte, ma soltanto ribadito le previsioni normative in materia.
Provate a riflettere sulla seguente circostanza: Quintiliano, nella sua scuola di retorica, proponeva ai propri allievi un quesito palesemente assurdo come, per esempio: “Perché è giusto e doveroso assassinare la propria madre?” Scopo del quesito era evidenziare le capacità degli studenti di sviluppare anche i ragionamenti più contorti, purché logici e coerenti, al fine di dimostrare una tesi per assurda che fosse.
Ora, volendo, potremmo anche noi dedicarci ad un giochino analogo e nel caso nostro il quesito sarebbe: “se la legge non ponesse un divieto insuperabile, sarebbe opportuno tagliare orecchie e coda ai cani?”
Sarebbe sempre necessario, a mio parere, il benestare di Federico ed anche converrebbe poter contare per una discussione di questo tipo sulla direzione di un moderatore: chi meglio di Valerio ch’è il più esperto del forum ed è, guarda caso, il moderatore dello stesso?
Riprendo l’argomento del thread per dire che avevo sempre immaginato il Corso con il culetto più basso, poi con il passare del tempo mi sono accorto che ci sono tanti esemplari con gli arti posteriori più lunghi. Ho avuto due corsi e in entrambi i casi avevano questa caratteristica.
La coda integra quando viene scondinzolata fa effettivamente male, una volta mi ha preso in un occhio e sono stato tutta la sera parzialmente ciecato.. A me piace il Corso con le orecchie e coda tagliate anche se il mio è integro; condivido il discorso di Valerio in merito alla sterilizzazione e castrazione (cosa che non farei MAI fare ad un mio cane maschio!!!!)
In verità anche io non mi ero posto il problema del treno posteriore dei Corsi prima di vere Jago, e pensare che ho ammirato per anni i Pastori con la loro schiena scendente e mi ritrovo ad essere innamorato pazzo di un Corso con il “culo” alto, i casi della vita.
Ribadisco che sono ASSOLUTAMENTE contrario alla sterilizzazione come rimedio contro il randagismo, basterebbe applicare le norme sull’anagrafe canina che, purtroppo, soprattutto qui al Sud è quasi disapplicata.
Non ho mai detto che il Corso è più bello da integro però è INTEGRO.