Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Carattere ed educazione del cucciolo › TIPI DA PARCO
È certamente fortunato il cinofilo che abita in un luogo semi-isolato, o almeno con ampi spazi tranquilli intorno a casa. (Caro Valerio, se mi trovi quella casetta sulla Sila ci vado subito!)
Nelle città vivono molti più cani di quanti sarebbe logico pensare; e purtroppo quasi tutti hanno un padrone. Vari e talvolta incredibili i problemi di convivenza che si creano e che molto spesso sfociano in liti condominiali, o risse, o addirittura avvelenamenti.
Subito una raccomandazione su quest’ultimo argomento, senza dubbio il più grave. Prima di consentire al vostro cane di giocare o di correre in libertà in un parco pubblico, fate due passi attorno per sincerarvi che non ci siano bocconi! Non lasciatevi indurre in errore dall’eventuale presenza di altri cani o di bambini: appunto la presenza di molti cani che giocano attiva inevitabilmente l’insofferenza di chi non sopporta o teme gli animali, e fra questi ci sono molto spesso dei delinquenti i quali non esitano a risolvere il problema seminando in giro sostanze tossiche o frammenti di vetro. Simili idioti depravati non si preoccupano per nulla dell’eventuale rischio che anche un bambino potrebbe correre!
E, a proposito di bambini: si va da un estremo all’altro, cioè dai piccoli impavidi innamorati dei cani, che per forza vorrebbero toccare ed accarezzare tutti quelli che passano, ai poveretti terrorizzati da qualunque esserino a quattro zampe pesante più di un etto.
Riguardo ai veleni, sono più sicure le aree predisposte per i cani, delimitate da una rete. All’interno i cani vengono lasciati liberi, pertanto le aree sono regolate da una sorta di tacito galateo: per esempio, è necessario che l’area sia tenuta pulita; poi, se uno ha un cane litigioso, prima di entrare si accerta riguardo al carattere dei cani che si trovano già all’interno. Ma ecco sopraggiungere i tipi “strani”! Alcuni vanno appunto in cerca di innescare delle liti cruente, perché ritenendo di avere un cane invincibile sfogano in tal modo le loro frustrazioni. Altri si presentano con qualche berlichin estremamente cattivo e pretendono che nessuno gli faccia del male “perché è piccolo”. Qualcuno, con una femmina in calore, vuole che lo spazio sia lasciato a sua completa disposizione e che nessun maschio entri. Ci sono, poi, gli aspiranti addestratori-socializzatori-sussurratori spasmodicamente desiderosi di insegnare ai cani come si gioca ed ai padroni come si addestrano i cani.
Anni fa frequentava il parco della Pellerina, a Torino, un graduato in pensione della GdF, in compagnia di un pit-bull sempre coperto di cicatrici: si diceva che quello fosse un cane da combattimento e che il proprietario venisse al parco in cerca di sfidanti disposti a scommettere denaro. Se la cosa è vera, doveva trattarsi di un cane molto forte perché lo vidi per anni; poi all’improvviso scomparve.
Ora c’è un ciccione funzionario di un’ ASL il quale si presenta con due bastardini ringhiosi e prepotenti che libera nell’area cani: attaccano briga con tutti ma non è possibile far trovar loro quello che meritano, perché il loro padrone dicono sia in grado di procurare un gran numero di guai ai cinofili che gli sono antipatici, nonché ai gestori di locali pubblici.
C’è infatti una pletora di regole cui un cittadino è sottoposto quando commette il delitto di acquistare un cane: dal micro-chip alla museruola, dalla paletta alla lunghezza del guinzaglio, ecc. Mi è capitato anni fa di venire multato da un vigile urbano la notte di Natale verso le due, sotto una fitta nevicata, perché avevo liberato il cane in un parco deserto affinché giocasse un po’.
Chi, poi, ritira il cane da un “rifugio” o canile, deve impegnarsi a farlo sterilizzare! Dunque guai a chi taglia orecchie e code; mentre tagliare le palle è obbligatorio…
In un altro parco un giorno si presentò un signore il quale aveva con sé un leoncino, che dava in braccio ai bambini perché si facessero fotografare da lui, a pagamento: in breve si trovò circondato da cani agitatissimi per la presenza di quello strano animale.
Un vecchio sempre ubriaco si aggira con un cagnetto al guinzaglio ed una pistola in tasca, che promette di usare nel caso che il suo cane venga aggredito… Un altro arranca appoggiandosi ad un bastone accompagnato da un labrador femmmina molto vivace, la quale appena vede il mio Argo gli si precipita incontro abbaiando furiosamente ma poi, appena gli arriva vicino, fugge a tutta velocità in mezzo alla strada. Un giorno è stata investita da un’auto; un’altra volta mia figlia l’ha catturata un attimo prima che finisse sotto un autobus. Il padrone, impossibilitato a seguirla, le dice un monte di parolacce e lei scodinzola tutta contenta e si vede che si vogliono un gran bene! E tutte le volte, mentre mi allontano con la mia tribù, il vecchietto mi grida dietro “Bellu cani! È masculu?”
Vicino a casa mia un gruppo di giovinastri si intrattiene spesso su una panchina appartata, per operare qualche strano traffico, in compagnia di tre pit-bull. Un anno fa stavo per portare a casa Argo e chiesi ad uno di loro se potevo passare lì vicino con un cucciolo: mi risposero di no, perché quei cani sono “nemici della loro specie”. Ora però, quando ci incontrano, si affrettano a cambiare strada. E, a proposito di pit-bull: negli ultimi tempi se ne vedono moltissimi, si direbbe sia la razza maggiormente di moda. Diminuiscono i Pastori Tedeschi e sono quasi scomparsi i Rottweiler. Cani corsi pochissimi: vicino a me ce n’è una, ma in realtà è un incrocio fra Alano e Mastino. Incontro talvolta due femmine di Alano ed Argo non si dà pace nel vedere due bestie più grandi di lui ed identiche fa loro (sono sorelle). Sa che sono due femmine, perciò gioca con loro; ma spesso viene vicino a me e mi guarda come per chiedermi ragione d’una cosa tanto strana! Se lo libero, corrono come pazzi e c’è sempre qualche passsante che protesta: una volta è intervenuto un Carabiniere, il quale però era un cinofilo e, fingendo di volerci rimproverare, ha gridato: “Ehi, signori, cosa fate? Questo non è un ippodromo!”
Esperienze di Vita Allarmanti….
Premetto che il tipo dell’ Asl a Firenze se facesse davvero quello che si dice farebbe la fine di un famoso vigile urbano (lo chiamavano il Barbarossa) che si ritrovò cordato di cazzotti e infilato dentro un cassone dell’ immondizia.
Poi Smise di fare il Bullo.
comunque per il Discorso di vedere sempre Più Amstaff in giro è Normale.
Intanto è un cane che va molto di moda e piace e lo allevano in tanti.
Sono cani che non portano importanti patologie genetiche e quindi di solida e robusta costituzione.
Sono cani Oggettivamente Belli e Muscolari, che però mantengono un certo timore verso l’ uomo, questo ne facilita la Gestione anche dai meno esperti.
Per meno Esperti intendo coloro che possono fare qualche errore nel fare carie le gerarchie al proprio cane.
hanno l’ unico difetto di essere completamente o quasi intolleranti agli altri cani, ma questo al truzzo di turno spesso fa piacere.
Pastori tedeschi con i Problemi di Displasia che hanno quasi tutti hanno un commercio nullo per i neo cinofili, tra l’ altro il pastore tedesco non è proprio semplice da gestire.
Il Rottweiller come il Dogo Argentino Piacciono ancora tanto, ma con il fatto che sono più grandi e impegnativi di un Amstaff spesso si ripiega su quest’ ultimi, anche perché molti vivono in appartamento.
E’ una questione di vita, prima si avevano spazi più grandi secondo me.
per fortuna posso godermi il nulla che ho intorno, almeno per quel che riguarda il cane è un vantaggio, riusciamo a fare passeggiate in mezzo ai campi e posso lasciarlo libero, quando entriamo in paese devo per forza legarlo e lui spesso si inchioda perchè non gli piace tanto non poter andare dove vuole…è incuriosito dagli altri cani ma dopo averli annusati se ne va.
una volta mio marito ha voluto per forza farlo entrare in un’area cani dove c’erano una labrador e un cucciolo di boxer che non faceva altro che sberliccarlo sul muso, zack dopo 5 minuti non ne poteva più e si è fiondato verso l’uscita…
certo in città è impegnativo avere un cane …
Quello descritto da Anna , è il classico comportamento di un cane corso tradizionale,al cane corso tradizionale di andare nel parchetto a socializare con altri cani , non glie ne po fregà de meno (dicono cosi a Roma) al lui interessa andare per boschi e campi in compagnia dei suoi umani, e dei cani della sua cerchia familiare ,se sono altri corsi o volpini Italiani geneticamente programmati per vivere con il corso tanto meglio, altrimenti si adatta,e tutti gli altri cani non li considera affatto, certo se impara a conoscere dei cani li saluta amichevolmente, ma subito, li abbandona per andare dietro al suo umano, mentre altre razze invece devono essere richiamate spesso e volentieri,tanta è la sua predisposizione ad obbedire al padrone fin da piccolo, senza bisogno di nessun addestramento,che nel Sud il cane corso viene chiamato : Cane a comando, e chiunque abbia un vero cane corso tradizionale (non boxeroni)si è accorto che se va in montagna a fare delle camminate, il cane gli cammina vicino,senza allontanarsi (massimo 10 metri) ed è attento al minimo comando del padrone , queste sono qualità innate nella razza, ciao Vale
[quote=41685]Esperienze di Vita Allarmanti…. Premetto che il tipo dell’ Asl a Firenze se facesse davvero quello che si dice farebbe la fine di un famoso vigile urbano (lo chiamavano il Barbarossa) che si ritrovò cordato di cazzotti e infilato dentro un cassone dell’ immondizia. Poi Smise di fare il Bullo. [/quote]
Chissà perché qualcosa mi dice che al “trattamento” del Barbarossa hai partecipato anche tu?
Ben fatto!
Leggendo queste tristi esperienze da parco, resto felice di abitare in un paese vicino Roma dove poter far scorrazzare il mio cane in posti isolati in piena armonia con la mia misantropia!