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Amici anzitutto vi ringrazio tutti per i contributi. Mi scuso anche perché ho notato adesso che ho praticamente scritto un romanzo ieri notte. Roba da tirarci fuori una serie tv. Ma ero ancora adrenalinico e ho scritto di getto, almeno credo che si capisca abbastanza bene cosa è successo.
Sono felice anche io del mio cagnaccio, ha fatto il suo lavoro pure troppo bene. Senza dubbio ho qualche responsabilità ma voglio precisare che:
1) il gesto del tizio è stato improvviso e del tutto inaspettato, e l’attimo successivo Goran gli stava di sopra.
2) La mia reazione per forza di cose è successiva a questi due momenti, per cui il problema del controllo è qualcosa che riguarda i due minuti successivi.
Come ho detto tante volte Goran è davvero estremamente obbediente, e alla fine in verità anche in questa circostanza “estrema” ha obbedito, ma ha avuto quei due minuti di follia in cui sembrava non si fosse fermato nemmeno se gli sparavano. Sono avvenimenti che accadono in una frazione di secondo e ci vuole più a raccontarli che a vederli mentre accadono.
Ho ovviamente urlato “Goran” e “No” con tutte le mie forze, ma nelle prime battute era come se fosse sordo. Poco dopo sebbene non smetteva di puntare ringhiare e tirare riusciva ad ascoltarmi, finché non si è “calmato”. Continuerò a lavorare con lui sui comandi come faccio sempre anche se è davvero fin troppo obbediente, il fatto è che oltre questo è forse difficile andare restando nella educazione cane-padrone. Per prevenire e comprende i comportamenti e l’obbedienza in circostanze estreme occorre forse un salto più in là verso l’addestramento, l’uso di figuranti e robe del genere. Finché siamo qui io e lui da soli Goran potrebbe anche strisciare se glielo chiedo, ma se invece qualcuno minaccia o attacca, e non ho modo di creare questa situazione qui da soli, è possibile che parta di nuovo per uccidere.
Una ultima considerazione sul carattere riallacciandomi a una cosa importante che ha scritto Matt: il carattere equilibrato di Goran mi ha effettivamente fregato. Lui è sempre bello placido e tranquillo ma osserva tutto come uno scanner e riesce a fare la TAC a ogni individuo che ha nei paraggi anche se sembra che non si stia curando di lui. Non essendo uno dal ringhio e dall’abbaio facile, e vista la rapidità degli eventi, ha preso la sua decisione.
Paradossalmente la piccola Gael che ha un caratteraccio perché ringhia a chiunque si avvicini oltre i 3 metri sarà forse più semplice da gestire perché dà gli avvisi prima e per passare al morso forse ci mette tempo e non è detto che lo faccia. Invece magari i cani che sembrano più tranquilli te li ritrovi addosso in un nanosecondo!
Insomma il vecchio detto “can che abbaia non morde” e vice-versa pare roba seria.