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Taggato: caratteristiche del cane corso
” Ed è proprio corretto sostenere, come fa Valerio, che il Corso per intermediazione degli antichi Romani è diretto discendente dello storico Molosso? ”
Questo e’ quello che viene riportato su vari libri ed articoli,forum vari e.c.c.
io personalmente credo che oltre al corso ed i vari molossoidi sparsi per il mondo ( quindi anche del mastino napoletano ,seppur dello stesso cane trattasi) hanno si una comune denominatore, ma che purtroppo o per fortuna per qualcuno,ha conosciuto un meticciamento che ha portato a determinare nuove razze con una rigogliosa variabilita’ genetica in antipodi alla consanguineita’ e relative malattie annesse.
Francamente grazie ai romani con il molosso romano che ci hanno regalato il cane corso/mastino napoletano ma non dimentichiamoci che prima del molosso romano c’era i grossi molossi assiro-babilonesi ( da cui discende ), diffuso poi dai Romani in tutta Europa.Cani poi esportati ad esempio in Spagna e che hanno a loro volta dato origini ad altri ceppi di cani.
Cani che poi al sud, durante la dominazione spagnola a comportato incroci tra i cani spagnoli ed i nostri autottoni presenti in tutto il sud ( forse per questo il corso e’ un cane del “Sud” ).
Quindi alla fine della fiera ,perche’ in cinofilia parlare in senso stretto di “purezza” puo’ sembrare azzardato!Proprio perche’ in virtu’ degli incroci passati c’e’ stata questa variabilita’ genetica che ci ha regalato tutte le razze che noi conosciamo, amate e meno amate.
Altra cosa e’ lo scempio che si e’ perpetrato nel passato e che si continua a perpetrare nei confronti del cane corso, dallo standard non proprio azzeccato e dagli allevatori che pensano solo alle esposizioni ed ai vari titoli conquistati snaturando il cane e corz sia morfologicamente che caratterialmente.
Gia il nome cane corso “italiano” la dice lunga, io di cane corso da piccolo ne ho sempre conosciuto uno solo ( scontato dire italiano, non esiste in nessuna parte del mondo) ed e’ quel molosso che veniva allevato per funzione con determinate caratteristiche e che adesso vedo stravolto.
Cio’ lo dico anche del mio cuccioletto, e qui bisogna essere onesti ed ammettere che corsi di una volta non ne vedo piu’!
Per me il Cane Corso deve essere:
1 Sano: ortognato, libero da tare genetiche, malattie ereditarie, difetti fisici o altre patologie..
2 Equilibrato: intelligente, un cane sicuro di se, che abbaia solo se necessario, senza paura, che interviene solo a comando o con effettivo pericolo, che sia gestibile in mezzo le persone e gli altri cani.
3 Funzionale: deve avere senso di protezione verso il padrone, la famiglia, la casa, fa la guardia, non deve avere paura del selvatico (che deve scacciare) e rispettare gli animali domestici (che deve proteggere).
4 Bello: armonioso nelle forme, nelle proporzioni, nella camminata, negli appiombi nel mantello, il più possibile simile alla sua razza perchè anche l’occhio vuole la sua parte..definire un Corso un cane che sembra un Labrador…è avvilente.
che altro..? se mi viene in mente lo aggiungo. 😉
IL Cane corso tradizionale(insisto su questa definizione per distinguerlo dal Boxerone Sacc) prima di tutto, deve essere allevato esclusivamente sulla funzione,e deve assolutamente disporre,di una variabilita genetica al massimo livello disponibile,variabilita genetica ,vuole dire che si devono adoperare tutti i soggetti idonei disponibili , sul territorio,senza fissarsi solo su determinati esemplari ritenuti buoni ,(molti allevatori si sono infognati insistendo ad allevare derminate caratteristiche ,come pelo o colore) è la funzione che determina il tipo morfologico ,alla lunga un cane che funziona bene è anche bello (vedi i lupi in natura) e chi si allontana da questi criteri di allevamento, prima o poi ne paga lo scotto, è inevitabile. Saluti dal vostro Valerio
Ma al cane corso si può dare uno standard univoco? Perché qui sul forum anche sulle misure ci sono pareri discordanti!
in un post,non ricordo quale ,si asseriva che l’altezza al garrese per un discorso di funzione al massimo doveva essere di 68 cm per un maschio? Altezza tra l’altro riportata nello standard di razza Enci e che tutti noi rifiutiamo almeno in parte a parole!
Proprio per questo volevo un tuo parere perché vedo che tieni sveglio il forum con i tuoi post aprendo sempre dei nuovi e molto interessanti.
So che hai avuto pastori tedeschi in precedenza,non credo che accade ciò rende a volte diverso il cane corso l’uno dall’altro!
Nella ricostruzione storica che hai fatto,io aggiungerei che oggi ci dovrebbe essere il punto è a capo,e come dice Valerio partire con un comune denominatore che tutti devono avere come via maestra.
Ciao tutti vi ringrazio per la fiducia nella mia esperienza,anche se è una bella responsabilità, se avete ben notato sono sempre molto restio a tracciare delle mappe di linee di sangue, e il motivo è semplice, parlare delle linee di sangue si va inequivocabilmente a parlare di allevatori, con tutta la publicità positiva e negativa che ne comporta, e poi le regole del Forum me lo impediscono,e devo dire che anche se non ci fossero le regole sopra citate sarei restio a parlarne in publiico lo stesso ,posso solo dire che attualmente esistono solo pochi allevatori in Italia (3 0 al massimo 4)che hanno le caratteristiche di cultura genetica e passione tali da essere come li chiede Giuseppe, gli altri anche se si dedicano al cane corso tradizionale , o sono degli ignorantoni che allevano alla carlona, oppure sono convinti di non avere piu niente da imparare (che secondo me è l’errore piu grosso) ora… quello di creare dentro il Forum uno zoccolo duro di appasionati, che oltre che a partecipare alle discussioni, si dedichi allo studio della razza è uno dei miei piu grandi sogni, spero che buttando questo seme possa piano piano nascere un bel albero di conoscitori del cane corso, proviamo…. ciao a sentirci Vale PS chi ha della voglia e idee si faccia avanti ,
Mi fa piacere nel vedere che ciò che unisce noi estimatori del cane corso sia la volontà ,seppur attraveso opinioni personali ed a volte discordanti, a tutelare la selezione è la salute del cane corso.
Di sicuro ci sono tanti fattori in cui noi ci riconosciamo ad esempio il prognatismo,la struttura ossea,il carattere e quant’altro.
Sarebbe bello oltre a scambiarci idee qui anche vederci con dei raduni e vedere i lati positivi e negativi dei nostri amati cani
sono un pò scettico, cosa si vorrebbe fare? riscrivere lo standard in contrapposiziondia quello dell’enci che non ci piace?
Il bello del corso forse sta proprio nel fatto che pur essendo un cane ben preciso ha una morfologia variegata, come e sempre stato.
Poi e ovvio che certi incroci vadano aborriti. Ma questo lo possiamo ottenere diffondendo il verbo.
Concordo pienamente col punto 2 …equilibrato… anche se sul fronte carattere il corso si presta ad essere plasmato secondo il volere del padrone, sempre aggressivo e mordace o giocherellone ma comunque guardiano. Del resto non ho mai visto un corso che non sa fare la guardia, escudendo i similboxer che pur campioni per me non sono corsi.
Più che contrapporsi bisogna creare una nuova corrente di pensiero ma che nuova non è in quanto il prognatismo in modo così diffuso nel corso è stato introdotto negli ultimi 30 anni! Quindi attraverso la divulgazione di alcuni principi morfologici e non solo da avere come linee guida nell’allevare il corso,credo si possa invertire la tendenza attuale alla disperata ricerca di alcune scellerate scelte sbagliate e perché no “costringere” l’Enci ,seppur difficile a mettere in atto ,a modificare lo standard di razza.
ps:nel sito di un noto allevatore di mastino napoletano leggevo che vari allevatori si sarebbero riuniti per mettere in atto iniziative per invertire la tendenza nell’allevare mastini ipertipici e linfatici a beneficio della salute (in quanto poco longevi) e della salvaguardia della razza!
Si ho letto anch’io di questi allevatori e vedendo i cani che presentano beh Tornano a somigliare ai nostri beneamati, soprattutto a quelli che piacciono a noi king.
Bravo simone il filo conduttore e proprio questo,cani salubri e funzionali anche con strutture importanti e non cani esili come si vedono negli allevamenti cosiddetti da “esposizione”.In teoria l’auspicio seppur arduo è che gli allevatori seguano tendenze comuni e non solo dettate dallo standard di razza, che si potrebbe modificare.
Definire uno standar , per il cane corso tradizionale è difficile, è difficcile appunto per la stessa variabilità genetica necessaria per allevarlo sulla funzione, da noi nel sud (attenzione io pero abito in ROMAGNA ) capita spesso che nelle cucciolate nascano soggetti pesanti (non linfatici solo di taglia più grossa)e soggetti più leggeri, capita perche adoperando tutti i soggetti disponibili nel territorio . le linne di sangue si rafforzano e si mescolano ,creando cani funzionali, e devo dire ultimamente anche bellocci da vedere,ma essendo alcuni grossi a altri un po piu piccoli capite bene che uno Standar non è possibile quantificarlo, il cane corso tradizionale deve essere allevato sulla funzione, senza uno standar che lo oblighi dentro misure che alla lunga lo farebbero diventare come il Boxerone Sacc, il cane corso tradizionale crescerà spontaneamente di dimensioni da solo ma sempre rimanendo un cane funzionale PS i Romani penso che non misuravano al garrese i loro cani,ma gardavano come erano utili
Quindi si dovrebbe pensare ad uno standard che prenda in esame le capacità del cane.
Un po’ come avviene nelle competizioni dei cani da caccia.
In tal senso si dovrebbero ipotizzare prove di guardia / difesa della casa e delle persone, gestione animali da allevamento come maiali e mucche, e ?
sarebbe ganzissimo…. ma anche un po’ difficoltoso per chi abita in città addestrare i propri cani a rincorrere il maiale e atterrarlo con la presa all’orecchio.
Beh va bene standardizzare o meglio allevare per la funzione, ma ciò non può prescindere comunque da una certa omogeneità morfologica,altrimenti avremmo cani con medesime funzioni ma con morfologia potenzialmente una diversa dall’altra.Ma poi è da considerare che le varie funzioni svolte nei tempi passati erano diverse tra loro con denominazione diverse del corso stesso,ad esempio cane capraio,cane da pagliaio,cane da porcaio! La diversa funzione comportava di rimbalzo una differenza morfologica che al mondo d’oggi, con i famosi vari standard delle varie razze canine non ha più ragione di esistere.Quindi dobbiamo decidere cosa vogliamo fare da grande con il corso,standardizzare la morfologia e non solo? Oppure rivolgere l’attenzione solo al fattore funzione? Il rischio a mio modesto parere della selezione solo per la funzione è quella di avere un corso troppo diverso uno dall’altro ( funzioni diverse tra loro) ad esempio un corso da caccia,funzione svolta in antichità,sarà di taglia più contenuta per garantire velocità rispetto ad un corso da pagliaio o meglio da capraio per la sua prestanza fisica e di carattere per difendere i capi di bestiame da lupi o gestire mucche nei pascoli e nelle stalle e quant’altro!