Proviamo a distrarci scendendo dalla collina di Lamar: intendevo raccontarvi, così per riderci sopra, un paio di episodi relativi al mio Argo che se ne sta tranquillo in vacanza; ma poiché Valerio si irriterebbe dirotto su un episodio che mi è capitato ieri sera. Rientrando a casa, verso mezzanotte, passo davanti ad una pizzeria e trovo, seduto sullo scalino, un mio conoscente un po’ suonato, che ha un cane più flippato di lui. Ce ne sono parecchi in zona: in genere si tratta di Pitt-bull UCK che vanno per la maggiore; i proprietari li accoppiano fra loro e se li vendono o regalano con grande facilità, poi si divertono a vedere qual è “il più forte” ed in genere provocano risse disastrose, alle quali partecipano essi stessi. Con la gente però i Pitt-bull sono in genere buonissimi; quello in discorso non tanto. Il ragazzo mi dice: “Oh, Beppe, meno male che sei passato tu! Ho bevuto un paio di birre ma adesso non ho i soldi. Prestameli, altrimenti scateno il cane qui dentro e nella confusione filo senza pagare”. Io gli rispondo: “Non li ho nemmeno io. Bevi ancora una birra, intanto io vado a prendere Argo e li scateniamo tutti e due.” E l’altro. “Sì, vai a prenderlo, così quello ammazza il marocchino (il padrone del locale) e gli freghiamo pure la cassa”. Va bé, ho pagato le birre. Sedici euro: dite che erano solo un paio?
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