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Premesso che:
“È nella natura del processo evolutivo il dar vita a forme sempre nuove e più elevate che non erano in alcun modo prestabilite, e neanche solo contenute, negli stadi precedenti da cui esse hanno avuto origine” (K. Lorenz: l’uomo incontrò il cane),
il modo consueto di selezionare i cani è quello di scegliere come riproduttori quei cani che maggiormente si avvicinano al proprio ideale. Ho scoperto poco fa che un metodo un po’ alternativo, non nuovo certamente, è più frequente di quanto io pensassi: ecco di cosa si tratta.
Alcuni allevatori (non quelli di moda, è chiaro: non troverete campioni europei fra i loro cani!) una volta rilevato in un loro soggetto la presenza anche di un solo carattere secondo loro degno di salvaguardia, al riguardo effettuano due accertamenti: a) deve trattarsi di un carattere genetico, non episodico; b) la genetica dev’essere assolutamente italiana per quanto indietro si risalga nella ricostruzione genealogica, perché sarebbe impossibile escludere effetti collaterali se si ampliasse senza limiti il campo di ricerca.
Supponiamo che si tratti, per esempio, del muso lungo: chiaramente la salvaguardia di questo aspetto opera in senso opposto alla ricerca del prognatismo (benché, a rigore, una cosa non escluda l’altra). Oppure qualità e colore del pelo, o ancora l’attaccatura della coda, supposto che questi aspetti siano deficitari in una linea di sangue peraltro dotata di altre caratteristiche apprezzabili.
Qualora si riesca a riprodurre gli aspetti portati ad esempio su un cane dotato di altre caratteristiche, ed a fissarli stabilmente, il genotipo ottenuto sarà affatto nuovo, contemperando elementi presi da tipi diversi e fra loro “sommati”. Evidentemente fin qui non vi ho detto nulla di nuovo: ma non vi sto prendendo in giro, voglio invece arrivare a precisare due aspetti.
A voi ciò pare strano? Leggete ancora Konrad Lorenz (il discorso è riferito ad altra razza, ma può ben essere inteso in linea generale):
“Persino da noi, qui nell’Europa centrale, ci sono degli scotch-terrier che non hanno paura nemmeno di un San Bernardo e che si scagliano contro le gambe dell’uomo più robusto se questi soltanto si permette una parola minacciosa contro il loro padrone. Ma scotch-terrier come questi sono rari e certo è inutile cercarli fra i vincitori delle mostre canine”
Bene, a questo punto risulta evidente che non dovrete acquistare il cane Corso, perché guardia e difesa, come abbiamo a lungo discusso, sono attività pericolose e da evitare in quanto espongono il proprietario a gravi responsabilità. (Cani killer!)
Liti con gli altri cani no, per piacere: vogliamo andare nei parchi pubblici e nei bar coi nostri Corsi, tutti insieme in libertà!
La caccia con il cane è vietata.
Insomma il cane Corso non serve a nulla. E non si può nemmeno dire che sia bello: se lo fosse, dovremmo ritenere che fa schifo perché è da esposizione; se prendete un bastardaccio qualsiasi, senza pédigree e senza altre garanzie genetiche se non le suddette assicurazioni sul “carattere”, non avrete né il carattere né l’apparenza.
Converrà che cambiamo razza: cosa dite del Golden Retriever?
Premesso che, pur non essendo un adone e neanche avere un caratteraccio terribile, ho anche io diverse richieste di monta, mi sono un po perso il filo del discorso.
perché estremizzare ogni concetto?
ogni cane ha un proprio carattere e Nche allinterno di una stessa cocucciolata ci saranno soggetti parecchio diversi tra loro fisicamente e caratterialmente, quindi secondo te bisognerebbe creare dei cloni Escusivamente dai soggetti portatori di determinzte caratteristiche ?
non e cosi che lavora la natura e andare contro natura non porta mai risultati validi.
no giuseppe, io razza non la cambio più! te lo dice la padrona di un patatone….lo so che rabbrividisci a questa parola, ma da ignorante (non ho nessuna cultura canina nè per esperienza nè x conoscenza) penso che tutto ciò che enunci sia interessante da leggere ma forse come dice mio marito (che ne capisce meno di me) il cane cresce anche un pò in base a come viene allevato, legato ad una catena e malmenato forse anche zack sarebbe più diffidente verso gli estranei, se fin da cucciolo lo si propone per i combattimenti dopo un pò non sarà un vincitore ( se la linea di sangue non è quella giusta) ma imparerà a combattere…..ci sono sicuramente cani che hanno un’ indole più aggressiva (chiamala ancora linea di sangue) come argo e noor, ma tu sai se i suoi fratelli o sorelle hanno lo stesso temperamento?
io non porto zack al bar ma credo che potrei farlo, è un cane tranquillo e per me è un piacere portarlo a spasso in mezzo alla gente, tutti inizialmente lo temono poi però sono affascinati dal fatto che un bestione così sia accarezzabile….e non penso che questo lo faccia sembrare un “fesso” io sono convinta che se fossi in pericolo lui mi difenderebbe tirando fuori tutta la sua innata potenza, forse non serebbe così coraggioso da arrivare a uccidere ma basterebbe a far demordere chi aggredisce , io credo che loro stabilendo un rapporto così esclusivo con il padrone siano anche un pò (passami il termine) “sensitivi”, cioè che siano in allarme se sentono che tu sei in allarme, quindi anche se all’apparenza patatoni poi invece in caso di reale pericolo tirino fuori tutte quelle caratteristiche ataviche che la razza ha nel dna, può essere?
Eh, Simone! Io parlavo di monte per le quali sei pagato, non di quelle che paghi tu!
Infatti prima della scissione delle due razze all’interno della stessa cucciolata c’erano cuccioli leggeri e pesanti.Poi arrivo’ Scanziani x il mastino napoletano ( a dir il vero nel primo standard redatto da lui parlava di mastino napoletano e cane corso come lo stesso cane) e i vari personaggi del Nord ( che di cane corso avevano sentito parlare 5 minuti prima!!!!) che negl’anni 80 hanno scoperto l’acqua fresca,e cioe’ il cane corso….
[quote=41137]Eh, Simone! Io parlavo di monte per le quali sei pagato, non di quelle che paghi tu!
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hahahhahahaha Sei un grande!!