Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Carattere ed educazione del cucciolo › LA MEMORIA DEL CANE CORSO › Rispondi a: LA MEMORIA DEL CANE CORSO
[quote=42402]Non lo so forse parli per te, il tuo come è selezionato ?e come fai ad addestrarlo? io il mio lo so benissimo come e selezionalto e su quale funzione, e come gia scritto di calci in culo non ne ha mai presi , perche non ce ne è mai stato bisogno
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Io non lo addestro, ci vivo insieme. Ecco: forse un utile termine di paragone può venirci proprio dalla cagnolina di Simone. È vero che una volta, per reagire ad una sua intemperanza, Simone le ha rifilato un calcio; tuttavia Yuma vive in famiglia, con dei bambini, pertanto è sicuramente trattata con dolcezza; inoltre Simone ha più volte detto che il cane socievole gli sta benissimo. Eppure Yuma, a quanto pare, manifesta propensione per la guardia ed anche una certa sicurezza nei confronti degli altri cani: queste sono sicuramente caratteristiche innate e, col tempo, sarà utile a tutti vedere come esse si concretizzeranno, quando la cagna sarà adulta. Invece il tuo caso ed il mio, agli antipodi fra loro, sono forse fuorvianti: penso alla mia condizione di neofita ed al tuo ruolo di moderatore del forum (anzi, a quello di “educatore”, che ti sei auto-attribuito). Poiché del cane Corso sai anche quanti peli ha sul pube, ritieni che tutti debbano per forza condividere le tue opinioni in tema di educazione e di condotta. Le mie opinioni invece sono diametralmente opposte, perché non mi piacciono né i “cani a comando” né i cani coccoloni e socievoli, né sono come te interessato ad operazioni commerciali sui cani.
Tu ti mostri molto suscettibile e addirittura mi minacci (come certi cagnolini che abbaiano a vuoto) ed invece dovresti riflettere su ciò che dici. Ti piace tenere i tuoi interlocutori sotto scacco e il tuo ragionamento, in pratica, è questo: “O il tuo cane fa ciò che dico io, oppure non è un cane Corso”.
Già è difficile definire esattamente cosa sia un Cane Corso e quale sia il suo contegno ideale; poi tu non offri alcun contributo a questo tentativo. Le “linee di sangue” di cui parli sempre, non le hai mai precisate, a parte il fatto che sono quelle del Contado. Avessi una volta fatto una considerazione in tema di genetica, che pur ti vanti di conoscere! Citi sempre le famose “funzioni”, ma non hai mai spiegato di quali funzioni parli. Qualcuna sì, l’hai descritta: paste alla crema, fettuccine nel ristorante… In proposito ti ho citato la cagnolina della vecchietta, selezionata sulle medesime funzioni. Ma non ti piace l’accostamento, vero? Invece a me dovrebbero piacere i tuoi puntini di sospensione ed i tuoi sottintesi quando il mio cane si discosta dal comportamento che piace a te?
Tu sai benissimo dove io ho acquistato il cane e ne hai anche visto il pedigree, perciò non dovresti fare domande maliziose. Il tuo cane invece, puoi dimostrare da quale “linea di sangue” proviene? Ma io non voglio mettermi sul tuo piano: sono sicurissimo che Noor fosse per genotipo un magnifico cane, sia perché tu sei un esperto, sia perché immagino che il dottor Flavio Bruno, per l’amicizia che ti porta, ti abbia dato il migliore dei suoi cuccioli. Con tutto ciò, sugli ascendenti di Noor puoi dire tutto ciò che vuoi, ma nulla puoi dimostrare. E quanto al suo “carattere” sei sempre molto contraddittorio: ha preso da Drus che uccide un cane come niente fosse, o discende da quei cani che, tutti insieme, vanno al bar a giocare a tressette? La storia dei calci nel culo, anche se ora ti fa comodo negarlo, l’hai tirata fuori tu e te ne sei sempre vantato. Del resto tu sei un addestratore molto esperto, inoltre da ex-gendarme non ti fanno difetto grinta e personalità: è chiaro che in un amen hai facilmente soggiogato una cucciolina di tre mesi la quale, per dotata che fosse, è ora ridotta ad aspettare i tuoi ordini anche per respirare. Povera Noor: talvolta ancora ringhia, perché la natura si fa sentire, ma la paura dei calci nel culo la trattiene da ogni iniziativa.
Per me è diverso: Argo è un amico, io lo rispetto e lo amo e quello che lui mi dà, nel bene e nel male, deriva dalla sua devozione e dal suo amore, non dalla paura!