Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Storia e Standard del cane corso › cuccioli e standard
Cari amici, vorrei provocare un poco il buon Valerio, il quale in un recente suo intervento afferma che deve esserci una leggera divergenza, nel cane Corso, fra gli assi del cranio e del muso. Lo standard recita esattamente il contrario, come si può vedere anche nella sezione proemiale di questo forum, corredata anche di disegno esplicativo che qui non viene reso:
“4. TESTA
Brachicefala. La sua lunghezza totale raggiunge i 3,6/10 dell’altezza al garrese .La larghezza bizigomatica, pari alla lunghezza del cranio,è superiore alla metà della lunghezza totale della testa, raggiungendo i 6,6/10 di tale lunghezza. Gli assi longitudinali del cranio e del muso sono tra loro leggermente convergenti.
Il perimetro della testa, misurato agli zigomi, è anche nelle femmine più del doppio della lunghezza della testa. La testa è moderatamente scolpita con arcate zigomatiche protese all’esterno.
Pelle consistente ma piuttosto aderente ai tessuti sottostanti, liscia ed abbastanza tesa.
– See more at: https://www.italian-cane-corso.com/standard-del-cane-corso/#sthash.h34Z9vbu.dpuf “
La stessa informazione si può leggere nei libri di Valeria Rossi, di Chiecchi, di Carosio, ecc. E’ chiaro che la “leggera convergenza” risveglia subito l’incubo del meticciamento col boxer; tuttavia anche il Mastino Napoletano presenta analoga convergenza e muso corto; mentre la “leggera divergenza” è riscontrabile, per esempio, nel pit-bull.
Ma l’amico Valerio fece quell’osservazione a proposito del giudizio “lupoide” attribuito ad un cane del forum. Ebbene, “lupoide” si definisce un cane col muso lungo (lo standard precisa che il muso deve corrispondere al 34% della lunghezza del cranio) ed anche con assi paralleli o lievemente divergenti, forse inseribile in un gradino più elevato della scala neotenica.
Naturalmente uno può lecitamente affermare che dello standard non gli importa nulla; ma in tal caso farebbe bene a parlare genericamente del proprio cane, non del proprio cane Corso.
Comunque, scopo di questa mia provocazione è ricordare a Valerio una sua mezza promessa: aprire nel forum una sezione dedicata alla storia del cane Corso. Che però io vorrrei fosse dedicata all’analisi delle principali correnti di sangue che hanno definito lo sviluppo della razza negli ultimi 10 – 20 anni. Qualcuno è in grado di offrire un contributo?
Questo perché vorrei capire come tale storia abbia anche fissato le doti caratteriali dei cani che oggi ci troviamo per le mani.
Io, personalmente, sono interessato a capire quali caratteristiche del cucciolo derivano dall’appartenenza ad una certa razza, quali esclusivamente all’ambiente ed all’educazione. Il mio piccolo Argo mi sembra diversissimo da come leggo descrivere gli altri: a 80 giorni è già territoriale (si impadronisce di una fontana e non fa avvicinare più nessun cane, nel proprio giardino ringhia contro qualunque essere si avvicini, per strada non teme nessun cane ed anzi è spesso propenso a litigare, nel qual caso non si limita ad abbaiare ma subito ringhia e morde, quando è con la famiglia in un sentiero solitario ringhia a qualunque persona che transiti nei pressi). Io non l’ho mai sgridato, per nessuna ragione e tanto meno l’allevatore che me lo ha ceduto. Quando incontro un cane lo lascio avvicinare solo dopo aver valutato che non ci sia pericolo, se fa la guardia lo incoraggio, se battaglia coi cuccioli lo lascio fare, se esagera nel combattere con me gli dimostro di essere più forte rovesciandolo a terra e mordendolo sul naso.
Però, come non avevo mai visto in un cane, dorme pesantemente per ore ed ore, bisogna costringerlo ad uscire perché lui non ne vuol sapere, pur conoscendo benissimo il proprio nome risponde al richiamo solo quando vuole lui, se decide di fare la lotta non c’è verso di farlo smettere. Insomma, mi sembra proprio un tipo strano, che si fa perdonare solo con la sua dolcezza e l’aria buffa da cucciolo.
Ma diventerà mai un cane serio? Ci sarà modo di ragionare con lui come con un Pastore Tedesco, o quasi?
Ciao Giuseppe nessuna provocazione , il cane da presa meridionale , Mastino lo chiamano quelli dell’Enci ,e a noi del cane corso tradizionale non interessa, è leggermente divergente,e su questo non ci piove , di quello che dice lo standar e l’Enci ci faciamo la birra scura o se prefeserisci anche chiara de gustibus, la Rossi è un ottima cinofila brava addestratrice di U.D ma troppo legata all’Enci e per forza di cose è anche legata allo standar classico anche se non lo condivide ,redato da una manica di scellerati che di cane corso non ne capivano una mazza, il cane corso tradizionale è caratterizzato da una assoluta fedelta e sottomissione al padrone, essendo una razza molto più antica e affidabile del Pastore Tedesco,e avendo una convivenza con l’uomo molto più antica,e da quello che risulta la mia esperienza avendo adoperato sulla pista da sangue sia i Pastori tedeschi, che i Cani corsi questi ultimi sono molto più riflessivi e ardimentosi nella ricerca e a differenza del Pastore tedesco si preocupano anche nel bosco durante la ricerca della sicurezza del loro amato umano, poi non mi risulta che ci siano dei cani corsi cuccioli dove ci sia bisogno di imporsi perche anche da cuccioli sono sempre sottomessi al loro Papà perche è tale che considerano il padrone anche in età adulta,e fin da piccoli rispondono subito al richiamo e seguono il padrone (dove non c’è il pericolo) senza giunzaglio e quasta è una prerogativa caratteriale del vero cane corso tradizionale insignita nel suo DNA ,insomma il Pastore Tedesco come attaccamento e sottomissione al padrone ci perde di brutto rispetto al Cane corso,e io avendoli avuti per molto tempo i PT(l’ultimo me lo sono portato dietro dalle unità cinofile quando mi sono congedato) posso dire che il cane corso è un altra cosa infatti i nostri avi i Romani adoperavano il Pugnax(cioè il cane corso tradizionale) che funzionava benissimo come cane tutto fare non certo i pastori ,ciao a sentirci Valerio PS ultimamente ci sono molti che allevano anche sulla spinta pulsiva del cane(cioè un po troppo mordaci) ma li non è colpa del cane corso ma di chi lo alleva e cosa alleva
PS se poi si vuole fare una discussione sulle origini del cane corso si può fare io dispongo di molti libricci interessanti di nuovo ciao
Caro Valerio, poiché nessuno è intervenuto, risulta chiaro che questo argomento non interessa, perciò possiamo lasciarlo perdere.
Comunque tu non hai risposto a tono, perché:
1- Parli della Rossi, ma di tutti gli altri non dici nulla, compresa la citazione che ho preso dal forum. Sarebbe come dire che tutti sbagliano e solo tu conosci la verità, ma anche il tuo cane ed il mio non ci sarebbero se qualcuno non avesse cercato di riportare in vita le caratteristiche originarie della razza: per fare questo era impossibile non tracciare delle linee-guida. Poi, ci sono selezionatori più o meno bravi o più o meno onesti ed anche ci sono acquirenti più o meno fortunati. In definitiva, ciascuno si tiene il cane che ha, così come il cane si tiene il padrone che gli è toccato: se sono contenti l’uno dell’altro, meglio per il cane e per il padrone.
2- Se dello standard non ci interessa nulla, come riconosciamo un tipo di cane?
Secondo me, col muso molto lungo ed assi divergenti è lupoide; oppure fra i suoi ascendenti si trova un pit-bull; ma se è brachicefalo, con orecchie pendule, massiccio, con macchia bianca sul petto, sembra un Corso. E i grossi bastardoni che trovi incatenati in mille cascinali di quale razza sono? Quanti di questi vengono infilati in una cucciolata DOC e venduti per Corsi? Preservare la razza non significa forse riconoscere le caratteristiche di un cane e selezionare quelle desiderate?
Quando tu vuoi respingere la necessità del prognatismo siamo tutti d’accordo perché quella è una malformazione, oltretutto recessiva, che qualche delinquente ha inserito nello standard; ma le altre caratteristiche (dimensioni, peso, appiombi, forma della testa!) dobbiamo di necessità usarle come riferimento, altrimenti qualunque cane diventa un Corso. Se non riconosciamo lo standard, ciascuno potrebbe asserire di possedere l’unico “vero” Corso.
3- Con tutto ciò il canis pugnax può ben essere preso a modello, ma col mio ragionamento non c’entra, perché all’epoca dei legionari romani il Pastore Tedesco non esisteva: se poi è stato selezionato ci sarà pure una ragione. La Wermach quale cane usava? E le nostre unità cinofile?
4- La pista da sangue non so proprio cosa sia: vuoi spiegarmelo?
5- Certo che qualunque cane è attaccato al proprio padrone e, specialmente da cucciolo, sottomesso a lui! Ma io vorrei appunto sapere in qual modo un cane Corso è diverso: ho letto dovunque che è un cane molto riflessivo e per nulla impulsivo, che opera delle scelte a ragion veduta, che il suo attaccamento al padrone è fortissimo. Sono proprio curioso di riscontrare se questo è vero. Il Corso dovrebbe essere anche tardivo nello sviluppo, ma il mio lo è forse per certi aspetti, mentre per altri è precoce.
Infine la storia del Corso, come ho scritto sopra, evidentemente interessa solo a me. Io mi chiedevo se, investigando sui pedigrée dei nostri cani, saremmo in grado di riconoscere certe caratteristiche caratteriali trasmesse dagli ascendenti e se, o in quale misura, queste sono tipiche del cane Corso.
Un abbraccio.
Giuseppe
La provocazione mossa da Giuseppe, a fin di bene per questa discussione, mi trova in parte d’accordo e in parte non.
Innanzitutto sarebbe interessante avere una precisa indicazione sulla storia del cane corso pre-intervernto della SACC o chi per loro. Dall’altra parte leggendo in giro e, soprattutto, vedendo molte foto dei cani ampiamenti definiti Corso, è indubbia la scelleratezza con cui la razza in via di estinzione è stata riportata alla luce.
Tra le due macro aree, ammessa l’esistenza della differenza tra “Corso da esposizione” e “Corso tradizionale”, io preferisco il cane con il muso corto, quindi non lungo e da me definito, in quel famoso post, forse sbagliando, muso a “lupoide”; naturalmente la mia preferenza è un fatto assolutamente personale.
Mi trovo d’accordo nel concetto di standard, di contro trovo invedibile alcuni elementi tipo il prognatismo; mi vedo anche contro l’ortognatismo estremo e, quindi, preferisco una chiusura a tenaglia.
Il Cane Corso l’ho sempre visto come un qualcosa di simile al mastino napolentano, ma decisamente meno spinto dalla follia degli allevatori con il quale, ad oggi, vengono allevati alcuni esemplari di questa ultima razza; parlo della giogaia presente sotto il collo, dei problemi di cecità dovuti alle pieghe della pelle e dalla “staticità” di alcuni esemplari che sembrano più dinosauri che cani.
Per quanto riguarda il carattere io sono dell’idea che la linea di sangue entra in merito per una buona parte, mentre poi tanto lo fa la bravura dei padroni nel ottenere dai propri cani ciò che voglio, ovvero la capacità di parlare lo stesso linguaggio.
Allora un po di chiarezza (anche se è un argomento lungo e prevedo che sarà dibattuto in più riprese ,cosi poi dara più gusto alla discussione e ognuno porterà le sue ragioni), il cane corso prima dell’intervento di coloro che poi hanno fatto la Sacc è sempre esistito nel Sud è di preciso nella regione Luccana (Molise Puglia basso Lazio parte della Basilicata Campania e regioni allargate vicine) il cane veniva allevato come cane da utilita(cioà la funzione)ed essendo allevato sulla funzione,e ricoprendo molte mansioni (guardiano, capraio , bovaro, cacciatore e compagno di vita) era molto apprezzato e allevato con cura e naturalmente i migliori esemplari ,cioè quelli che erano i piu bravi venivano scelti per essere i riproduttori, poco contava il colore o la pezzatura , se il cane era enorme ma coglione non lo voleva nessuno, e i cani per forza di cose dovendo dare il massimo delle loro capacità erano tutti funzionali e ortognati e il morso era a forbice, il migliore per assicurare una presa otiima, ciò non vuole dire che non nascessero cani che mordevano a tenaglia o a forbice rivesciata, ma non erano desiderati, i prognati se si poteva li si scartava in quanto la presa si indeboliva , poi sono venuti giù i cosidetti scopritori della razza e creando la Sacc (la faccio corta) per diversificare il cane corso dal gia esistente Mastino Napoletano (altro scempio di una razza) dato che sono lo stesso cane, si sono inventati la chiusura prognata,e influenzando un Morsiani gia vecchio che si intendeva poi di S, Bernardo e che di cane da presa non ne capiva niente gli hanno fatto redare lo standar odierno basandosi su Basir(neanche tanto bello come Corso) che era poi ortognato e non prognato (tanto contestato dagli amatori del cane corso tradizionale) con poi relativi meticciamenti con le varie razze prognate da parte della maggior parte degli allevatori iscritti alla Sacc ed Enci (sempre per vendere cani e guadagnare)e siamo arrivati allo stato attuale dove si alleva sulla morfologia e non sulla funzione . fine della prima parte riprendo questa sera alla prossima punata, PS aspettate che abbia finito tutta la tiritera poi incominciate voialtri ciao Vale
Solo una precisazione sulla “funzione”: quelle di capraio, bovaro, cacciatore interessano a pochissimi o a nessuno. Quella di compagno di vita si è molto evoluta e bisognerebbe precisarla bene, ma ciascuno la vede a modo suo…
Aspettiamo con ansia il seguito di Valerio.
Frena il tuo carattere forse non interessano a te ma per capire il vero carattere del cane corso bisogna conoscerne le origini,e come compagno di vita c’è una bella differenza da un vero cane corso tradizionale e un cane corso meticciato anche se bello o presunto tale credimi te lo dico per esperienza vissuta,ma abbi pazienza e questa sera finisco la seconda parte compresa la pista da sangue ciao Vale
Ciao tutti andiamo avanti, quando a Civitella di Alfano( la Rossi c’era ,e c’ero anche io e Flavio Bruno, Breber , e poi i grandi scopritori della razza la futura Sacc ) e furono presentati i vari cani corsi trovati e selezionati vi posso assicurare che di cani prognati non ce ne era neanche unoe con questo chiudo il discorso Sacc ed Enci, poi se oggi si vuole avere uno standar per riconoscere la razza mi sembra una gran cavolata perche cosi facendo ci si allontana dalla funzione e si va sulla morfologia,e si fa il gioco dell’ENCI e delle mostre di bellezza, la razza la si riconosce dai vari allevatori che la allevano con passione(compreso quello che ti ha dato Argo siamo amici……) ma allevare con passione a volte non vuole dire avere la competenza genetica per andare avanti nel tempo, se la Wermach ha adoperato il pastore tedesco si vede che a quei tempi non ha saputo trovare di meglio in Germania, ma ti posso assicurare che quando sono calati in Italia hanno cercato in tutti i modi di portarsi via i migliori cani da presa che potevano razziare (fortuna che i massari del sud li avevano nascosti sulle montagne), le nostre unita cinofile fino a poco tempo fa adoperavano il PT per il semplice fatto che se ne era fatto un luogo comune,e come ben sapete la razza(corso) non era ben conosciuta a quei tempi,tanto è vero che ora si usano molte altre razze ugualmente brave (il Golden Retriever per il salvataggio in acqua per dirne una) , in fondo le legioni con il nostro cagnone hanno conquistato molto di più della Wermach e per molto più tempo , la pista da sangue è la ricerca di animali feriti da bracconieri (l’ho fatto quando ero guardia zoofila) e il cane corso essendo un molossoide e avendo un basso istinto predatorio e un alto istinto territoriale, tende a stare più vicino nel bosco al padrone e se ben addestrato non attacca la selvaggina,(e di questo ne parleremo se interessa più avanti) poi si è vero il cane corso può essere tardivo nella crescita, ma la caratteristica di essere sempre sottomesso al padrone è insignita nel Suo DNA, certo le linee di sangue contano molto, il tuo cucciolo deriva da line di sangue dove sono stati fatti dei tagli molto forti (se ti interessa te lo spiego in privato) ed è fatica se L’allevatore non ti ha dato un pedigree ben dettagliato e preciso sapere il perche di tale comportamento del tuo cucciolo,sta di fatto che un buon cucciolo di cane corso tradizionale deve avere come caratteristica caratteriale la massima affettuosità con i padroni, e fino ai 5 mesi la totale giocosità anche con amici e conoscenti, poi man mano che cresce ci sarà il rifiuto degli estranei, poi certamente un buon lavoro di addestramento è molto utile, ma ad un cucciolo di 3 mesi e mezzo non c’è bisogno di mordergli il naso per imporsi(io non ‘ho mai fatto neanche quando addestravo i PT chi te lo ha insegnato?) basta dirgli con voce un po decisa quello che deve fare e lui lo fà,poi il cane corso da adulto non è che sia sottomesso al padrone come uno schiavo anzi tut’altro ! solo che lo ama tanto da avere paura sempre che con il suo comportamento possa daneggiarlo o di dare fastidio ,e si comporta sempre di conseguenza proteggendolo e stando sempre pronto ai comandi, e come si dice nel sud cane con scienza e coscienza ! , ciao a sentirci Vale
Speravo che Valerio proseguisse con la sua storia, invece evidentemente ha finito.
Ma nessuno risponde?
A me pare che il discorso della “funzione” come lo vede Valerio sia un po’ esasperato. Vorrei sapere quanti di noi hanno mandrie di mucche o di capre da affidare ai cani! I famosi e bellissimi cani di Michele Bocci, per esempio, si vedono nelle fotografie incatenati ad un trattore, mentre il mio ed i vostri contendono il divano ai bambini.
Se parliamo di carattere, attaccamento al padrone, difesa e guardia siamo d’accordo, ma lasciamo stare le mandrie; la caccia col cane, poi, è vietata.
Dunque quale “funzione” vogliamo preservare? Fierezza, intelligenza, attaccamento ai famigliari ed alla proprietà, coraggio. Le manifestazioni di questi caratteri sono molteplici, ma anche le nostre aspettative sono diverse. A me, per esempio, non piacciono i cani che si fanno accarezzare da tutti e che “socializzano” (orribile termine!) con tutti i cani.
Ad un cane da esposizione si chiede di accettare prolungati contatti con altri cani e di lasciarsi toccare i denti e le palle da uno sconosciuto! Che razza di cane è quello? E cosa deve pensare del suo capo-branco che lo espone a simili situazioni? Nessuno dei miei cani è stato così, ma credo proprio che neanche questo che ho appena preso lo sarà. Allora penso che qualche ruolo giocherà pure l’educazione, non vi sembra?
Et ceterum: non credo proprio che sia il caso di fare il duro con un cagnolino che gioca, sgridandolo o dandogli schiaffi. Secondo me il cane si esprime coi propri mezzi espressivi ed io cerco di scendere sul suo terreno dialogando con lui: se vuole fare la lotta lo assecondo, ma gli dimostro che anch’io potrei morderlo se volessi e che comunque sono più forte di lui. Quando si stanca, poi, lo calmo con qualche carezza ed il gioco finisce. Appena mi vede arrivare dopo un’assenza, anche lui mi fa le feste, piagnucola e poi mi dà un morsichino scherzoso sul naso.
Allo stesso modo gioco a tirare il bastone, o gli lascio mordicchiare le mie mani, o accetto che si piazzi a dormire addosso a me. Voi non fate lo stesso? Sono queste cose che creano l’attaccamento e consentono al cane di sentirsi protetto e crescere sicuro di sé. Quando devo sgridare un cane (ma avviene rarissimamente e per questioni molto gravi) lo scrollo tenendolo per il dorso del collo, come fa la mamma dei lupi: ciò gli procura un senso di inferiorità e gli animali sono molto più sensibili alle sensazioni psicologiche che al dolore fisico.
Solo che sono sorpreso ed incuriosito perché nell’attuale mio cucciolo si manifestano atteggiamenti inconsueti alla sua età, o almeno così pare a me che non ho pratica di molossi.
Ma tutti questi discorsi non cancellano il fatto che, quando parliamo di Cane Corso o di qualunque altra razza, abbiamo in mente un modello ben preciso, connotato da un aspetto fisico che lo standard rappresenta. Altrimenti come distingueremmo un Corso da un Mastino Napoletano? Tutti, da Bieber a Morsiani a Bruno, alla Rossi, descrivono il cane Corso secondo caratteristiche somatiche le quali, raggruppate, formano appunto lo Standard. E lo stesso Valerio fa la stessa cosa quando parla della divergenza/convergenza degli assi craniali. Solo che evidentemente Valerio propugna uno standard diverso: atteggiamento lecito ed accettabilissimo, ma bisogna vedere quanto condiviso.
Con ciò mi ritiro dalla discussione, sperando di non avervi annoiato.
Un saluto a tutti, cani e padroni.
Caro Giuseppe quando dico allevati sulla funzione vuole dire cani allevati nella loro prerogativa di essere dei guardiani forti e senza paura e nello stesso tempo essere ottimi compagni di vita dei loro umani,e queste qualita vengono fuori solo se i cani lavorano,queste determinate caratteristiche il cane corso le ha da anni di convivenza e di lavoro con l’uomo, se tu li allevi solo in base allo standar sono prerogative che vengono meno (proprio tu parli di queste cose che sei andato a prendere un cane da un ottimo allevatore che se ne frega dello standar Enci) Bocci e Bruno allevano sulla funzione e gli attuali giovani allevatori vanno da loro ai Raduni che facciamo per avere dritte su come si alleva sulla funzione compreso quello dove ai preso il cane tu, se si smette di allevare sulla funzione (chiedilo alla Rossi e vedrai che te lo conferma) si va a finire che si perde la razza, poi che un cane funzionale sia divergente o convergente in modo leggero se funziona bene un bel chi se ne frega non lo vogliamo mettere? e se vieni e vedere ai nostri raduni (ti avevo invitato ma non sei venuto e mi è dispiaciuto) la razza c’è e la si riconosce molto bene e ci sono molti allevatori Enci che vengono a chiedere cani per rinsanguare i loro meticcioni, poi tu alleva e addestra il tuo cane come ti pare va benissimo mordilo anche sulla coda , ti ho ripetuto crescilo e goditelo e cerca di educarlo bene come merita un nobile cane corso ciao a sentirci Valerio
Mi interessano molto queste discussioni, io che di CC non ne so moltissimo, apparte quello che vedo col mio, mi appassiono molto a leggere queste cose e questi confronti.
Sarà, ma molti aspetti del carattere col passar del tempo vedo che si rispecchiano moltissimo su quello che viene detto!
Che poi ci sia chi ha la sua idea e chi ne ha un’altra ben vengano i confronti, siamo qua apposta!
Io sono del parere che ognuno vede il suo cane come il più bello del mondo e quando parla del proprio è sempre di parte, in ogni caso anche noi esseri umani a dirla tutta non siamo tutti uguali, anche se divisi per razze…
Un saluto a tutti