Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Addestramento del Cane Corso › Tecnica di richiamo con fischio ultrasuoni
La domanda in oggetto è solo per non fare errori e magari confondere il cucciolo, perché di tale si tratta. Il mio Dante da premettere che ha appena 4 mesi e risponde benissimo al richiamo vocale e quando fa finta di non sentire è sufficiente che faccio suonare la ciotola che subito si precipita al galoppo. Tuttavia mi piacerebbe richiamarlo al suono del fischietto ad ultrasuoni per una ragione. Fra poco termina il ciclo dei vaccini ed intendo iniziarlo per la socializzazione, ma è mia intenzione portarlo a spasso per i boschi il prima possibile. Motivo per cui credo sia importante che abbia un addestramento al richiamo, e gradirei che lo facesse senza alcun bisogno di chiamarlo più volte specie quando lo dovrei perdere di vista. E questo succede anche all’interno del mio giardino, poiché ci sono alcune zone d’ombra dove non è visibile, e quando non lo vedo, mi preoccupo che sconfini e magari si perde o venga rapito, ecco perché vorrei iniziare sin da adesso, per poterlo chiamare anche a grande distanza e per trovarmelo pronto al momento delle passeggiate. Che ne dite è possibile?
.. All’inizio il mio faceva come gli pareva, nel senso che da piccolo, mentre scorrazzava per il terreno, lo provavo a chiamarlo e non mi filava tanto.. Cosi ad un certo punto ho preso a chiamarlo e quando arrivava gli davo un bocconcino.. Ora appena lo chiamo di sicuro appizza le orecchie e mi viene incontro, quando vedo che stenta faccio per andare via e lui mi segue.. Questo succede soprattutto quando vado in parti isolate, dove non c’è nessuno e posso scioglierlo tranquillamente..
P.S. Portarlo a passeggio e lasciarlo sciolto è una goduria pazzesca..
Il Cane Corso, o almeno il mio cucciolo, ha uno strano modo di procedere. Lasciato libero in un bosco, segue molte piste, si incuriosisce per i richiami degli uccelli, mordicchia i cespugli di more, mentre continuamente controlla che i membri della famiglia non si distanzino l’un l’altro e, nel caso, fa la spola fra il primo e l’ultimo cercando di compattare il gruppo. In città, liberato dal guinzaglio, ad allontanarsi non pensa per niente ma assume un’andatura curiosa: io vorrei che camminasse al mio fianco sinistro ed invece lui fa un passo indietro, mi sopravanza sul fianco destro e mi dà una spinta, poi mi lascia passare e ripete la manovra, in pratica girandomi attorno e chiedendo la mia attenzione. Però non si può lasciarlo libero a lungo, perché capita sempre di trovare un gatto randagio, o un cane che ringhia, o un venditore ambulante, un barbone, un accattone ubriaco, ed allora sarebbero guai.
Il fischietto, comunque, è proprio inutile: io credo, caro Francesco, che tutti i dubbi che ti assillano svaniranno da soli col maturare delle tue esperienze di vita in comune con Dante, quando imparerete insieme a conoscervi .
Certo Christian che non si allontanerà, ma da adulto o per lo meno superata l’età di cucciolo, e quando avrà ben chiaro cosa soddisfa il suo capo branco. Ma come sai da cucciolo fa spesso di testa sua e bisogna che passi tempo prima che capisca cosa fare e non fare. Per tanto è adesso che vorrei giovarmi di un aiuto quale il fischietto ad ultrasuoni in oggetto. In seguito certamente sono d’accordo non servirà. Vedi tanto per portarti un esempio, l’altro giorno durante uno dei suoi pattugliamenti lungo il giardino si è avventurato aldilà del mio confine, che si trova fuori della mia vista perché dietro casa e prima che mi rendessi conto, mi ha fatto un po tribolare. Questo perché avevo sottovalutato la sua capacità di superare un piccolo terrazzamento di terreno, perché credendolo troppo cucciolo e magari pauroso di allontanarsi, non pensavo che l’avrebbe superato. Adesso ho provveduto ad isolare anche quest’altra zona, purtroppo ancora in forma provvisoria, ma come sai anche, sono imprevedibili, potrebbe trovare un’altra via d’uscita. Per tanto gradirei sapere se funziona o perdo tempo, almeno fin tanto che riesco a chiudere tutto definitivo. Poi da adulto si vedrà, ma è vero come dici, non si allontanerà di un passo.
Però, vedi, non devi chiedere troppo al cane. Se tu l’avessi sempre tenuto in casa, il giardino per lui sarebbe “l’esterno” e non ci si avventurerebbe. Abituato in giardino, lui non si rende conto dei confini e gira dove vuole; ma non riuscirai mai a costringerlo con recinzioni o gabbie, perché prima o poi riuscirà ad “evadere”. E’ invece dal recinto mentale che non evaderà: deve desiderare di starti vicino, deve essere abituato a vivere con te, tu devi rimuovere gli atteggiamenti meccanici del tipo:. ora si sta in gabbia, da tale ora si sta liberi, questo va bene, quello non si fa; e lui imparerà a capire i tuoi desideri e porsi in sintonia con essi. Questo fa qualunque bravo cane, perciò sicuramente anche il Cane Corso (io ho sempre avuto Pastori Tedeschi). Considera anche che è un bambino piccolo e qualcosa potrà sbagliare, combinerà qualche guaio o qualche piccolo danno, richiederà un po’ di pazienza.
Poi certi ordini dovrai darglieli, ma quanto più vicini sarete, psicologicamente intendo, tanto più pronta sarà la sua obbedienza. Pochi ordini ma tassativi, assoluta coerenza, un po’ di pazienza, cercando di capirlo.
Il fischietto, comunque, è proprio inutile: io credo, caro Francesco, che tutti i dubbi che ti assillano svaniranno da soli col maturare delle tue esperienze di vita in comune con Dante, quando imparerete insieme a conoscervi .[/quote]
Si è vero Giuseppe hai piena ragione, ed infatti rispetto alla prima settimana, molte sono state le esperienze che mi hanno portano a rafforzare la fiducia che tu e anche Valerio mi avete raccomandato di assumere. Cmq voleva essere soltanto un accorgimento unitamente a quanto detto prima, anche per evitare di recare disturbo ai miei vicini, chiamandolo ad alta voce. E sai perché?, il mio punto di vista personale e forse sempre più raro al giorno d’oggi è il seguente: Non fare al prossimo, quello che non vorrei che venisse fatto a me. Nel senso che durante il riposino del primo pomeriggio, a notte tarda o all’alba, non mi farebbe per niente piacere sentire il vicino che chiama il suo cane a voce alta ” Dantee vieniii, Danteee vieniii, Danteeee, vieniii 😀 Questo è il motivo principale al momento, certo fra qualche mese non accadrà più, perchè si trasformerà in “medusa”
Ma certo Giuseppe, concordo tutto di questo ultimo post, infatti se ricordi in passato ti ho detto che è il mio primo desiderio, quello di viverci insieme, ancor prima di averlo in famiglia. Ma sto cercando di rispettare alcune tappe essenziali, almeno per il mio punto di vista. La prima quella di essermi dotato di gabbia, che come sai non sarà la sua prigione. Adesso ad esempio ho avuto il tempo di passare ad un’ accorgimento. Ho provveduto di isolare la veranda con un pannello di grigliato a scorrimento. Questo per evitare, e non vedevo l’ora credimi, di tenerlo nella gabbia, anche per la sola notte. Per ciò adesso la notte per il momento è d’avanti la porta d’ingresso prospiciente ad una vetrata, che si gongola sopra la sua poltroncina. Pensa che di solito gioca con un vecchia copertina per coprire la poltrona, ma la sera la poggio su di lui e non muove nemmeno le ciglia, la gradisce meglio di un giocattolo credimi. Così è sempre sotto controllo appena è tramonto e libero di giorno. Ma stanne certo che fra poco lo porto anche in casa, ma non voglio farlo adesso, perché intendo aspettare che capisca di fare i bisogni fuori. E come sai, che li faccia in veranda e beccandolo sul fatto, lo invito fuori è un conto, ma fare questo addestramento in casa è cosa diversa o no? 😉