Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Scelta del cucciolo › CCANE CORSO E PASTORE TEDESCO
Almeno un paio di utenti in questo forum hanno condiviso il mio percorso, dal Pastore Tedesco al Cane Corso. Vogliamo provare ad abbozzare un confronto fra queste razze?
Intanto, condivido l’osservazione che Pino fece qualche tempo fa: “Personalmente non ritengo nessuna razza superiore ad un’altra; ma diverse, come sono diversi i cani che appartengono a quella determinata razza”.
Ebbene: certo che le razze sono diverse; la superiorità dell’una o dell’altra è giudizio meramente soggettivo. Tuttavia chi sceglie ripetutamente cani di una determinata razza con ciò dimostra di gradirne le peculiarità. Diciamo dunque che ciascuno ha una “sua” razza preferita.
Il Pastore Tedesco, come ho già scritto, rappresenta per molti la stessa idea del cane, in quanto alla sua immagine assimila miti dell’infanzia, quali il fascino e la forza del lupo, i racconti di Jack London, Tex, l’Uomo Mascherato ed altri personaggi che han popolato l’immaginario dell’adolescenza. Il Cane Corso, probabilmente, esercita un analogo richiamo alla memoria allusiva per i fortunati che han vissuto l’infanzia in un ambiente rurale. È il “caro amico vecchio cane” associato ai “primi furti di monello, quando rubavi in cucina un po’ di pane e dividevi, come due fratelli, una briciola all’uomo ed una al cane”. Come vedete, è la retorica dolce d’un mondo che va scomparendo e che ormai molti non hanno conosciuto.
Nei fatti, volendo a braccio paragonare queste due razze, io direi che il Pastore Tedesco è più obbediente, nel senso che è più pronto ad eseguire gli ordini. In generale, tuttavia, c’è una sorta di meccanicità nella sua azione, mentre il Cane Corso sembra più portato ad accontentare il padrone nei suoi desideri. Credo che sia più facile addestrare un Pastore Tedesco che un Cane Corso, perché nel primo sono maggiormente presenti caratteristiche genetiche che rendono il cane propenso ad un lavoro di collaborazione, anche per questioni che a rigore non dovrebbero interessare ad un cane (salto, riporto). Nelle questioni tipiche della specie invece (collaborazione col mandriano quando è il caso, difesa o guardia) la questione è diversa: il Cane Corso pare metterci una personalità ed una dedizione senza uguali. Talvolta, d’altra parte, è del tutto restio ad ogni mansione: ciò si spiega forse coi criteri di selezione che sono all’origine della razza nella quale vengono ricompresi soggetti di estrazione diversissima, selezionati in base alle funzioni più svariate.
Il Cane Corso ha senza dubbio una fisicità molto superiore al Pastore Tedesco: per dimensioni, peso, muscolatura e forza non sono paragonabili. Il Pastore Tedesco però è più elegante e, forse, più bello (pensate alle orecchie, alla coda, al pelo!)
La tempra è caratteristica individuale, non associabile alla razza; l’istinto predatorio direi che nel Pastore Tedesco è più marcato. Per territorialità eccelle il Corso, che infatti è miglior guardiano, quando vuole. Il Pastore Tedesco è normalmente più reattivo ed immediato; il Corso più pigro ed anche ridicolo in certe sue pose “abbandonate”. Il Pastore Tedesco, stranamente, è più “rustico” mentre il Corso patisce il freddo ed il caldo.
La tara genetica più frequente nel Pastore Tedesco è sempre stata la displasia, che oggi pare quasi completamente debellata, a prezzo però dell’insorgere di frequentissime cardiopatie ed epilessie. Tutte queste malattie dovrebbero essere sconosciute al Corso: invece non è così per via dei troppi meticciamenti dei quali spesso discorriamo.
La caratteristica più sorprendente nel Cane Corso, a mio parere la più bella, è la dolcezza che mostra verso i famigliari, la dedizione assoluta ed incondizionata a tutti i membri del suo gruppo. Inoltre una assoluta padronanza di nervi, una serenità incredibile nel valutare le situazioni, una affidabilità ed una memoria da vero meridionale.
Altrettanto notevole una seconda affermazione, anch’essa di Pino: “Le razze, secondo me, hanno delle peculiarità e all’interno di queste caratteristiche i cani si diversificano”.
Ecco: non bisogna dimenticare che ogni cane è un individuo, pertanto in ciascuno le caratteristiche tipiche della razza possono esaltarsi od appiattirsi. Personalmente ritengo di aver avuto molta fortuna (sono anche stato molto oculato nelle scelte) coi miei Pastori Tedeschi e, quando più quando meno, sono stato felice con loro. Argo è il mio primo Cane Corso e, nella sua scelta, sono stato particolarmente circospetto ed attento: sinceramente sono entusiasta di lui sotto ogni aspetto, sia fisico che caratteriale. A giudicare dall’inizio, prevedo che questo sarà il migliore dei miei cani; tuttavia può darsi che il caso abbia giocato un ruolo determinante: se mi trovassi nuovamente nella necessità di scegliere fra queste razze, potrei prendere l’una o l’altra decisione.
Non vuole essere un Offesa ai Pastori Tedeschi,e ai loro umani,tra l’ altro parlo per racconti ricevuti, non per esperienza personale per cui è facile che dica una Castroneria.
LA sintesi sarebbe.
Quello che rende Eccezionale il Pastore Tedesco è la sua Mediocrità.
Sembra una frase Offensiva ma in realtà Mediocrità sta proprio a significare che sta nel mezzo.
Il Pastore Tedesco uno dei cani Migliori da Addestrare proprio perché’ ha questa virtù del mezzo.
Nel complesso Canino il Pastore Tedesco è Intelligente MA non eccessivamente, Autonomo ma non eccessivamente, Aggressivo ma non eccessivamente, territoriale ma non eccessivamente (e stiamo parlando di un cane da Pastore) e così via.
In Compenso di queste Doti contrariamente ad altre razze lui ne ha molte ed è quindi Versatile.
Questra Mediocrità e Questa Duttilità Permettono di Sfruttarlo Pienamente e in molteplici situazioni.
In Realtà é un Grande pregio a mio avviso, inutile avere un F40 se non si sà comunque Gestire un F40, Si può comunque avere Una Sana E Bella Lancia delta integrale Martini Racing e fare il record della Pista.
Adesso Aspetto il Linciaggio 😀
Ma no, non dimenticare che io ho fatto parte dell’Arma nei reparti cinofili, ed è li che ho imparato ad addestrare e a lavorare con i cani, e naturalmente lavoravo con i P Tedeschi, i cani che avevo io erano dei giganti di circa 50 kg i maschi, che non avevano niente a che fare con i cagnetti da mostra,o con i nervosissimi grigioni da UD, e quello che tu dici Yuri corrisponde alla verita, il P Tedesco non essendo specializzato in niente fa bene quasi tutto, i molossi essendo cani che sono stati selezionati per scopi diversi hanno altre prerogative, certo fra i Molossi il cane corso è il piu duttile e il piu addestrabile, perche avendo un sacco di anni di convivenza con l’uomo, tende a essere sempre pronto a soddisfarlo, il P Tedesco rispetto al Corso tradizionale è una razza relativamente giovane,e ultimamente anche molto manipolata geneticamente, e io che ho lavorato solo con quelli antichi (anni 70-80) devo dire che quelli moderni mi piacciono di meno, oggi i moderni grigioni sono cani molto nervosi (devono competere in UD con i Malinois,e percio li hanno spinti molto come carattere) mentre i cani da Ring sono come i Boxeroni Sacc, cioè cani da gara di bellezza e basta non lavorano, infatti ultimamente altre razze stanno portando via al PTedesco il lavoro in Utilità (Labrador nella cerca e recupero anche con i ciechi,Golden nel lavoro in Acqua e io ne ho una che sta venendo su molto bene abbiamo fatto gia un salvataggio) percio in questo momento il P Tedesco sta vivendo un momento di crisi, ma la cinofilia è bella anche per questo, con la scoperta di nuove razze,ciao Vale PS naturalmente sulla guardia prende paga dal Cane corso Tradizionale
La mia è una storia molto simile a quella di Giuseppe, diversa forse solo nel numero di P.T. posseduti contemporaneamente: a volte ho avuto fino a 7 P.T. in colpo solo.
Ho cambiato razza per diversi motivi: il primo è che ero terribilmente affezionato ad una femmina e quando gli ho fatto la puntura (l’ho fatto io sotto controllo medico in quanto anche moribonda non si faceva avvicinare da estranei) ho capito che avrei dovuto cambiare razza così da non aver ricordi dolorosi.
Altro motivo è che facendo vecchio non ho molto tempo ed energie da dedicare ai P.T. essendo essi dei cani a volte iperattivi, inoltre volevo provare a convivere con un molosso e dopo molte ricerche ho deciso per il Cane Corso.
Credo che la differenza tra le due razze l’abbiate fin qui ben evidenziata, i P.T. di una volta erano cani molto diversi, anche fisicamente da quelli attuali, io avevo le mie linee di sangue (non le menziono per ovvi motivi) e mi andavano molto bene, ma guardando i P.T. di adesso li trovo alcuni molto belli ma caratterialmente instabili e piuttosto infidi.
Non torno a dire ciò che ho già detto ma voglio marcare un concetto, il cane è un compagno di vita e di pensiero, andare per boschi con il mio Corso è per me terapeutico pertanto scegliere un essere che poi acquisirà una tale importanza nella vita quotidiana è cosa da fare con ponderazione.
Jago da solo riempie tanti spazi vuoti nella mia vita e quando nella testa girano pensieri pesanti gli occhi del mio cane mi rasserenano.
Finisco con un concetto che avrei voluto esprimere da tanto tempo ed è arrivato il momento: anni fa ero iscritto alla SAS della mia provincia e l’allora Presidente se ne uscì con questa frase “La nostra associazione ama la razza dei P.T. e non i cani” capii in quel momento di non essere nel posto giusto; per me ogni cane è un individuo a cui dare amore e cure, ovviamente non ho amato tutti i cani allo stesso modo ma non ho mai scambiato “fattrici” e “stalloni” come fossero oggetti privi di sentimento come normalmente fanno gli “allevatori”.
Concludendo: la differenza tra le varie razze è giusto che esista perché esiste differenza tra gli uomini, un Corso tradizionale non rincorre una pallina all’infinito (il mio Jago dopo 3 lanci mi guarda e mi dice: “adesso la vai a prendere tu”) un P.T. si; io non amo costringere un mio cane a comportarsi contro natura e infilarsi senza motivo in tubo, ma amo andare per boschi e vederlo felice e scodinzolante nel cercare piste e marcare il territorio.
Saluti.
Ragazzi, siete fantastici!
Yury, mi sembra, è davvero molto competente in tutti i settori della cinifilia ed ha fatto una descrizione del Pastore Tedesco da vero intenditore, spassionata e precisa. Valerio, ben lo sappiamo, è il massimo esperto cinofilo del forum ed ha inoltre la capacità di “somatizzare” le proprie esperienze, così che a colpo d’occhio (quando vuole) di un cane afferra immediatamente caratteristiche e valore. Inoltre è interessante osservare che, pur essendo uscito dall’ambiente, egli ha colto nel PT l’evoluzione della razza: anch’io ho avuto nei primi tempi cani come quelli che descrive Valerio (il primo pesava 48 kg); né gli è sfuggita la differenza anche caratteriale fra un cane da esposizione ed un grigione, benché nei PT tale differenza non sia così evidente come nel Cane Corso. Il commento di Pino è addirittura commovente. Nelle sue parole (“ho capito che avrei dovuto cambiare razza così da non aver ricordi dolorosi”) ho rivissuto esattamente le mie esperienze, tutta la lunga storia che un anziano cinofilo vive col proprio cane; ed anche certe fasi di stanchezza e di tristezza alle quali solo un vero amico può dare conforto. (“quando nella testa girano pensieri pesanti gli occhi del mio cane mi rasserenano”)
Be adesso se andiamo avanti in questo modo va a finire che prima di sera siamo tutti con il fazzoletto in mano commossi, eppure è vero, il vero conofilo non riesce mai a dimenticare i cani vecchi quelli andati, un pezzo di vita che se ne è rimasto indietro, e che ancora (almeno a me ) a distanza di anni mi creano ricordi antichi e dolci, ma pieni di nostalgia, ma adesso bando alle tristezze e tirate fuori qualche cosa di frizzante,ciao da un Valerio un pelino triste