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Su un quotidiano, alcuni giorni fa, comparve questa notizia:
<h3>“Lascia il cane nell’auto al sole, poliziotto costringe la proprietaria a provare la stessa cosa</h3>
26/04/2015
fulvio cerutti
Un poliziotto ha voluto “dare una lezione” a una donna che aveva lasciato il proprio cane chiuso nell’auto sotto il sole facendole provare la stessa sensazione.
Tutto ha avuto inizio di fronte a un supermercato di Cleveland (Stati Uniti) dove un’animalista, accortasi del quattrozampe rinchiuso nel mezzo senza nessun tipo di aerazione, ha chiamato la polizia.
Pochi istanti dopo l’arrivo di un agente sul posto, la proprietaria è uscita dal centro commerciale. La donna, nonostante le proteste dell’agente, ha continuato a insistere che l’animale stava bene. Così il poliziotto ha deciso di “punirla”: le ha chiesto di salire sull’auto, di chiudersi dentro, con porte e finestrini chiusi, e di rimanere qualche minuto nelle stesse condizioni sofferte dal cane. Dopo qualche minuto la donna è scesa dal veicolo. Stava bene, ma visibilmente provata dall’esperienza vissuta.
Dopo averle dato la lezione, il poliziotto ha poi promesso di arrestarla in caso la situazione si fosse ripetuta.
La temperatura percepita all’interno dell’auto può anche essere il doppio di quella esterna, arrivando a toccare, in giornate molto calde, anche i 50°. Situazioni che possono creare gravi danni al cervello e portare alla morte i cani rinchiusi dentro. “
Bene: a parte la considerazione che se in Italia un agente di polizia si permettesse di compiere un gesto tanto meritevole d’encomio verrebbe subito sospeso e messo sotto inchiesta, il fatto in sé è degno di attenzione.
I cani hanno normalmente una temperatura corporea di almeno 38°. Inoltre non hanno ghiandole sudorifere: smaltiscono il calore interno attraverso la lingua e le mucose della bocca. D’altra parte il pelo, specialmente se di colore scuro, funge da catalizzatore per l’energia termica. Infine, come fa notare l’autore dell’articolo, dall’esterno non si percepisce la reale temperatura che può svilupparsi all’interno di un abitacolo metallico.
È necessario dunque prestare la massima attenzione: anche in viaggio il cane non dovrebbe essere esposto ad alte temperature; a maggior ragione in caso di sosta. È sempre indispensabile parcheggiare il veicolo all’ombra, tenere i finestrini aperti affinché consentano una adeguata circolazione d’aria, lasciare al cane una scodella d’acqua e, in ogni caso, fare in modo che la sosta sia quanto più possibile breve. Non si tratta di evitare un semplice disagio, bensì un pericolo gravissimo che può addirittura avere esito letale.
A parte i viaggi in auto, anche uno sforzo prolungato sotto il sole, nelle ore più calde, può recare danni molto gravi, particolarmente in un cane anziano. Se, per esempio, viene indotto a correre velocemente e a lungo sotto il sole, la sua naturale generosità spinge il cane a sforzarsi oltre ogni limite, finché un malore non ne arresta l’azione. L’effetto che si produce, conseguente all’insufficiente irrorazione di ossigeno nel sangue, è paragonabile ad un infarto del miocardio nell’ uomo.
Sarebbe da premiare il poliziotto per quello che ha fatto! Ma come azzo si fa a lasciare il cane dentro la macchina in quelle condizioni (e c’è gente che lascia anche i figli/neonati, ma meglio lasciar perdere), bisognerebbe veramente dare delle multe da 10000 €, cottategli tutto ma non i loro soldi!
Ho letto anch’io l’articolo ed ho avuto la vostra stessa reazione; non conta se ad essere lasciato in macchina è un cane, un gatto o un figlio, è una gran porcata (se fatto in coscienza) punto è basta.
La soluzione adottata dal poliziotto andrebbe applicata anche ad altri tipi di comportamenti incivili.
p.s.: caro Giuseppe ti trovo iper carico, continua così.
Guarda che coincidenza: capita subito un caso analogo!
<h3>Usa, sfonda il vetro di un’auto per salvare un cane e viene arrestato</h3>
13/05/2015
giiulia merlo
Quando la polizia lo ha arrestato per aver sfondato il finestrino, non si è scomposto. «Sapevo che ci sarebbero state conseguenze, ma non importa. Un vetro si sostituisce, un cane no».Il veterano della Guerra del Golfo Michael Hammons si trovava con la moglie al centro commerciale di Athens, in Georgia, quando ha sentito che un c’era un cagnolino abbandonato in un’auto nel parcheggio. Alcuni passanti lo avevano notato chiuso in una Mustang, sotto il sole e senza acqua, e stavano aspettando l’intervento della polizia. Quando lo ha visto, Michael ha afferrato la stampella della moglie e ha sfondato il vetro della macchina, liberando la bestiola e permettendole finalmente di respirare. «Soffro di una sindrome da stress post-traumatico e ho visto abbastanza morte e distruzione. Non volevo che succedesse niente al cane, se potevo intervenire per evitarlo», ha detto il veterano alle forze dell’ordine giunte sul posto. Quando la proprietaria è tornata, però, si è arrabbiata moltissimo per il danno all’auto e ha insistito con la polizia per sporgere denuncia contro Michael. «Noi non avremmo voluto incriminarlo, ma ha confessato di aver sfondato il finestrino e quando la vittima di un danno dice che vuole denunciare noi non possiamo fare altro», ha commentato l’agente della Oconee Conuty. Lo stato della Georgia, infatti, consente di infrangere un finestrino nel caso di un bambino in pericolo, ma non se si tratta di un animale. Anche la signora, comunque, è stata denunciata a sua volta per aver abbandonato il cane in auto, anche se ha provato a difendersi dicendo di averlo lasciato solo per qualche minuto. I testimoni, però, la hanno smentita. Nessun rimpianto, però, per il veterano, che ha ripetuto di essere convinto di aver agito per il meglio per salvare il cagnolino.
Anche questa volta le fotografie non si vedono, pertanto riprovo ad allegarle ripetendo l’articolo come fosse una fotografia: spero che funzioni. Mi piacerebbe infatti condividere con voi l’immagine di questo brav’uomo il quale, per liberare il cane, ha usato… una stampella! Notevole anche l’atteggiamento degli agenti i quali, costretti controvoglia a sanzionarlo, si sono però “vendicati” denunciando anche la proprietaria della povera bestia.
Infine una piccola provocazione per le signore lettrici del forum, al fine di stimolare la loro partecipazione: come va che sempre le donne sono al centro di episodi del genere?
ah giuseppe sei un provocatore nel dna……
sono indecisa se cadere in trappola oppure no….
ma sì, giochiamo….
allora, se ci riferiamo a questi 2 casi (o simili) penso che quelle due donne siano delle criminali svampite, sicuramente se hanno lasciato il cane al caldo e senz’acqua lo farebbero anche con dei bambini, non si può mai sapere se i 2 minuti previsti per una commissione possano diventare 20 per qualche imprevisto, ma per cadere nella tua trappola c’è da dire che forse queste cose capitano più spesso alle donne perchè nella maggior parte dei casi tutto il carico familiare (gestione casa, figli e cani) è sulle spalle delle donne che magari si ritrovano a dover gestire contemporaneamente più cose in una volta e a dover ricordare di fare 1000 piccole cose e si sopravvalutano pensando di riuscire sempre a fare tutto
com’è? ti piace la risposta?…potevo andarci più pesante con discorsi femministi?
L’importante è che ci sia cascata!
Complimenti per Zack e per la bambina: sono veramente splendidi. Potresti parlarci un po’ di loro…