Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Addestramento del Cane Corso › ARRIGO MUSCIO
Costui è un ex-collega del nostro Valerio, addestratore nelle unità cinofile dell’ Arma molti anni fa: probabilmente Valerio l’ha conosciuto.
Ho trovato nella mia biblioteca un vecchissimo libro di tale Arrigo Muscio, intitolato “Come addestrare un cane da difesa”. Da una prima veloce scorsa mi è parsa un’opera un po’ datata, tuttavia abbastanza completa e dotata di illustrazioni esplicative molto chiare, riguardo alle varie fasi dell’addestramento ed alla normativa dei brevetti. Se qualcuno è curioso riguardo ad uno o più argomenti, potrei pubblicare sul forum la foto dei capitoli d’interesse; anche se immagino che tutti voi disponiate di opere più recenti.
Per come la vedo io, l’addestramento classico (cioè l’apprendimento da parte del cane degli esercizi necessari per i vari brevetti) è inutile e spesso controproducente.
Riguardo alle esposizioni ho già illustrato più volte il mio punto di vista. Ma anche le gare di lavoro mi piacciono poco o nulla, sia per l’ambiente di promiscuità nel quale necessariamente si svolgono, sia per la loro stessa natura. Infatti si insegna al cane a giocare con questioni della massima serietà e ciò, se può andar bene per esibizioni circensi tipo l’aglility ed il salvataggio in mare, snatura però il cane da difesa. Questo, se decide di attaccare qualcuno, deve farlo a ragion veduta, per rispondere a gravi situazioni di pericolo e non per giocare. La stessa natura giocosa del cane è secondo me indesiderabile in un cane da difesa adulto: essa dovrebbe manifestarsi raramente ed essere riservata esclusivamente alla famiglia, non già proiettata all’esterno.
Inconcepibile, poi, affidare il cane ad un addestratore: ciò significa abdicare al proprio ruolo di capo-branco e, in buona sostanza, tradire la fiducia del proprio cane!
Poiché, tuttavia, non pretendo di convincere altri a pensare come me, se qualcuno è interessato all’addestramento del proprio cane (almeno per esercizi elementari e necessari, come la condotta al guinzaglio), potremmo vedere insieme e commentare questo libro, o altri di cui certamente disponete.
Buona giornata a tutti.
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Sono assolutamente d’accordo con te su tutto, soprattutto lasciare il proprio cane in mano ad un estraneo per trasformarlo (a volte) in un automa a comando è contro la natura stessa del cane che istaura con il proprio UMANO un rapporto di AMORE.
Allo stesso modo detesto quei allevatori che si passano “fattrici” e “stalloni” come fossero esseri inanimati.