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@glauco
Ora vedo cosa riesco a fare, però vedi anche il tuo ultimo intervento mi convince ancora di più e ti spiego il perché.
Un conto se parliamo di tipologie, apriamo una discussione e discorriamo appunto.
Ma allora, e vediamo se riesco a chiarire questo punto ma sapete le.mie difficoltà a scrivere, ha poco senso in questo.
Tu sai benissimo che ogni situazione che si viene a creare non ha senso se non viene contestualizzata.
Il cane agisce per azione reazione nel presente e per associazione nel passato.
Dunque avendo un chiaro limite di reazione in quanto cane non possiamo analizzare produttivamente un evento se non contestualizziamo appunto il posto in cui è accaduto, l evento scatenante, lo stato psicologico del cane.
Si prende questi 3 elementi si mettono in correlazione al carattere del cane se lo conosciamo ( perché potrebbe pure essere sconosciuto) e le basi di etimologia in assenza di stress.
Difatto la stessa situazione in luogo differente o con causa scatenante differente può dare un risultato differente.
È la differenza che intercorre fra parlare di calcio e analizzare quella data azione nel gioco.
Azione che può essere anomala per condizioni del campo, antagonismo particolare fra i giocatori coinvolti situazione di stress causata da un cattivo arbitraggio.
(Non so se la metafora calca)
La situazione che è successa con te e goran può essere analizzata solo in quella circostanza facendo appunto riferimento a come le regole generali virano verso quella reazione e come eventuali precauzioni o lavoro può migliorarne una futura ripresentazione.
Quindi o si parla in generale e si può spazziare o si va nel dettaglio e si analizza. O l uno o l altro altrimenti difficile ottenere un risultato.
Io credo che questa sia un ottima discussione sull argomento generale con metodologie di gestione differenti e filosofie differenti.
E va benissimo così se questo è il topic, anzi può risultare anche utile.
Poco utile se applicata a una specifica situazione come può essere la mia.
Io posso dare ragione a Boris parlando in generale che la catena puo essere terapeutica in determinate situazioni, e spiegherei anche quali a mio avviso.
Ma non posso dare ragione a Boris sulla medesima asserzione nel mio caso perché devo preoccuparmi di Rondra e devo preoccuparmi su che associazione lascerebbe sul cucciolo e che ripercussioni avrebbe sul suo futuro carattere e modus operandi da adulto.
Il sopra giusto per fare un esempio.
Come posso essere d accordo con il fatto di lasciarsi sbrigare i cani da soli, ma non posso essere d accordo con il mio caso coniscendo l aspetto psicologico dei miei.
RONDRA E NERA SI SONO A SUO TEMPO SISTEMATE DA SOLE E INFATTI LE.COSE SONO FINITE MALE.
o la Nera rovinava a vita la cuccciola invece.di 60 punti di sutura a 4 5 mesi.
O la Rondra avrebbe ucciso la Nera quella volta a 7 8 mesi.
Perché abbiamo 2 molossi combattivi.
Se invece avessi conosciuto come ora certe cose quelle cose non sarebbero successo.
E se oggi arrivasse un utente con quella situazione o similare probabilmente saprei dargli l aiuto che invece a me nessuno ha saputo dare.
Io credo che chiunque si trovi in questo Forum non voglia vedere massacrato il proprio cane dall altro….
Come se applico regole di branco per risolvere la situazione e leggo umanizzazione la cosa non mi torna.
Anche perché non riesco a un certo punto a capire se si sta parlando di Umanizzazione in generale o se si sta dicendo che quello che faccio è umanizzare il cane.
Non capisco se si parla di padroni chioccia in generale o se quello che ho descritto mi si pone nel dato insieme…