Alessandro Carrega Dal Pozzo Partecipante

Titolo:una giornata di caccia grossa nelle paludi, in Uruguay. Epiovuto molto i due giorni precedenti, efine estate, Aprile australe.Eil momento ideale perchei cinghiali e i capibara(carpinchos) stiano tutti sulle taipe, o argini o sugli isolotti boscosi della palude, che etutta inondata.Inselliamo i cavalli, sciogliamo i cani ,a digiuno dal giorno prima,e, poco dopo dell àlba, via, verso la laguna negra e le paludi che la circondano.Abbiamo il permesso dellestanciero vicino.Sono venti km. e ci vuole unoretta a cavallo, nei pascoli verdi fra migliaia di alte palme butiache stanno dando i frutti dolci e agri, che piacciono tanto ai cinghiali.Cèda passare un canale che con la piena non si vede piu, etutto sottacqua.Entra il capataz piuesperto e il cavallo, nervoso cade di colpo nellacqua fonda,immergendo la testa, oltre la scarpata retta del canale, che esparita sotto la piena, taglia la corrente forte con lacqua alla sella.Ultimi entriamo un amico mio, un grassone che esempre vittima di scherzi pesanti e io dietro.Quando siamo nel mezzo della corrente, gli do una bella frustata nel culo al cavallo, che simpenna e butta lamico nella corrente.Questo , urlando maledizioni ma senza lasciare le redini, si fa rimorchiare fino dallaltro lato.E lia promettere vendetta, a dire che poteva affogare ma gli dico che sapevo che era buon marinaio e nuotatore e con quella pancia a canotto, non cera chi lo affogasse!.Arriviamo, passando una collinetta, a una piccola laguna dove sempre ci sono carpinchos.I levrieri sentono lodore e corrono nellacqua bassa e limpida, nel sole del mattino, seguiti dai cani da presa, corsi, dogos e cimarrones.Tutti ci mettiamo al galoppo per sorprendere i capibara nei falaschi fuori dallacqua.I galgos sembra che volino, alzando archi di gocce nel sole, che brillano con i colori dellarcobaleno. Uno spettacolo che mi erimasto nella memoria per sempre!Finalmente esce un carpincho ma per poco sfugge ai cani, buttandosi a capofitto nellacqua fonda.Poi un altro e un altro ancora, ma tutti si salvano.Finalmente arriviamo alla prima taipa, argine, con ai lati due distese di falaschi allagati. Sulla taipa ci sono molti cardi sradicati e mangiati dai cinghiali e i galgos spariscono in avanti seguendo una traccia. Fincheabbaiano alla destra a mezzo km. nei falaschi.Sentiamo che stanno tornando indietro e allora ci portiamo per tagliargli la strada.Ora si sentono abbaiare a fermo in un pajonal, o canneto,e i cani da presa sono spariti anche loro. Al galoppo ci avviciniamo nei falaschi e paja brava, paglia dura, della palude, poi saltiamo dai cavalli e circospetto il peon piuagile si avvicina dove sentiamo grugnire il cinghiale e abbaiare il fox rterrier.Localizzato il cinghiale, aizza i cani, per farsi riconoscere e perchenon lascino la presa, e preso lanimale per una zampa, gli mette il coltello dietro la scapola.Poi, tranquillizzando i cani, li togliamo uno ad uno , si tolgono testicoli e vescica, lo si apre e ci si congratula fra noi. Poi si lega dietro alla sella e proseguiamo.I cani stan bene, solo un galgo ha un taglio in una coscia, ma puocontinuare la cacciata.Continuiamo per la taipa, fino alla laguna negra. Labisogna entrar nellacqua per scavalcare una recinzione che termina nella laguna.Entriamo nellacqua, nuotando a fianco del cavallo o restando a cavallo, dopo aver tolto la sella e averla messa in un sacco di plastica, per non bagnarla.Usciamo dall acqua e inselliamo di nuovo proseguendo al bordo della laguna fra boschetti di salici.Sempre col vento di tre quari in fronte.Finalmente i cani spariscono a sinistra in mezzo ai falaschi e si sente il caratteristico cinguettio di un carpincho.Stan lottando, si sente qualche scagno del terrier. Allora corro fra i falaschi e vedo i cani che tengono un bel capibara per la testa e il naso, mentre il fox terrier sta a cavallo, mordendo un orecchia.Lo pugnalo e poi grido perchevengano ad aiutarmi i compagni.Eun bel carpincione di piudi cinquanta chili, ma ha morso malamente un dogal, dogo con galgo, alla gola,che sta sanguinando molto.Un altro ha un taglio alla spalla, ma superficiale. I cani nuovi si portano sempre a cacciare i carpinchos, perchecosisi infuriano, non essendo questanimale cosipericoloso e violento come il cinghiale, che puospaventare un cane alle prime armi..Ma mordono come i conigli, a tenaglia e tagliano a fondo, potendo dissanguare un cane.Quello che estato morso alla spalla eun corso cucciolone, che dora in poi non si scorderamai piuche il tal animale esuo nemico pericoloso!Portiamo a terra sotto i salici il carpincho, lo apriamo e lo carichiamo sul cavallo.Gli amici ne hanno preso un altro ,piupiccolo.Intanto io doquattro punti al dogalgo nel collo e un podi emostatico.Poi si riparte. Arriviamo ad unaltra taipa che dalla laguna torna vero terra, e piano piano arriviamo ad una isola, o monticolo, forse cimitero degli indios charrua, con un boschetto di coronillas e palme butia, per rifocillarci e far riposare i cani.Licoi rachidi delle palme e legna secca, facciamo un fuoco e arrostiamo un bel costato di castrato, e con galleta di campo e vino rosso e qualche salciccia di cinghiale mista maiale, facciamo il mezzogiorno.Frattanto, daccordo col capataz, ho preparato unaltro scherzaccio: mettiamo un collare elettrico, di quelli da addestramento, che danno la scossa, fra la sella e la schiena di un cavallo, piuttosto focoso, nel quale va un amico mio, che glielo avevo giurato!.Finito di mangiare, tutti in sella, al mio amico gli danno il cavallo giainsellato, lui monta e primo fra tutti si mette a passare un canalone con un metro di acqua. Quando arriva nel mezzo, aziono il telecomando , il cavallo incomincia a sgroppare e lui , a capofitto nellacqua!Esce fuori bestemmiando, ma non sospettado niente e dice:si sapeva che avevi dei cavalli di merda, ma cosipazzo furioso come questo, mai!Mhai dato il piumatto.E tutti a ridere e dirgli che non egaucho, che i cavalli solo li vede in televisione.La veritalha saputa diecianni dopo, essendo un tipo vendicativo.Ora siamo tornati verso la laguna, ma il clima ecambiato: venticello fresco dal mare e stiamo aspettando fra i falaschi, che i cani tornino, che sono andati lontano verso la laguna.Passiamo piudi un ora a cavallo, mezzo nellacqua, ascoltando nel vento i cani, mentre passa, spaventata dalla cacciata , una mandria di circa mille manzi, nellacqua bassa, davanti a noi,sciaguattando nellacqua e facendo rumore.Non si sente niente, finche, passata la mandria, vediamo del movimento dentro ai falaschi, nell acqua piualta.Un mio amico entra dentro e finalmente incontra la Biancamano, cimarrona, attaccata a un cinghiale , nuotando in un chiaro fra i falaschi.Mi avvicino, faccio i complimenti alla cagna, quando lamico mio entra piuadentro e trova il mio miglior cane, Romario, che nuota solo sanguinando abbondantemente.Lo porta a terra e vedo che ha tutto il petto come un colabrodo. Gli faccio una vitamina K e lo metto sulla sella, per tornare a casa. Ma dopo un paio di kmn. mi accorgo che emorto.Aveva sangue cimarron e fila brasileiro ed era il mio miglior cane.Dopo questo torniamo a casa,che giasta scendendo la notte, e sotto la luce della luna, devo andare avanti io , percheho il cavallo piuesperto che sa dove stanno i ponti ,che sono sommersi dalla piena e non si vedono. Col culo stretto e triste per il cane morto, incontriamo i ponti, nellacqua turbinosa , che luccica sotto la luna e unora e mezzo dopo siamo allestancia. Stanchi , tristi, ma soddisfatti della caccia, pensando al solengo assassino che chiama la nostra vendetta! Li, la sposa del capataz, ci ha preparato un buon guiso,lo stufato criollo,caffee galleta.E con un poco di scherzi ormai stanchi, dopo di aver dato unabbondante pasto ai cani, tutti a far la doccia e ognuno a casa sua e a letto.Bene, cosisi e`conclusa una giornata di caccia, funestata dalla triste morte in battaglia del buon Romario. Saluti e in bocca al lupo ai cacciatori.Àlessandro Paleohunter