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Dal sito “il mondo barf” ho tratto questo articolo che vi propongo, leggermente abbreviato per facilità di lettura:
Nel libro Waltham Book of Dog and Cat Nutrition (II edizione, 1988), si legge che
“Nè per il cane nè per il gatto si conoscono i valori minimi di carboidrati che devono essere presenti nella dieta. In base a studi sul cane e altre specie, sembra che cani e gatti non abbiano bisogno di carboidrati se nella dieta sono presenti abbastanza proteine e grassi da soddisfare il fabbisogno metabolico del glucosio”.
I carboidrati forniscono energia facilmente e velocemente. Tuttavia, non sono i carboidrati a mantenere in salute gli organi, ma piuttosto il glucosio. Il glucosio viene prodotto a partire dalle proteine attraverso un processo conosciuto con il nome di gluconeogenesi, nel quale gli amminoacidi sono convertiti in glucosio. Anche i grassi possono essere usati per fornire energia. I grassi vengono scissi in acetil-CoA ed entrano direttamente nel ciclo di Krebs, senza passare nel processo della glicolisi (il primo stadio del metabolismo dei carboidrati). Si possono quindi ottenere glucosio ed energia da altre fonti. Tuttavia, se ci sono carboidrati nella dieta, questi saranno convertiti per primi in energia rispetto a grassi e proteine, perchè sono una fonte più facile da utilizzare. Questa spiega perchè i carboidrati regolano quanto amido e grasso sarà scisso e utilizzato. Se c’è un eccesso di carboidrati, i grassi vengono accumulati invece di esssere utilizzati. Se non ci sono abbastanza carboidrati per soddisfare il bisogno energetico, allora i grassi saranno convertiti in acetil-CoA e utilizzati. Se i carboidrati sono assenti, allora grassi e proteine sono usati come fonte di energia.
I carboidrati in eccesso vengono immagazzinati come glicogeno nel fegato e nei muscoli e come grassi nell’organismo. Tuttavia, siccome i carboidrati non sono l’unica fonte di glicogeno essi non sono strettamente necessari. Gli atleti mangiano di solito grandi quantità di carboidrati con lo scopo di rifornire rapidamente le scorte di glicogeno nei muscoli e nel fegato prima di una gara. I carboidrati, quando in eccesso, vengono convertiti e immagazzinati sotto forma di glicogeno più rapidamente rispetto a grassi e proteine. Tuttavia, anche grassi e proteine possono essere immagazzinati sono forma di glicogeno, il che rende i carboidrati inutili a meno che non si voglia fare un carico di carboidrati come nel caso degli atleti. Anche i grassi sono facilmente utilizzati come fonte di energia e forniscono più energia per grammo rispetto ai carboidrati (9 kcal/gr di grasso rispetto a 4 kcal/gr dei carboidrati).
Non è un basso contenuto di carboidrati a provocare problemi al cuore e angina, ma piuttosto il poco glucosio nel sangue. Se non c’è abbastanza glucosio nel sangue, allora si corrono molti rischi come ad esempio svenimenti, sintomi cardiaci (come l’aritmia) e angina (dolori al petto). É interessante notare che i lupi possono resistere per settimane senza cibo e ancora sopravvivono. Come fanno senza carboidrati? Semplice – loro utilizzano le riserve di grasso e all’occorrenza possono attingere anche alla massa muscolare per avere glucosio ed energia per sosternesi. Quindi i carboidrati non sono indispensabili, il glucosio lo è e questo si può ottenere da altre fonti oltre ai carboidrati.
E per il cervello invece? Il cervello è l’organo su tutti che utilizza le maggiori quantità di glucosio. Significa quindi che i carboidrati sono necessari? No, visto che il glucosio si può ottenere da proteine e acetil-CoA.
É risaputo che livelli eleveti di carboidrati semplici e zuccheri sopprimono il sistema immunitario. Se così fosse, c’è da chiedersi quail effetti abbiano i mangimi ricchi di cereali sui nostril animali – una superstimolazione del sistema immunitario a causa di un’alta concentrazione di glucosio derivante dai cereali? Forse questo spiega perchè molti di loro soffrono di allergie se nutriti con mangimi ricchi di cereali!
Un’altra osservazione da fare è che finchè l’animale riceve grassi e proteine in giuste quantità, la produzione del glucosio non sarà mai un problema. Per animali carnivori come il cane, non si può non pensare che i loro globuli bianchi siano più sensibili dei nostri ai livelli di glucosio, quindi nel cane, rispetto all’uomo, serve meno glucosio nel sangue per stimolare la produzione di globuli bianchi.
L’utilizzo di grassi e proteine come fonte di energia non danneggia il sistema immunitario, sempre che ce ne siano a sufficienza. Se si sta facendo la fame, allora l’utilizzo di grassi e proteine come fonte di energia, benchè necessario, risulta essere costoso per l’organismo. Ma non è la mancanza di carboidrati a essere dannosa, piuttosto la mancanza di cibo. Personalmente non ho mai sentito di un animale che ha sofferto di una mancanza di carboidrati. Perchè? Perchè i carboidrati non sono necessari, solo il glucosio lo è. Il nostro corpo e quello dei nostri cani può stare senza carboidrati (sebbene il cane ci riesca meglio dell’uomo, visto che noi siamo onnivori e ci sostentiamo bene anche con le verdure). Grassi e proteine vengono convertiti rispettivamente in acetil-CoA e glucosio. La mancanza e perdita di pelo sono da ricondurre a una cattiva alimentazione, a una mancanza di acidi grassi, a una carenza di biotina, vitamine e minerali e a livelli insufficienti di grassi e proteine nella dieta. Peli e pelle, come anche altre parti del corpo, sono costituiti da proteine, non carboidrati. I carboidrati non contribuiscono a costruire e mantenere nessuna parte del corpo, al massimo forniscono glucosio facile per favorire i processi rigenerativi.
Cosa c’è da dire sulla tiroide? Le funzioni della tiroide dipendono dal giusto livello di glucosio prodotto nell’organismo del cane, non dal giusto livello di carboidrati nella dieta. Troppo glucosio derivato da fonti di carboidrati può causare tanti danni quanti quelli causati da una mancanza di glucosio. Visto che abbiamo già stabilito che il glucosio può essere prodotto a partire dalle proteine (o addirittura essere saltato con il metabolismo dei grassi, che invece utilizza l’acetil-CoA), allora sembrerebbe proprio che i carboidrati non siano davvero necessari se al loro posto vengono forniti grassi e proteine a sufficienza (e le dite a crudo ne contengono in abbondanza!).
Infine, la vitamina B si trova non solo nell’intestino stesso del cane (i batteri producono vitaminaB) ma anche nella carne e negli organi delle prede. Fornire quindi una dieta ricca di organi, come prevede una buona alimentazione a crudo, contribuisce a coprire facilmente il fabbisogno di vitamina B. Ci sarebbe da chiedersi quanto della vitamina B presente in cereali, amido e nelle verdure sia effettivamente disponibile per il cane. In confronto a qualcosa come il fegato, che ha una biodisponibilità più elevata, viene da dire “non molto”.
Lascio a voi ogni considerazione. Aggiungo invece i risultati di ricerche d’altro tipo, effettuati presso la facoltà di Agraria dell’ Università di Torino, riguardo alle possibili infestazioni delle coltivazioni di mais. Ricordo a tutti che il mais è presente nella composizione di parecchie marche di mangimi industriali, benché sia il primo elemento che si dovrebbe rifuggire.
“Il marciume di semi e pannocchie del mais si presenta principalmente in annate calde e secche, con infestazioni di insetti fitofagi, praticamente in tutte le parti del mondo dove il mais è coltivato. L’infezione da parte di F. verticillioides è causa di perdite in qualità e quantità dei raccolti ma, la conseguenza più grave consiste nella contaminazione dei prodotti agricoli con micotossine, in particolare fumonisine, prodotte dal fungo.
La fumonisina B1 è quella prodotta più abbondantemente da F. verticillioides ed è classificata come sostanza cancerogena. Diverse malattie negli animali sono state associate al consumo di mais contaminato da fumonisine: difetti del tubo neurale e cancro di fegato e rene nei roditori, edema polmonare nei suini e leucoencefalomalacia negli equini.
In aree del pianeta in cui il mais è uno dei principali costituenti dell’alimentazione umana, studi epidemiologici hanno evidenziato correlazione tra consumo di mais contaminato da fumonisine e cancro esofageo. Anche nell’uomo le fumonisine sembrano essere potenziale causa di difetti del tubo neurale.
Altri metaboliti secondari prodotti da F.verticillioides sono le micotossine acido fusarico (acido 5-butilpicolinico) e fusarine, nonché pigmenti come bikaverina, naftochinone, fusarubina e uno scarsamente caratterizzato pigmento viola, presente nei corpi sessuali fruttiferi (periteci).
L’acido fusarico è una tossina vegetale ad ampio spettro, mentre, per i mammiferi sembra essere debolmente tossico.
Le fusarine sono risultate essere mutagene nel test di Ames in Salmonella, ma non cancerogene nei sistemi modello topo e ratto.
I pigmenti di Fusarium sembrano avere funzione protettiva per il fungo nei confronti di stress biotici e abiotici.
Complessivamente, questi SMs, in quanto contaminanti di cibo e mangimi a base di mais, costituiscono un pericolo per la salute umana e del bestiame”.
Ciao Giuseppe,è un argomento ostico da trattare perchè ognuno ha versioni diverse da esporre. Il mio veterinario, a dire il vero sono quattro nello stesso studio, consiglia di seguire una dieta più casalinga: riso/pasta tanta verdura e poca carne (quest’ultima soprattutto in età adulta); ovvero perfettamente il contrario di quanto raccontato sul sito Barf. Con il mio Cesare ho provato prima le crocchette, poi la carne cruda e ora sta seguendo una dieta più casalinga. Per ora so dirti solo che le crocchette le amava, ma non le digeriva mentre le altre linea alimentari gli garbano. Tra un po’ tirerò le somme…
Jago la carne cruda non la mangia più, l’annusa e la lascia lì; allora ho provato a sbollentarla appena con un po’ di verdure e un po’ di pasta stracotta, mangia di nuovo con appetito; in verità la carne cruda non la mai apprezzata molto.
Per adesso vado avanti così.
Quindi non sempre la carne cruda la gradiscono? Ve lo chiedo perche’ sono ancora con le crocchette e fin quando non finisco altri 2 sacchi non passero’ alla dieta casalinga, la carne cruda l’ho esclusa a priori per consiglio del veterinario.Per il discorso zuccheri io non so’ la fisiologia canina ,quella umana e’ al contrario di cio’ enunciato prima e cioe’ produrre glucosio su substrati non glucidici e’ deleterio alla lunga per l’organismo in quanto si producono molti prodotti di scarto tossici per l’organismo stesso,vedi corpi chetonici! Ci vorrebbe un veterinario per farci lezione….Magari una dieta casalinga con pasta o riso oltre a carne e verdura stracotti essendo carboidrati complessi non creano problemi ai cani rispetto ai zuccheri semplici,infatti il vederinario ci ha sempre detto che i dolci ai cani sono velenoso!