Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Parliamo di…. › Padrone Expo o Tradizionale?
Inizio questa discussione, dove in tante altre è emerso questo aspetto, perché spesso sul forum si iscrivono proprietari di cane corso che chiedono aiuto per i più svariati problemi o dubbi sui loro cani. A prescindere dalla tipologia del cane (expo o tradizionale) vorrei porre l’accento sui proprietari e sul contesto ambientale che il cane si troverà a vivere. La prima domanda è: cosa vogliamo dal nostro cane? Seconda: Che tipo di cane ci siamo portati a casa? La maggior parte dei proprietari hanno il cane in appartamento, gli piace coccolarli sdraiati sul divano, attenti a cosa mangiano con tabelle di riferimento peso/altezza, spesso portati dal veterinario, e non per ultima una sottile paura di trovarsi al fianco il mitico corso che se parte non perdona sono danni; ecco che si mettono in atto tutti gli accorgimenti fin da cucciolo per contenere il suo carattere. Poi capita che verso un anno di età per un’occasione casuale avremmo voluto vedere il nostro corso almeno accennare una reazione che non c’è, e si inizia la ricerca del “problema del cane”…Osservazione su questa prima parte, il padrone tira su un cane da expo, abituato a farsi accarezzare da chiunque, ad accettare gli ospiti perché vogliamo stare tranquilli, ad accettare il postino o il corriere quando suona alla porta, lo teniamo bello sdraiato sul divano e se cerchi di tirarlo giù ti ringhia pure, gli diamo il plus dell’alimentazione e ci preoccupa se un giorno non mangia; gli facciamo fare 2 ore di passeggiata nell’arco della giornata e anche al guinzaglio, e potrei continuare per tanto ancora….Poi qualcosa non và e cerchiamo il problema nel cane.
Chi prende un corso conosce almeno le sue origini; cane da guardia, da masseria, percorre svariati km al giorno, e se non lo fa è libero in un contesto rurale di muoversi e di sviluppare al meglio le sue doti caratteriali. Un giorno puo mangiare a sbafo e un’altro può restare digiuno (che male non fa), raramente viene lavato, le carezze sono rare se non per qualcosa di positivo che esegue, dorme all’aperto in una cuccia rustica tanto in estate che inverno, ha stimoli verso animali selvatici..
È una mia personale opinione, il cane corso è un cane rustico, deve vivere nel giusto contesto per apprezzare le sue doti.
Ciò non esclude che tutti sono liberi di acquistare un corso e portarlo in appartamento, ma non è un cane per tutti. A prescindere dall’allevamento o dalla tipologia expo o tradizionale, riconoscete in voi gli errori di allevare un cane e non nel cane dei problemi che a volte ci possono stare ma sono in piccola percentuale.
Ciao, secondo me ogni volta che si vuole categorizzare un qualcosa si sbaglia in partenza. Mi spiego meglio. Il mio Aslan, di quasi dieci mesi, non arriva da un allevamento da expo. E’ un gran guardiano, non si lascia assolutamente toccare dagli estranei avvertendoli subito con un ringhio deciso e senza mai indietreggiare. A casa nostra entrano solo le persone che ha conosciuto nei primi quattro mesi della sua vita, altrimenti devo chiuderlo assolutamente. Scorazza in campagna ogni giorno con me, cercando di prendere qualsiasi animale selvatico che incontriamo. A casa abbiamo un bel giardino che lui sorveglia costantemente. Mangia Barf con gusto e se anche un giorno non mangia non mi preoccupo più di tanto, di fame non muore. E poi….è il mio patatone, super coccolato, che dorme con me sul divano e sul letto. Mi ha ringhiato una volta, a tre mesi, gli ho spiegato subito chi comanda e da allora non ha più fatto il minimo accenno di girarsi, è sempre ubbidiente e basta uno sguardo che fargli capire quale sia il suo posto. Lo strapazzo di coccole sempre.
Alla fine di questo spiegone io sono un padrone ibrido, va bene lo stesso 🙂 ? Il tutto senza cattiveria, giusto perché da mio punto di vista è difficile dividersi in un tipo oppure in un altro in maniera netta
L’argomento è interessante, lo stesso titolo letto sulla colonnina a destra della pagina mi ha fatto sorridere!
Aggiungo che probabilmente è stato già trattato parzialmente e disordinatamente in altre discussioni nelle quali non ho mancato di esprimere il mio punto di vista.
Sebbene concordo pienamente con Eleonora sul concetto di categorie che io stesso rifiuto, talvolta generalizzare è utile per comprendere, pur avendo coscienza del fatto che poi ogni storia è diversa da un’altra e in qualche modo unica.
Ho sempre sostenuto qui che il contesto è fondamentale e sono un convinto sostenitore della tesi #nocanecorsoinappartamentoecittà. In questo Maurizio mi trova completamente dalla sua parte. Eppure la percentuale più alta di possessori fa parte di quella “categoria”, su questo c’è poco da fare, la popolazione mondale vive nelle città, le campagne e masserie rappresentano la parte minima.
E come ho ripetuto fino allo strenuo la gran parte della gente compra quel cane perché gli piace e le riflessioni sulle funzioni e il contesto di quella particolare razza vanno a farsi benedire. Tanto tempo fa ho scritto anche io che la prima domanda da farsi quando si prende un cane sarebbe “a cosa mi serve?”.
E una onesta risposta dovrebbe essere in maggioranza schiacciante “per compagnia”. E da qui in poi vanno da se le valutazioni su quale razza faccia più al caso.
Ma le cose non vanno così.
Per completezza di risposta, ho scelto il Corso perché cercavo un’ottimò guardiano ed al contempo che fosse molto attaccato alla famiglia, e quindi credo do aver trovato il giusto compagno
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Il punto e questo..essere contenti del cane che si prende e sapere cosa si cerca dal cane!
Non si possono prendere cani marcatamente votati alle sfilate di moda e poi pretendere che faccia la guardia e che non si faccia toccare dal primo che capita,poi ci possono pure essere soggetti validi ma son pochi e da quello che vedo in giro è meglio stendere un velo pietoso.
Le differenze a mio avviso ci sono proprio perché cambiano le esigenze degli allevatori stessi che portano avanti la propria selezione,il discorso se esiste ancora il cane da Masseria o cittadino è un falso problema in quanto il punto è che tipo di cane si vuole?
Io parlando di cane corso rifiuto il termine”da compagnia” perché ci sarebbero razze meno impegnative e non sarebbe proprio congruo verso le sue funzioni storiche.
Io volevo un cane da guardia e l’ho trovato proprio perché mi sono rivolto ad un’allevatore che storicamente aveva cani da lavoro con spiccate doti caratteriali…se mi fossi rivolto ad un’altro allevatore sempre del mio contesto cittadino,che fa expo,mi sarei portato a casa un cane si da compagnia ma che avrebbe fatto solo ciò!
E diciamocela tutta,perché molti allevatori selezionano linee da expo e linee tradizionali nel retrobottega? Meditiamo gente…
Io ho tirato fuori Lamar da una gabbia dove altrimenti sarebbe rimasto a vita, poi ho scoperto il cane strada facendo e mi sono reso conto di cosa volesse veramente dire avere un tradizionale, seppur Enci e menate varie, occupando i primi dieci mesi della sua vita con una faticosissima attività educativa, oggi ci possiamo permettere di coccolarlo e dargli affetto ( che serve a lui, non a noi) nel modo corretto e abbiamo un cane sano e felice, proprio stamattina si è fatto controllare una escoriazione dalla veterinaria che sei mesi fa non lo poteva avvicinare, il tutto perché io gli ho trasmesso che poteva fidarsi di lei…questo non fa di me un padrone bravo o meritevole ma un padrone felice di un cane altrettanto felice e riconoscente, dovrebbe essere l’ambizione di ognuno, la strada è ancora lunga perché ha un anno e mezzo ma sappiamo dove arriveremo insieme.
Il prossimo anno andremo in una casa con un bel giardino ma non cambierà nulla, l’attività di 4 ore al giorno fuori col cane (con un cane come Lamar) va fatta ugualmente perché nel tuo bel giardino fará anche la guardia ma per quanto grande sia, quando è da solo mette il naso in terra e in dieci minuti ha già esplorato tutto, a meno che non si abbiano dai cinque ettari in su e allora veramente il cane è impegnato in un lavoro di ricognizione quotidiana
ma parliamo di un numero molto esiguo di persone e comunque di un Cane Corso non di cani indipendenti come un maremmano o un Caucaso ma invece di un molosso che ha bisogno costante del contatto e dell’attività insieme al padrone.
A mio avviso il tema proposto da Maurizio trova perfetta attualità nelle numerose situazioni nelle quali un padrone vorrebbe un cane che non esiste, un guardiano feroce ma patatone in famiglia e senza bisogno di impegno nel gestirlo, trova un allevatore che verbalmente gli garantisce ciò è la frittata è fatta…oppure chi vorrebbe un tipo di cane pensando di poterlo gestire e scopre solo tardi che non è in grado, scrive qui chiedendo aiuto e via dicendo…
Io ho sempre fatto questa analisi, quando si parla di Corso Tradizionale e Corso da Expo.
Il corso di oggi che viene definito tradizionale significa che è in linea con quello che era in passato nella tradizione appunto.
Quando il corso e il mastino erano lo stesso cane.
Allora avevamo.morfologicamente un cane molosso di generose dimensioni, in varietà di manto e con caratteristiche psicofisiche definite e raccontate.
Quando siamo arrivati al corso da expo il corso già esisteva, il corso esisteva prima del dogue de bordeax o il Boxer o il bull mastiff o qualsiasi altra razza abbiano utilizzato per reinsanguare.
Ma dal corso sono partiti quindi anche nell expo c’è geneticamente il corso.
LAMAR È UN IPOTETICO EXPO COME VIENE DEFINITO.
Ma poi troviamo una chiusura ortognata linee definite e un gran carattere.
Quindi questo lo.porta ad essere chiamato tradizionale.
Indi per cui tradizionale diventa un Titolo.
E selezione del tradizionale un sentiero che si segue per ottenere quel tipo di cane e caratteristiche.
Ma è anche certo che come alcuni cani corso in origine siano stati peggiorati nel reinsanguare con Bull mastiff per esempio, ci sono anche alcuni che sono stati migliorati, perché anche.nel tradizionale non tutti sono uguali.
Ci sono B mastiff incredibilmente funzionali, come.ci sono dogo canario incredibilmente funzionali anch’essi reinsanguati con il corso.
Poi la genetica è un.bambino che gioca con i puffi di per se, usato a propria volta da.un adukto che prova a dirgli come.si deve stare al.mondo.
Qualche adulto fa un buon lavoro qualche altro no.
Ma ci possono essere corsi selezionati per expo che mantengono le caratteristiche del corso in origine.
Che poi gli allevamenti vogliono linee mebo spinte perche si vendono meglio alle famiglie è mercato e poco ci si può fare.
Ma su un punto vorrei parlare un aspetto importante del lato caratteriale del cane corso.
Ma vi siete mai chiesti perché il cane corso che viveva nelle masserie era implacabile ma allo stesso tempo estremamente equilibrato?
Per la puglia giravano questi molossi enormi per le campagne campagne e paesi in cui transitavano contadini e a volte bambini.
Chi ha più di 40 50 anni ed era di quelle zone se lo ricorderà.
Eppure attaccavano chi che sia?
No.
BORIS ha scritto una cosa interessantissima e giusta su come ha.la fortuna di vivere il suo corso, Eleonora sebbene viva in altro contesto scrive cose altrettanto interessanti.
Eppure nonostante le vite dei.loro corso siano ben differenti ci sono dei punti in comune.
Stessi punti che avevano i cani nelle masserie.
Quello che forma il caratterre l equilibrio di un cane è la sua tranquillità nel primo anno di crescita.
L istinto è nel Dna e questo istinto è immutabile ma l equilibrio e carattere reattivo è molto influenzabile dalla.sua vita.
Poi reagirà per istinto ma ciò che vedete non è necessariamente il vero carattere del cane che vi accompagnia.
Il cucciolo ha bisogno di vivere i suoi 6 mesi da cucciolo non deve difendere proteggere avanzare per attaccare non nasce per quello e.in.natura.non gli verrebbe permesso dagli adulti del branco.
Un cucciolo che cresce sereno con la.consapevolezza che il suo territorio è sicuro diviene giorno giorno più sicuro.
Il suo livello di impressionabilità si abbassa e i tempi di reazione sono dunque meno istintivi più ponderati.
Se un cucciolo sente un pericolo ipotetico nell aria e abbaia o ringhia gli adulti del branco lo bloccano, lo correggono.
Normalmente un colpo di muso sul collo.
Sono.loro che comunicano un pericolo eventuale non il cucciolo.
Il cucciolo allora si tranquillizza perché sa che è al sicuro e c’è chi per lui sta controllando.
Nel mio Branco c’è coffe che abbaia per ogni cosa, in natura verrebbe soppresso perché un membro adulto del genere sarebbe destabilizzante.
Ogni abbaio significa pericolo e per un cucciolo vivere in un territorio pericoloso lo destabilizza portandolo a reagire troppo celermente.
Che.poi la.reazione sia combattività o paura poco conta.sarà atteggiamento che porterà avanti in età adulta e di conseguenza insicurezza.
Un cane guardiano adulto e deciso abbaia pochissimo piuttosto ti aspetta al varco.
Magari ti avverte con un ringhio o un singolo abbaio.
Nelle masserie la vita era relativamente tranquilla molto abitudinaria anche con ospiti che arrivavano per i prodotti locali.
I cani non vi entravano necessariamente in contatto ma li vedevano alcuni siedevano accanto al padrone massaro e poteva anche succedere che il massaro invitasse l ospite in casa e il cane lo annusasse.
Il cane non vedeva l individuo cone un potenziale pericolo aveva il.padrone cone riferimento.
Padrone tranquillo subalterno tranquillo.
Padrone presente subalterno tranquillo.
Sicuri che se.il.padrone alzava la voce o aveva da.discutere il Subalterno partiva.
Ma questo equilibrio era proprio perché nell anno di vita il cane con altri del branco sentiva il territorio sicuro.
Se quando vi arrivano gli ospiti chiudete il cane fuori il cane puo percepire l ospite come un pericolo.
Se avete un cucciolo e arrivano ospiti non.preoccupatevi che loro.lo tocchino chiedete solo che se avviene sia stato il cucciolo ad avvicinarsi non loro che gli sono andati incontro o che lo chiamino.
Il cucciolo sta analizzando se è lui a gestire i giochi imparerà a conoscere l uomo e rassicurarsi.
Un domani se deve partirgli lo farà con maggiore decisione sicurezza e probabilmente a ragion veduta.
Per gesti strani o simile.
Se gli si avvicineranno senza il suo permesso gli ringhierà piuttosto che partirgli subito al volto.
Se il vostro cucciolo in casa ringhia al nulla il primo lasciatelo fare ma poi dovete dirgli di smettere perché deve capire che ci siete voi al momento che il territorio è vostro ed è al sicuro.
Un cane che cresce con questa serenità e questa guida cosa credete che farà quando nel territorio voi non ci siete?
Andrà nel suo istinto che è immutabile ma con una tempra psicologica altissima.
Sopratutto il cane sopra sarà molto gestibile e collaborativo incredibilmente equilibrato, forse proprio quel cane che molti desiderano che si accenda nei momenti di bisogno.
Ovvio che giocherà la genetica del cane ma in questo modo si ottiene molto anche dai meno talentuosi.
Come lasciare troppo a se stessi cani talentuosi per.il semplice fatto che hanno tale talento e sembra facciano tutto da se li rende troppo nevrili e iperattivi.
Probabilmente non l ho scritto il modo per correggere il cane che abbaia al nullo è presa di muso o sul labbro per due secondi scostandogli la testa e. comando vocale con voce bassa.
Poi una bella carezza occhio orecchio o una pacca sul lato torace dipende come è abituato.
Insomma la morale del papiro è che nel primo anno meno il cane si sente minacciato da pericoli nel suo territorio vedendo voi cone.punto di riferimento e protezione e meglio ed equilibratamente svolgerà la sua funzione di guardia protettore.
Poi per rispondere direttamente a Boris con il suo titolo di Topic che padrone siamo che padrone dovremmo essere?
Beh se è vero che c’è un corso tradizionale o expo credo che l unico padrone esistente e accettabile è quello che prova a essere il Padrone migliore che può.
Questo può passare anche attraverso sbagli.
Io sono un pessimo padrone.
Il mio egoismo e la mia inesperienza convinto del cobtrario mi ha portato a inserire un Corso quando in casa avevo una Staffy.
Già di per se questa era una situazione a rischio la mia inesperienza mi ha portato a non evitare il loro scontro dovendomene separare.
Oggi probabilmente non sarebbe successo ma sibdeve passare anche dagli errori.
Se non avessi fatto quegli errori non mi sarei così tanto applicato ad informarmi.
Io credo che cone avrò la possibilità di riaverle insieme per un paio di settimane riusciro a rimediare.
Perlomeno in mia presenza.
Io credo che un futuro padrone prima debba informarsi tanto. Capire che cane vuole e poi capire e studiare quali sono i comportamenti da tenere per rispettare e guudare la psicologia del proprio compagno.
Che dopo un paio di giorni che vi conosce si affida completamente a voi.