Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Parliamo di…. › RAZZE FUNZIONALI E RAZZE STANDARDIZZATE
Ciao a tutti. Questa volta vorrei aprire una discussione sicuramente interessantissima, per tutti coloro che amano davvero la cinofilia.
Partiamo dal presupposto che è molto curioso il fatto che i cani più funzionali (di qualunque razza essi siano), sani, quindi belli cinognosticamente parlando, non seguono uno standard!
Le varie razze canine in natura non esistevano, ma sono state “create” e derivano da selezione, mutazione e incrocio; selezionate e volute dall’uomo per svolgere una determinata funzione al suo fianco, per aiutarlo nei compiti di tutti i giorni. Ed è stata la funzione e l’habitat che li hanno plasmati fisicamente nel corso dei secoli (è la funzione e non l’uomo che fa il tipo). Quindi era molto più importante che fossero validi sul piano caratteriale/attitudinale che su quello morfologico, e venne dato alle differenti razze originarie un nome, che ne indicava una precisa funzione.
Nella storia recente invece (recente se paragonata all’età delle razze italiane da lavoro ad esempio) si ha dato sempre più importanza a dei pezzi di carta detti standard scritti da esseri umani, e si è iniziato ad allevare dei soggetti al di fuori del contesto lavorativo/funzionale. Si sono così ottenuti i primi cani standardizzati.
Si inizia così a ricercare delle caratteristiche estetiche fini a se stesse, perché potevano distinguere un certo allevatore dall’altro o perché potevano comunque creare mercato e reddito.
L’effetto di questo modo di allevare ha fatto nascere delle varianti estetiche dalle razze originarie, varianti strane e innaturali, utilizzando soggetti che spontaneamente avevano determinate malformazioni e usando consanguineità per fissarle.
Si inizia a dare importanza alle gare di bellezza e si smette di allevare sulla funzione. Tutto questo ha poi sfociato in patologie, diminuzione del vigore generale, diminuzione della taglia, problemi di carattere, displasie, prognatismo e ancor peggio brachignatismo (e tutte le varie deformità), epilessia, incapacità di accoppiarsi ecc………………………oppure si sconfina nell’iper-tipo come il gigantismo di alcune razze, oppure il nanismo di altre..c’è stata in sostanza un’involuzione dei molossoidi da esposizione, e delle razze da esposizione in generale.
In natura queste schifezze non esistono, la natura alleva sulla funzione, evita da sola la consanguineità, e si riproducono solo esemplari sani, funzionali, per preservare la specie.
In natura non esistono due individui uguali, perché c’è variabilità genetica…la natura non deve seguire degli standard…
Chi sa allevare prova ad imitare quello che farebbe madre natura, non tutti possono farlo ma qualcuno per fortuna c’è. I risultati sono cani estremamente sani mentalmente e fisicamente, cani bellissimi (funzionalmente e anche esteticamente secondo me), e sono cani senza uno standard!!!.
Chi ama la cinofilia, anzi chi ama i cani, queste cose dovrebbe divulgarle perché di questo non si parla mai abbastanza.
Ciao Marco, penso che questa è una discussione molto più vicina agli addetti ai lavori (allevatori), per certi aspetti ho espresso pareri a riguardo in altre discussioni. Aggiungo che molto probabilmente anche noi umani stiamo andando incontro ad un’INVOLUZIONE, e il cane ci segue di pari passo, non a caso molti allevatori cercano di ‘salvaguardare’ le caratteristiche
Morfofunzionali di alcune razze corso compreso. Penso di avere qualche anno più di te, e posso dire che ciò che facevo io da bambino oggi è un sogno vederlo fare ai bambini del 2000mila. Involuzione.
Allevare sulla funzione non è un sogno , avere cani che svolgano la loro funzione per il quale si è creata la razza è a parere mio non solo una necessità, ma un dovere, oggi si comprano cani , in base a fantomatici standar di bellezza,con Pedigree altisonanti,e poi il più delle volte si portano a casa animali che primo non sono in grado di svolgere la loro funzione, e secondo sono un riccettacolo di tare ereditarie,e di malattie. Faccio un piccolo esempio capitatomi ieri ad Igea Marina durante un corso di addestramento al salvataggio in Acqua,al quale io partecipavo con la mia Retriever Bianca (cane senza Pedigree Enci ma discendente da una linea da lavoro Inglese molto funzionale)al corso si è presentato un ragazzo con un Terranova gigante di quelli tanto ma tanto grossi, figlio di un grande campione di bellezza,e a sentire lui il cane in acqua era un vaporetto!e naturalmente aveva un Pedigree lungo come un treno, in verita la povera bestia faceva fatica a stare a galla anche con il corsetto a maniglia che aiuta molto, non aveva nessuna predisposizione al nuoto a lunga distanza,troppo grosso e con scarsa muscolatura,tanto è vero che dopo il primo step ha dovuto toglierlo altriimenti affogava, mentre la mia coccoletta, si è nuotata tutto il percorso con il sottoscritto al traino,arrivando a ridosso senza farsi distanziare da cani che lavorano già da parecchio tempo, e non è poco per una che ha fatto solo 6 lezioni, ma Bianca non è figlia di campioni di bellezza, è solo figlia di Golden Grandi lavoratori in acqua allevata sulla funzione , e si vede quando nuota!Un tempo tutte le razze erano allevate sulla funzione,poi sono arrivate le gare di bellezza………ed ogn’uno si cuoce nel suo Brodo.
Mi sono sempre chiesto il perchè non possa coincidere la bellezza con la attidutine psicofisica al lavoro del cane, alla fine si riduce sempre tutto alla capacità dell’allevatore.
La colpa è anche del cliente medio che ha la fissa di “pesare” il cane, più grosso è meglio è, ho incontrato un tizio che ha un amico con un Cane Corso più o meno coetaneo di Lamar, mi ha subito chiesto quanto pesa e gli ho detto 55 kg, mi fa “È ancora piccolo, quello del mio amico è 10 kg in più!” “Mi dispiace per lui” gli ho risposto, mentre lanciavo il bastone a Lamy che partiva a razzo a ripenderlo…abbiamo a che fare con sta gente qui, è più facile vendergli un cane che educarli.
Ciao Mattia purtroppo , oggi ci si lascia prendere la mano dai media, dove ti dicono che un cane di tale razza deve avere un tale pedigree, e pesare tanto, e allora gli allevatori stessi, si adattano,sai io ho un amico che alleva cani corsi da una vita, e mi dice spesso: io devo vendere e se la gente vuole la Cacca io gliela vendo! Altrimenti la vanno a comprare da altri,percio è inutile parlare ai sordi.
La cinofilia contemporanea è solo un grande supermercato.
Salve a tutti,volevo porre una domanda che mi rimbalza in testa da un pò e che penso sia attinente con l’argomento.
Partendo dal presupposto che madre natura sbaglia di rado e tutto ciò che fa ha un perché, qualcuno saprebbe dirmi come mai i nostri corso hanno le labbra pendenti,le palpebre calate e fanno un sacco di bava.Tutto cio comporta dei vantaggi rispetto al non averli?
Mi spiego meglio,avere le labbra calanti può comportare degli svantaggi durante uno scontro con un cane rivale,infatti potrebbero essere facilmente afferrate e strappate e potrebbero anche finire tra i denti del corso stesso, le palpebre calanti permettono un facile ingresso di corpi estranei dentro l’occhio che potrebbero produrre irritazioni e infezioni(vedi infiammazione terza palpebra), l’eccesso di bava provoca delle facili proliferazioni di malassezia intorno al muso che se trascurate potrebbero spianare la strada ad un infestazione di demodex (e quindi alla manifestazione di rogna demodettica).
Qualcuno conosce le spiegazioni di tutto ciò o forse anche il corso rustico ha subito delle mutazioni svantaggiose legate a fattori estetici piacenti per l’uomo?
Saluti,
Salvatore.
Ciao Salvatore, aspettando Valerio posso dirti che il discorso palpebre da qual che so non mi risulta. Per meglio dire, avere palpebre eccessivamente calanti è un difetto e non una caratteristica del corso, le palpebre devo essere normali.
Il discorso della bava è comune a tutti i cani non solo al corso e ai molossoidi anche se in misura diversa. Alcune razze in quantità maggiori, altre in quantità minime anche tra i molossoidi (vedi il rottweiler). Io noto che il mio corso sbava solo quando in attività o per stati di particolare eccitazione (attesa del cibo, emozioni di varia natura), ma non a riposo o in situazioni tranquille come accade invece al mastino napoletano. Quindi non credo ci sia ipersalivazione ma la normale salivazione. Davvero non saprei invece circa le labbra pendule, effettivamente in razze storicamente utilizzate per i combattimenti potrebbe essere un punto debole, eppure è una caratteristica comune a molte di queste razze.
Ciao Salvatore, se hai guardato certi miei interventi nel Forum io ho sempre sostenuto che il cane corso non deve mai andare oltre a certi pesi, si deve mantenete entro un certo peso, io consiglio sempre nei maschi al massimo 58 kg e nelle femmine massimo 49, amdare oltre un ipertipo esagareato si va inconto appunto a labra esagarate, occhi pendenti e naturalmente caduta della palpebra,con relative operazioni, il corso tradizionale è un cane veloce muscoloso e con poche pelli lasse, il resto o bene o male è sempre un iper tipo che a volte viene tollerato perche il cagnone a chi non se ne intende fa sempre effetto e ti fa vendere più cani,infatti oggi stanno proliferando allevamenti che con la scusa di dare ai loro clienti cani corsi tradizioali,allevano dei mezzi mastini napoletani, ma come detto sopra lo fanno solo perche cè richiesta, tutto qui, più vado avanti e più mi acoorgo che di veri intenditori di cane corso ce ne sono pochi, compreso chi li alleva, e questo mi rattrista.
Caro Valerio, perdonami ma la tua riposta mi appare parziale. D’accordo sul discorso pesi, misure e ipertipi completamente sbagliati, difatti avevo scritto prima del tuo intervento che alcune caratteristiche come le palpebre calanti sono un difetto e non la normalità, ma poniamo il caso di un corso tradizionale in perfetta forma e con le sue poche/pochissime pelli lasse, avrà comunque effettivamente le labbra pendule, è una sua caratteristica. La domanda è come mai? Non sarebbe più funzionale per una cane con quelle funzioni avere labbra meno lasse?
Faccio la precisazione perché la domanda di Salvatore è interessante e pone l’accento sulla natura e la teoria evoluzionistica darwiniana. Mi piacerebbe capirne di più.
Ciao Maurizio. Quando parlo di involuzione mi riferisco a tutte le porcherie che gli allevatori hanno fatto, e a ciò che hanno creato. I bambini di adesso non fanno ciò che facevano una volta non perché c’è stata un’involuzione, ma semplicemente perché parliamo di due contesti socio/economici differenti.
Fortunatamente la maggior parte dei bambini non ha tare o malformazioni di nessun genere, epilessie, dermatiti, difficoltà respiratorie, difficoltà a raffreddare il cervello, disturbi di carattere ecc ecc ecc…perché c’è variabilità genetica (non c’è consanguineità).
E trovo giustissimo parlarne, perché non si parla quasi mai di queste cose.
Esistono cani sanissimi, senza nessun tipo di problema. C’è il corso tradizionale o pugnax, esiste.
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Mattia, hai ragione è molto più facile vendere cani che educare la gente. Proprio così.
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Salvatore, per il discorso saliva, io so che se alimentati in modo naturale sbavano molto meno. Valerio potrà darti una conferma, e come dice lui i corso tradizionali sono sanissimi non hanno di quei problemi.
Salve a tutti,
Io non sono un intenditore di corso o di cani in genere, per cui l mia domanda può sembrare banale e scontata, però pensateci bene, qualunque corso, anche il più tradizionale e il più puro di discendenza avrà sempre le labbra pendenti,gli occhi calanti e produrrà più saliva di un altro canzoni non molossoidè, e questo è uno svantaggio rispetto al non averli,per cui perché mai madre natura gli avrà dotati di queste caratteristiche?(ovviamente chi più chi meno, però in linea di massima le hanno).So che la risposta non è facile, forse potrebbe darla solo un evoluzionista,però la domanda mi rimbalzava in testa da un pò e pensavo che qualcuno più esperto di me avesse la risposta.
Grazie comunque,saluti
Salvatore.
Ciao Salvatore, quelli che ho visto io sbavano davvero pochissimo. Non ho visto assolutamente saliva in eccesso, come se fossero lupoidi. Anche gli occhi non erano calanti, anzi. Poi dipende comunque dalle linee di sangue.
Per le labbra idem, poco pendenti o comunque non in modo da compromettere funzionalità. Valerio comunque ti saprà dire di più.
Buonasera a tutti,
il mio cane preso da una persona, amico non in malafede senza pedegre ma solo guardando i genitori, che di giorno sono per necessità attaccati e la sera liberi per guardia in un frutteto di ragguardevoli dimensioni, non prognati. Mi è costato un “rimborso spese” e come si dice a caval donato non si guarda in bocca, poi ha il difetto della prognatura pazienza me lo tengo così. Poi chi fice che un cane corso non può essere allo stesso tempo bello avere tutte le funzioni richieste? Tra le linee di sangue della cucciola di Federico trovo che black (Manfredonia) e anche se non nominato ares (Messina) sono due corso che racchiudono una sorta di essenza del cane bello e funzionale (mio modesto parere), con o senza pedegre. Il contesto socio/economico vale tanto per noi tanto per i nostri cani, non per niente il corso tradizionale da cane rurale si è adattato a cane da compagnia o cittadino con il benestare degli allevatori che pur di guadagnare si conformano alle richieste di mercato. Guadagnare, fino ad un certo punto, con quel che costa mantenere un’allevamento a conti fatti se non piazzi trenta cuccioli l’anno ti resta ben poco, ma qui potrebbe dire di più chi alleva non io.
All’inizio del mio ingresso nel forum mi si fece notare che mast. Nap. E corso erano lo stesso cane, ora ci si chiede perché guance pendenti o altri caratteri che richiamano al napoletano, non credo che darwin o mendel c’entrano in qualcosa, la mano insapiente dell’uomo forse sì. Penso che bene o male tutti gli allevatori cullano nel loro intimo un’ideale proprio del cane che allevano, poi alcuni fanno bene altri forse per restare nella storia fanno male. L’evoluzione si dice che è un’adattamento dell’organismo agli stimoli che provengono dall’ambiente o abitat, ecco perché dico involuzione tanto nostra quanto dei nostri cani. Troppo riduttivo dire i bambini non hanno tare ecc.. non è in questi termini il discorso, da bambino stavo per strada a saltare, correre, litigare, dare un calcio al pallone, usavo una fionda, facevamo accoppiare i nostr randagi, e tant’altro; eravamo atletici, asciutti nel fisico, ci graffiavamo e con uno sputo sopra via a giocare e non ci ammalavamo raramente. Oggi a parte lo sconcerto che quando ho fatto vedere le uova sotto la chioccia ad una compagna di mia figlia con grande sorpresa mi ha detto #pensavo che le uova le facevano al supermercato#, tablet, playstation, smartfone, obesi, incapaci a correre, saltare e chi vuole ne aggiunga. In estate spente le luci prendo mia figlia e le faccio guardare il cielo stellato e ascoltare la voce della notte, cerco di trasmettere qualcosa di Tradizionale che io mi porto dentro. Lei è meravigliata.
Sarebbe bello se si allevasse con questo intento.
Se siete arrivati fin qui a leggere meritereste un premio.
Ciao Maurizio
Ciao Marco,
Stavo guardando alcune foto di Cane corso tradizionale di alcuni allevamenti che nel forum vengono citati spesso e dalle foto si vede che la totalità dei cani ha le labbra pendule, alcuni anche in maniera pronunciata. Le palpebre devo dire la verità sembravano più aderenti rispetto a quelle che vedo di solito,ma alcuni le avevano calanti. La mia domanda comunque non intendeva fare il paragone tra i diversi corso sia essi tradizionali o enci, ma tra il corso o molossoidè in genere è le altre razze più simili ai lupoidi. Bisogna riconoscere che le razze con le caratteristiche che ho elencato sono abbastanza poche rispetto alla totalità e quasi tutte molossoidi,mi chiedevo come mai madre natura per loro avesse scelto tali peculiarità,se fossero una marcia in più o magari un punto debole.
Saluti,
Salvatore.
Dai che io il premio lo becco! 😉
Ed aggiungo che mi trovi quasi completamente d’accordo, anzitutto sulla parte che riguarda i valori e le tradizioni senza voler essere retorici, perché in fondo tutti hanno pensato e pensano ai miei tempi era meglio, lo dicevano i miei nonni parlando della loro infanzia, i miei genitori e adesso mi trovo a dirlo anch’io. Ciascuno di noi si porta dentro la propria esperienza e il ricordo di ogni cosa che è stata, e così i cartoni animati che guardano oggi i miei nipoti li trovo orrendi e diseducativi quando quelli con cui crebbi io li trovo meravigliosi perché tali sono nei miei ricordi. I miei genitori che di cartoni animati non ne avevano al tempo in cui erano bambini, pensano fosse meglio perché stavano all’aria aperta o facevano altro. I miei nonni lo stesso, perché a differenza dei loro figli cresciuti nella società nucleare, ritenevano che il loro tempo fosse migliore, perché i figli non si sarebbero sognati di rispondere a un rimprovero dei genitori e via discorrendo.
Ma non voglio essere retorico come detto, e più che condannare i tempi moderni tout court o le nuove tecnologie che in molti casi sono estremamente utili e ci migliorano la vita, preferisco pensare alla quasi completa perdita del rapporto con la natura. Quello sì è un delitto. Ho avuto la fortuna immensa di crescere sotto il cielo stellato di cui Maurizio parla, col solo rumore del mare che si infrange sugli scogli o dei grilli che cantano; e quel silenzio e quella magia me la porto dentro e cerco di trasmetterla non solo ai nuovi arrivi, nipotini e cuginetti, ma anche ai tanti amici, coetanei e non che ne sono orfani. Chi ama i cani in qualche modo è costretto a confrontarsi con la natura e ad avere un rapporto con essa, dal momento che questo magnifico animale che abbiamo davanti, anche se in un salotto, ci racconta di tutta quella storia.
Riguardo a Darwin e amici, anche lì in fondo hai ragione Maurizio, le razze moderne hanno poco o nulla a che fare con la rigida selezione di madre natura e sono state create dall’uomo, un tempo sulle funzioni, successivamente anche sull’estetica (che è tutt’altro che un male di per sé) fino alle contraddizioni e gli sfaceli di oggigiorno.
Qualche tempo fa scrissi che il cane ben si adatta a vivere in appartamenti e città e può condurre una vita tutto sommato felice se ha un degno padrone. Ma si adatta appunto, non significa che è nato per quello. Ha artigli per la terra, non per i parquet e questo vale per ogni altro aspetto del suo corpo che si voglia prendere in esame. Forse potrei tenere in casa anche un cavallo e renderlo felice, ma certo mi sentirei di fargli un torto. La passeggiatina al parco dei nostri cuccioli è un simulacro di ciò che un cane dovrebbe vivere anche se prendessimo in esame il più attento e volenteroso dei padroni, con gite domenicali in montagna, lunghe corse per boschetti e frequenti uscite quotidiane. Resta un misero 10 o 20% dell’esistenza intera dell’animale, a voler essere generosi. A mio modesto parere, solo nella natura un cane può realizzare completamente il suo essere cane se pur potrà ben adattarsi a scenari alternativi.
Viviamo con cani creati da noi che vivono in ambienti creati da noi, case città, strade. Eppure siamo tutti qui a parlare di funzione, selezione e madre natura.
Visti da un ampio spettro tutti questi discorsi diventano molto relativi e sfumano in un nulla di fatto. Si parla per amore di parlare e confrontarsi perché è sempre piacevole uno scambio costruttivo, ma ha davvero senso essere rigidamente tradizionalisti o funzionalisti scientifici quando poi il nostro cane vivrà tra morbide coperte e strade lastricate per l’80% della propria esistenza? Quando i geni di quel cane sono stati assemblati da noi stessi per fargli fare qualcosa che a noi serviva e per piacerci quando lo guardiamo?
Della serie “il mio è tradizionale rustico e ti sbrana se ti avvicini” “il mio è il più figo del mondo con quelle linee aggraziate e le medaglie che ha vinto”. E poi quei due cani conducono la stessa identica vita dentro qualche appartamento al settimo piano e se vedono un prato mezz’ora al giorno sono fortunati. Ha senso?
Diverso è il caso di chi realmente necessita di una funzione come la guardia perché vive isolato in campagna, perché ha qualcosa da proteggere e così via. Ma quanti sono tra tutti i possessori di cani da guardia quelli che hanno davvero necessità della guardia? Il 20%? Forse è pure tanto.
Facciamo un sondaggio interno al forum, scopriamo tra di noi quanti sono effettivamente ed oggettivamente i soggetti che hanno necessità della guardia del cane nelle loro vite.
Suvvia amici, amiamo tutti i cani qui, li scegliamo perchè sono impareggiabili compagni di vita e se anche gli abbiamo tolto qualcosa sottraendoli alla natura che gli spetterebbe, gli offriamo in dono il rapporto che con noi costruiranno e se saremo bravi a farlo compenserà le altre mancanze. E sebbene sembri crudo e triste da dire, li scegliamo anche perché il loro aspetto ci piace, come faremmo con una automobile o un vestito.
Per questo è molto raro che io condivida posizioni molto rigide o estreme. Divisioni nette. L’expo e il tradizionale, il corso e il mastino. Bianchi e neri. Vero tutto per carità, ma se osservati da lontano questi puntini diventano piccoli. E in mezzo ci sono sempre tutti i toni del grigio. Come quello del mio Goran.
Perdonatemi, ma sono uno che non non ha certezze e che diffida di chi le ha. Sono un apostolo del dubbio e della conoscenza che apre sempre a nuove domande. Posso sempre cambiare opinione su ogni cosa se me ne convinco, ed esprimo con libertà assoluta le mie mettendo sempre nel conto di poter sbagliare e quindi imparare qualcosa di nuovo. Sono davvero pochissime le cose solo bianche o solo nere al mondo. E i nostri amatissimi cani non sono parte di questa materia.
Ora è il mio turno di distribuire i premi ai lettori più resistenti 😉
Arrivederci.
Ciao Maurizio,io ho poco più di 30 anni e sono cresciuto in un paese della Sardegna esattamente come te,con la fionda, col pallone,con gli amici e sempre all’aria aperta tra erba e terra.con i ragazzini di oggi del mio stesso paese c’è un abisso, passano le giornate tra TV,play e Internet…..i tempi cambiano in fretta,fai bene a trasmettere i tuoi valori a tua figlia,poi sarà lei a scegliersi la strada, però è giusto che conosca anche la vecchia.
Saluti,
Salvatore.
Ciao Glauco,
Per me allora premio doppio?.
Complimenti per quanto hai scritto, sono d’accordo con te al 100% e condivido ogni tua parola,è come se le avessi scritte io. Fa piacere condividere un pensiero e uno stato d’animo comune anche se non ci si conosce.
Un saluto,
Salvatore.
[quote quote=46336]Ciao Glauco,
Per me allora premio doppio.
Complimenti per quanto hai scritto, sono d’accordo con te al 100% e condivido ogni tua parola,è come se le avessi scritte io. Fa piacere condividere un pensiero e uno stato d’animo comune anche se non ci si conosce.
Un saluto,
Salvatore.
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Allora premio doppio a Salvatore, il lettore n°1 😉
Ti ringrazio molto per il tuo apprezzamento, fa piacere anche a me ed è verissimo che anche se non ci si conosce di persona i pensieri arrivano ugualmente pur con un mezzo apparentemente così freddo. Un caro saluto anche a te.
Prima di andare al lavoro, sono contento che ci sono pensieri condivisi, forse siamo usciti dal tema ma possiamo attribuire ai nostri cani la funzione di accomunare i padroncini in emozioni comuni, l’intento era quello di paragone uomo/cane, evoluzione/involuzione, dai punti di vista che ognuno di noi può avere.
Buona giornata
Allora prima di andare fuori seminato faccio alcune piccole precisazioni, i molossi quando sono apparsi nella storia evolutiva del cane avevano alcune caratteristiche che fecero subito piacere all’uomo, primo erano cani fortemente neotenicisia caratterialmente che fisicamente, con caratteristiche di cucciolone, testa grossa e zampe tracagnotte,e masse miscolari una volta cresciuti rispetto agli altri cani enormi, ma avendo queste caratteristiche fisiche ottimali, avevano rispetto ai lupoidi alcune caratteristiche negative, le orecchie lunghe, e le labbrone e le pelli a volte eccesive, per le orecchie il problema fu risolto con l’accetta, per le labbrone e le eccesive pelli,si cerco di andare verso un tipo di cane più leggero e funzionale (infatti il Pugnax Romano non aveva nè labbroni ne pelli eccessive)e finche il cane lo si adoperava solo per lavoro queste caratteristiche fisiche o bene o male sono state mantenute,ma tutte le volte che si è andati verso cani allevati solo per senso estetico, anche nascondendosi dietro a sante crociate (ditemi che bisogno cè stato di creare il mastino napoletano con tutte quelle pellone, quando c’era gia il cane da presa molto più funzionale) la faccenda si è sempre complicata, e al giorno d’oggi il fatto delle labbrone e delle pelllone è diventato tanto un luogo comune che toglierle del tutto, farebbe vendere di meno, tutto qui , cosa direste voilatri se vi facessi comprare un cane corso senza le labbrone? che è un bastardone !! Ecco cosa direste! i luoghi comuni si instaurano talmente nell’immagiario collettivo che neanche davanti al’evidenza ci si crede,appunto per questo anche nelle muigliori linee di sangue tradizionale si tengono certi cani, solo perche la gente li vuole,poi tutto il resto è solo aria fritta.
In effetti lo stereotipo cane corso tradizionale o expo non fa altro che creare la classica guerra tra guelfi e ghibellini…bisogna guardare avanti seppur essere consci delle differenze tra le due tipologie che purtroppo ci sono e come scrissi in un altro post continueranno ad esserci in quanto lo standard c’è e ci sarà e l’utente medio nella scelta del cane la prima cosa che giustamente pretende è il pedigree visto che il cane lo paga ed a volte o meglio spesso anche profumatamente!
Pedigree comporta per chi, le vuole fare ,anche la possibilità di fare esposizioni e ciò non è da criminalizzare .
Glauco ha ragione quando parla che le funzioni a cui il corso odierno sono più ristrette rispetto che il passato proprio perché il contesto in cui vive è cambiato,è posso fare tanti esempi in primis il mio allevatore che ha smesso di allevare bovini ed i cani li ha per guardia ed immagino per passione personale.
Però almeno la guardia amico glauco a sti benedetti cani gliela vogliamo far fare? Io con il mio in casa,non in giardino,ti confesso sono più tranquillo in quanto se vola una mosca in strada lui abbaia ed entra in protezione …è chiaro che se un malintenzionato vuole entrare ha tutti i mezzi per farlo ma un corso in casa a mio avviso è un buon deterrente. I zingari è cosa risaputa mettono dei segni sui citofoni per rimarcare la presenza di un cane in casa o forza dell’ordine che sia!
Quindi tornando alla domanda di salvatore a mio avviso anche il corso tradizionale ha il labbro pendente ed a mio avviso anche più del cane da expo da quanto ho potuto vedere in rete… proprio perché lo standard prevede pesi inferiori,ad esempio 50 kg per il maschio,rispetto ai quasi 60 kg ed a volte oltre che spesso vengono riportati per un tradizionale,fermo restando l’assioma peso eccessivo labbro pendente maggiore sia sempre valido come scritto prima .
Ma il punto non è la presenza del labbro pendente o meno ma piuttosto il giusto labbro al di là se tradizionale o meno …nel senso che è cosa distintiva dei molossi in generale ,ed il mastino napoletano purtroppo per eccesso della selezione moderna è l’emblema per eccellenza…io posso confermare che il mio il labbrone,non eccessivo,lo ha ma sbava solo quando beve e sotto attività fisica intensa,francamente qui nel forum non ho visto labbroni esagerati!
Sentendovi parlare dei tempi passati,è mi ci sono rivisto a pieno,paradossalmente lo è stato pure per i cani corso in quanto tanti asseriscono che i cani corso di una volta non vi sono più,non so se completamente vero..
Valerio come sempre pragmatico, ma che significa neotenicisia?
Io preferisco teorizzare e provare a dare un senso anche alle tare;
Forse tutta quella pelle serviva al cane da combattimento perché se azzannato non venivano coinvolte parti come muscoli o ossa, ma solo un malloppo di pelle, e forse il cane poteva anche girarsi di quel tanto che bastasse per sferrare a sua volta un morso. Le labbra per aumentare la superficie di sudorazione e raffreddamento, le palpebre lasse per far scorrere meglio i liquidi dal fondo oculare.
Avrò scritto un sacco di idiozie ma provo a spiegarmi qualcosa che non sia solo divertimento dell’uomo nello stravolgere alcune razze.
Ciao Maurizio, hai capito appieno il senso della mia domanda, volevo sapere se qualcuno conosce il perché di queste tipicità,qual’è la loro funzione, a prescindere da corso tradizionale o standard. La mia non era una domanda retorica fatta per paragonare i due tipo di corso, volevo sapere se esiste una spiegazione scientifica alle domande che mi ronzano in testa da un pò.
Saluti,
Salvatore.
Però non confondiamo la presenza del labbro pendente e di giogaia come tare genetiche a mio avviso,in quanto sin dal dopoguerra era cosa distintiva del cane da presa è cioè prima che l’uomo spinto da interessi a vario titolo lo manipolassero pesantemente !
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Glauco ha ragione quando parla che le funzioni a cui il corso odierno sono più ristrette rispetto che il passato proprio perché il contesto in cui vive è cambiato,è posso fare tanti esempi in primis il mio allevatore che ha smesso di allevare bovini ed i cani li ha per guardia ed immagino per passione personale.
Però almeno la guardia amico glauco a sti benedetti cani gliela vogliamo far fare? Io con il mio in casa,non in giardino,ti confesso sono più tranquillo in quanto se vola una mosca in strada lui abbaia ed entra in protezione… è chiaro che se un malintenzionato vuole entrare ha tutti i mezzi per farlo ma un corso in casa a mio avviso è un buon deterrente.
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Caro amico, certo che sono d’accordo, la guardia è la sua funzione ancestrale ed è bene che la faccia a dovere come ha sempre fatto!
Il mio discorso tendeva a spostare il punto di vista poco più in alto dei nostri giardini e cercava di mostrare come tutto diventasse molto relativo.
Io vivo isolato in campagna per cui il corso l’ho preso per quello e sono pienamente soddisfatto del suo lavoro. Sempre considerandolo anzitutto un deterrente ed augurandomi che mai ci sia bisogno di un suo vero intervento.
Oggi il contesto è cambiato come dici bene, ma la guardia per molte persone che vivono isolate o in ambienti poco sicuri o in presenza di forte microcriminalità, è un bisogno reale. Ma per la maggior parte della gente che possiede un cane da guardia di qualunque razza le cose non stanno così.
Qui nella mia zona tutti viviamo in case isolate in mezzo a grandi terreni, e tutti qui hanno un cane. Ho amici che li hanno da generazioni, dobermann, rottweiler e corsi. E’ una esigenza oggettiva e non un vezzo, ma chi vive nel bel centro di una città potrebbe tranquillamente farne a meno. Quindi se si ritrovasse per le mani un corso da expo non avrebbe poi granché per cui strapparsi i capelli.
Alla domanda di Salvatore ha risposto esaurientemente Valerio.
Salvatore ,No la tua domanda non è affatto generica anzi credo sia pertinente e non retorica,per la giogaia anche io come Maurizio sapevo che era una caratteristica funzionale che serviva al molosso,sia corso che mastino,per evitare che venisse colpito a parti vitale alla gola durante un attacco di un cane o animale che fosse! Per le labbra credo che la ricostruzione fatta da Maurizio sia plausibile ma realmente non so…
[quote quote=46345]Quindi se si ritrovasse per le mani un corso da expo non avrebbe poi granché per cui strapparsi i capelli.[/quote]
Comunque Glauco abbiamo qui dentro tutti la certezza che un cane da expo al momento del bisogno non riesce a fare la guardia,al di là dei meticciamenti vari?
Io credo e spero che anche un cane da expo possa svolgere la guardia al momento del bisogno!
Io Glauco vivo in città e tutti o la maggior parte ha un cane chi da compagnia è chi da guardia anche perché i ladri sono venuti a trovare gente alle 19 mentre cenavano!
Spesso si denigra qui il cane da expo,seppur involontariamente,descrivendo il cane come da compagnia non più capace di svolgere una qualsiasi funzione.
La mia esperienza nel vedere delle linee da expo in effetti dal punto di vista caratteriale c’è,infatti tempo addietro mi fu detto proprio da chi aveva un cane da expo che il mio era un cane che si allevava una volta nelle campagne o masserie come le volete chiamare. Ma possibile che nel suo territorio non riesce a fare guardia? Possobile che non va in protezione nel difendere il suo territorio?
Intendiamoci sono affermazioni senza alcun riscontro scientifico ma osservazioni personali. Poi volevo precisare che a volte richiamo il mio corso expo non per differenza con il tradizionale ma perché su alcune discussioni molti di voi possono pensare che sono il meno adatto ad esprimere giudizi su questo forum dedicato al tradizionale. Comunque abito come Glauco in una campagna isolata e la differenza con un cane cittadino si vede. Mi compiacio con Antonio e Salvatore che mi pare viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda del sottoscritto.
Aggiungerei non so se fuori luogo a Riccardo del gruppo Piemonte, non conosco l’altro allevamento che citi, ma un corso per la vita e tale sarà.
Il molossoitaliano.com mi sembra che sia garanzia di razza e carattere con soggetti provenienti dalle terre d’origine, considera che da quel che si evince chiaramente alleva per amore, a conferma il fatto stesso che abbiamo la possibilità di discuterne su questo sito dedicato. Mi sembra una garanzia non da poco senza dover fare 1200km e averlo a due passi. Non per paraculismo ma per dovere cinofilo e riconoscimento personale dell’amore che Federico dimostra verso questa razza.
Si Maurizio io la penso come te al di là delle differenze che ci possono essere,io credo che questo sia un sito aperto a tutti i corsisti dove ognuno può esprimere le proprie idee nel rispetto reciproco,ma l’amministratore ha titolo per dirlo è non il sottoscritto!
Ps:per fortuna che ci siano le differenze altrimenti saremmo tutti standardizzati 🙂
Ragazzi ricordiamoci che generalizzare porta sempre a commettere errori, ogni cane va valutato a sè, certo ci sono delle indicazioni ma ci possono essere linee tradizionali scadenti così come dei CC con pedigree Enci che se mettete un braccio di là dalla rete vi pigliano e vi ci tirano dentro.
Uragano, padre di Lamar, era titolato in vari Expo , lo stesso Lamar ha il pedigree pubblicato sul sito Enci ma andate a informarvi sul carattere che aveva il padre e cosa succedeva nei brevetti di lavoro, perchè l’allevamento aveva rinsanguato molto bene con il CC tradizionale…questo per dire di non rimanere vittime dei pregiudizi che per primi dobbiamo combattere!
Quoto @Mattia in toto, e aggiungo che il senso del mio discorso è in fondo anche quello. Ogni cane va preso singolarmente e già molti mesi or sono scrivevo proprio qui le stesse cose, per mia esperienza ho visto cani titolati ottimi guardiani e linee tradizionali non eccelse, per quanto si possano considerare eccezioni.
Mi sia consentita un’autocitazione: “è molto raro che io condivida posizioni molto rigide o estreme. Divisioni nette. L’expo e il tradizionale, il corso e il mastino. Bianchi e neri. Vero tutto per carità, ma se osservati da lontano questi puntini diventano piccoli. E in mezzo ci sono sempre tutti i toni del grigio”
Questo l’ho scritto qualche ora fa, ed esprime esattamente una posizione anti-generalista e contro ogni pregiudizio che per mia natura combatto da quando sono al mondo come essere senziente 😉
Ciao tutti cane neotenico vuole dire un cane che mantiene le sue fattezze da cucciolo anche da adulto, infatti i molossi hanno testa grossa e labra pendenti, e anche il carattere con il padrone è da eterno cucciolone, perche il molosso tende a considerare il padrone più che un capobranco un genitore, infatti sono sempre appicicosi e devoti,e di cosa ha paura il cucciolone? di perdere i suoi genitori, infatti difende il territorio suo e dei genitori fino alla morte, e naturalmente l’uomo ha sfruttatto queste caratteristiche a suo vantaggio, poi che un cane da Expo possa fare la guardia come un tradizionale, per me non cè problema, ci sono solo delle percentuali minori in una popolazione di cani, nel senso che se nei tradizionali la guasrdia la fanno tutti, nel cane da expo su 10 la fanno solo 4,poi si sono i cani tagliati,cioe cani tradizionali con molto sangue da Expo nelle vene(che sono la maggioranza attualmente) che la loro funzione la svolgono discretamente, percio non fasciatevi la testa e controllate il vostro cane, e cercate di capire cosa è.
[quote quote=46361]Ciao tutti cane neotenico vuole dire un cane che mantiene le sue fattezze da cucciolo anche da adulto, infatti i molossi hanno testa grossa e labra pendenti, e anche il carattere con il padrone è da eterno cucciolone, perche il molosso tende a considerare il padrone più che un capobranco un genitore, infatti sono sempre appicicosi e devoti,e di cosa ha paura il cucciolone? di perdere i suoi genitori, infatti difende il territorio suo e dei genitori fino alla morte, e naturalmente l’uomo ha sfruttatto queste caratteristiche a suo vantaggio, poi che un cane da Expo possa fare la guardia come un tradizionale, per me non cè problema, ci sono solo delle percentuali minori in una popolazione di cani, nel senso che se nei tradizionali la guasrdia la fanno tutti, nel cane da expo su 10 la fanno solo 4,poi si sono i cani tagliati,cioe cani tradizionali con molto sangue da Expo nelle vene(che sono la maggioranza attualmente) che la loro funzione la svolgono discretamente, percio non fasciatevi la testa e controllate il vostro cane, e cercate di capire cosa è.
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Questa descritta da Valerio è esattamente la situazione attuale. Il panorama è a dir poco incasinato. E forse anche di più perché ci sono anche i casi di linee expo con rinsanguamento di tradizionale. Per queste ragioni vale ancor di più quello che si diceva prima, ogni cane va valutato singolarmente seppure rimane triste vedere spopolare i simil-boxer da compagnia.
Il mio viene da linee completamente tradizionali eppure al momento non mi sembra uno di quelli che sbrana a prima vista, o come diceva @Mattia uno che ti taglia il braccio se oltrepassa la recinzione, ma lo conoscerò sempre meglio via via che cresce dato che è un cucciolone in formazione. Certo è che non gli sfugge una zanzara ed è allerta tutto il tempo specialmente la notte. Scaccia via ogni randagio che per sbaglio si avvicina da queste parti. E se qualcuno osasse sfiorarmi si farebbe ammazzare per impedirlo. Forse ha semplicemente un temperamento molto tranquillo, ma non c’è dubbio che da ogni suo atteggiamento si vede che è un guardiano nato anche senza grandi manifestazioni plateali. Sono più che convinto che in caso di pericolo reale occorrerebbe una pistola per fermarlo, ma per fortuna non ce n’è mai stata ragione.
[quote quote=46362]ogni cane va valutato singolarmente seppure rimane triste vedere spopolare i simil-boxer da compagnia.[/quote]
Proprio questo il punto Glauco hai fatto centro…a mio avviso il cane in primis deve piacere a chi lo acquista fregandosene se titolato enci o meno ma piuttosto sia contento della scelta fatta,capire a quali caratteristiche pretende dal proprio cane e parlo se da guardia o difesa oppure entrambe…se poi uno raggiunge ciò che cerca a mio avviso a fatto bingo! Al netto delle linee di sangue contenute nel proprio cane,chiaro che ognuno tira l’acqua al proprio mulino e parlo di allevatori mentre noi proprietari di cane pare di capire che siamo felici comunque dei cani che ognuno di noi possiede,nel bene e nel male,più o meno cazzuto,più o meno con un temperamento spiccato!
Alla fine della fiera capire il mio cane se rientra nell’una o nell’altra parte conta poco,citando Mattia “non bisogna generalizzare,ogni cane va valutato a se ” perché quello che conta è la funzione a cui il cane è chiamato a svolgere e se ha veramente le caratteristiche ricercate nell’acquistare un cane!
Quindi tornando al quesito di questo post “razze funzionali o standardizzate ” dipende…da cosa uno cerca di portare avanti come selezione,dipende da come ci arriva ad una determinata selezione…l’auspicio sarebbe quello possibilmente di far coincidere le due cose evitando meticciamenti o meglio cercando di riparare a meticciamenti scellerati perpetrati in passato in modo da non vedere più in giro cani corso che assomigliano a boxer,alani e quant’altro!
Attenzione! Il mio “cercate di capire il vostro cane cosa è” è inteso non nel senso di capire se è un tradizionale o altra cosa, ma se è un cane che corrisponde alle aspettative di Guardia e protezione che deve avere un cane corso.
Ciao Pasquale e benvenuto, ti dico la mia, lascerei perdere i corsi di addestramento a 4 mesi, anche perché il comportamento della tua cucciola fa parte del carattere, il cane corso tendenzialmente non và d’accordo con altri cani. Anche il mio non sopporta nessun cane piccolo, grande e di qualsiasi razza. Io faccio così, sempre se si vuole inibire questo aspetto del carattere: prima cosa devi avere un buon controllo del guinzaglio, quando la cucciola tende ad essere aggressiva dai un leggero strattone al guinzaglio e fai sì che ritorni morbido, aggiungi un no di disapprovazione e allontanati di un paio di metri per in modo che il cane circoscriva un nuovo spazio di sicurezza per lei e per te, se si calma lodala, se continua allontanati un’altro pochino e vedi la sua reazione. Spesso è un comportamento dovuto al fatto che sente il suo spazio invaso e quindi reagisce così, ma fa parte del carattere ed è distintivo nei corso che sono guardiani e difensori delle cose care a loro.
Poi qui avrai modo di sentire altri consigli e suggerimenti che ti saranno d’aiuto.
Maurizio
Ciao a tutti. Io non ho mai detto che bisogna allevare sulla funzione perché il Corso debba svolgere i compiti che svolgeva in passato. E’ ovvio che oggi a nessuno (o quasi) serva il cane da macellaio o cane da capraio o cane da caccia grossa.
Ma se non si alleva sulla funzione SI PORTA LA RAZZA ALLA REGRESSIONE. Questo perché si vanno ad imporre dei paletti nella selezione che non vanno assolutamente bene. Il cane domestico già di per se è una forzatura, perché è stato “creato” e selezionato dall’uomo partendo dal materiale genetico ottenuto dagli antichi cani selvatici. Se poi mettiamo ulteriori paletti e quindi alleviamo sull’estetica si portano alla rovina le razze.
Basta guardare le foto antiche di qualunque razza, e vedere le foto odierne degli “stessi” cani….
Anche se il cane viene usato solo per compagnia non vuol dire nulla. Se allevo solo cani adatti alla compagnia per esempio (e seguo rigidamente uno standard, e ci aggiungo consanguineità) rovino la razza, perché vado a distruggere un patrimonio genetico antichissimo.
Bisogna allevare sulla funzione qualunque siano le mansioni che dovrà svolgere il cane, per avere cani sani, belli e quindi funzionali.