Tratto dal 1° Convegno Nazionale
CIVITELLA ALFEDENA – 16/17 Giugno 1990
Il Cane Corso
Caratteristiche e contributi per la definizione dello standard.
di Dr. Shimon Goldman, Medico Veterinario
In seguito alla pubblicazione della proposta dello standard del Dr. Morsiani, é stata fatta una ricerca alla facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Pisa per valutare i parametri morfologici dei cani Corsi.
Questo tipo di indagine risulta generalmente molto difficoltosa nella cinofilia per la natura stessa dell’allevamento dei cani. ovvero per la presenza di piccoli gruppi o individui sparsi su di un vastissimo territorio.
Per superare questa difficoltà ho preferito, con l’aiuto del Dr. Morsiani, del Prof. Mariotti, del Dr. Perricone e detta Società Amatori del Cane Corso, effettuare le misurazioni durante le manifestazioni dell’ E.N.C.I., in questo modo ho avuto la possibilità di misurare più cani nello stessa giorno e luogo.
Le misurazioni sono state fatte a Milano, a Firenze e a Bari, con i giudici Morsiani, Perricone e Vandoni.
Inoltre sono stati misurati altri cani sia di privati che di allevamento.
Sono stati presi in esame ì dati appartenenti solo ai cani al di sopra di u n anno e mezza di età (cioè a completo sviluppo scheletrico), ed iscritti al libro aperto dell’ E.N.C.I., in totale 24 soggetti:
13 maschi ed 11 femmine.
Sono state rilevate misurazioni morfologiche ed indici zoometrici mediante un compasso, un cinometro ed un metro a nastro.
Tali dati sono stati poi elaborati da un computer, usando metodi di analisi statistica, e confrontati con la proposta provvisoria del Dr. Morsiani.
Vorrei aggiungere che lo stesso autore della proposta, cioè il Dr. Antonio Morsiani, ha attivamente collaborato a tale indagine.
A ciascun cane sono stati misurati e valutati parametri come pelo, ossatura, pelle, misurazioni di testa, tronco, arti ed altri ancora per un totale di 41 parametri.
Gli indici principali come I. Corporale, I. Toracico, I. Cefalico ecc., sono stati calcolati seguendo le formule comunemente usate in zoognostica.
Altri indici sono stati opportunamente formulati per un totale di 23 indici.
Sono state messe a confronto le medie ottenute con quelle della preposta provvisoria usando la deviazione standard (un parametro statistico) rame margine di scarto della media.
RISULTATI
1) Ossatura: esiste notevole differenza tra maschi e femmine ed anche fra i singoli soggetti
2) Pelle: spessa.
3) Pelo: corto, ma non raso. In alcuni soggetti é più lungo, fino a 3.5 cm.
4) Testa
Assi cranio facciali: paralleli o leggermente convergenti.
Cranio: piatto, globoso in alcuni maschi. Le facce laterali del cranio sono convergenti. Questa convergenza é data dal notevole sviluppo della regione masseterina.
Canna nasale: rettilinea.
Muso: tacce laterali convergenti ( tronco di cono ).
Denti:tutti i soggetti esaminati hanno dentatura completa con impianto degli incisivi leggermente arcuato. Prognatismo: circa la metà dei soggetti hanno la chiusura dentale a tenaglia; gli altri presentano un leggero prognatismo.
Stop: accentuato.
Occhi: colore: maggioranza nocciola chiaro, alcuni soggetti con orchi nocciola scuro.
Orecchie: posizione media con pelo raso (per altri rilevamenti vedi tab. 1).
Collo: muscolatura: varia in rapporto allo stato di nutrizione e condizioni generali. Tutti i soggetti presentano una leggera giogaia
6) Tronco
Petto: in tutti i soggetti esaminati il manubrio dello sterno é prominente.
Garrese: prominente nei maschi, piatto nelle femmine.
Dorso: in alcuni soggetti il dorso è insellato. Questo difetto è spiccato nette femmine dopo alcuni parti e nei cani tenuti a carena.
Coda: la maggior parte dei soggetti esaminati (70%) presentano coda con inserzione bassa. La coda è larga alla radice e poi si restringe (vedi tab. 2).
7) Arti
Parametri con ossatura, muscolatura e forma sono molto variabili da soggetto a soggetto.
Piede: la maggior parte dei soggetti presenta piede rotondo.
Dita: digitali ricuvi e abbastanza raccolti.
Cuscinetti plantari: duri e pigmentati rapporto alla pigmentazione delle estremità dei piedi.
Unghia: le unghie forti e pigmentate in rapporto alla pigmentazione delle estremità delle dita.
La maggioranza degli indici, rapporti e rilevamenti corrispondono a quelli riportati dal Dr. Morsiani.
Tuttavia si sono riscontrate alcune differenze, anche considerevoli, per i seguenti parametri:
– Il rapporto cranio?facciale é maggiore di quello riportato dallo standard provvisorio;
– L’indice corporale risulta maggiore, anche se rientra appena in una deviazione standard;
– I rapporti dei perimetri dell’ avambraccio e del carpo con l’altezza al garrese sono minori di quelli indicati nello standard provvisorio;
– I rapporti di lunghezza dei segmenti ossei degli arti rispetto all’altezza al garrese risultano maggiori;
– L’ altezza al garrese media, sia dei maschi che delle fenunine, é risultata superiore a quella massima consentita dallo standard provvisorio;
– Gli assi cranio?facciali in molti soggetti sono risultati paralleli e non convergenti come indicato nello standard; una leggera convergenza si é riscontrata solo in alcuni soggetti;
– La metà circa dei cani esaminati ha la chiusura dentale “a tenaglia”,
solo quelli che presentano prognatismo hanno invece la chiusura dentale ”a forbice rovesciata”;
– Il manubrio dello sterno nella maggior parte dei soggetti esaminati é prominente e non si trova a livello delle spalle come descritto nello standard;
– La coda in gran parte dei soggetti è inserita bassa.
Nella tab.5, vengono confrontati a titolo informativo le caratteristiche più importanti di due razze
(italiane, entrambi derivati dal Molosso Romano): il Cane Corso e il Mastino Napoletano.
CONCLUSIONI
Dai risultati della ricerca si delinea un cane più alto e slanciato di quello descritto dal Dott. Morsia ni.
In questo lavoro non sono state prese in considerazione le angolazioni degli arti ed i relativi difetti, perché allo stato attuale dello sviluppo della razza tali parametri hanno un importanza secondaria rispetto alla definizione del ” tipo “.
Per quanto riguarda il futuro della razza, si ritiene sia molto importante usare tutti i riproduttori accettati dall’ E.N.C.I. per allargare la base genetica.
Sarebbe auspicabile la ricerca di altri soggetti nei luoghi di origine e l’iscrizione di quelli idonei nel libro aperto dell’ E.N.C.I.
A proposito del colore dei mantello, vorrei fare qualche considerazione a proposito dei colori completamente grigio, nero o nero con macchie bianche e senza sottopelo (esiste un nero con sottopelo che va invece considerato).
Secondo alcuni tali colori derivano da incroci fra molossi meridionali con alani.
Nel mastino napoletano di oggi il grigio é il colore che ha avuto più successo.
A mio avviso nel cane corso, anche in concomitanza con il divieto del taglio delle orecchie. sarebbe opportuno limitare il colore del mantello a quello tigrato e a quello fulvo di varie tonalità e quello nero con sottopelo, per dare al cane corso con le orecchie lunghe un’ ulteriore particolarità.
Tra l’altro questi colori sono quelli che si riscontrano nei reperti storici sul cane corso e nelle sue descrizioni.
Mi rendo conto che tale restrizione potrebbe dare un duro colpo alla razza dal punto di vista numerico, ma senza di essa il cane corso con le orecchie lunghe rischia di scomparire.
English:
Following the publication of Dr. Morisani’s proposed standard a research was carried out at the Pisa University Faculty of Veterinary Medicine to evaluate the morphological parameters of Corso dogs.
This type of research is usually very difficult in dog breeding communities owing to the nature of the dog breeding kennels themselves, i.e. small groups or singles spread out over a wide territory.
To overcome this difficulty I chose to carry out the measurements during the E.N.C.I. shows with the help of Dr. Morisiani, Prof. Mariotti, Dr. Perricone and the Corso Dog Fanciers Association, and was thus able to measure quite a number of dogs on the same day and in the same place.
Measurements were carried out in Milan, Florence and Bari together with Judges Marsiani, Perricone and Vandini.
Other dogs, both kennel and privately owned, were also measured.
Only dogs over the age of 1 ½ (having a fully developed skeleton) and registered at E.N.C.I. were considered for a total of 24 dogs – 13 males and 11 females.
Morphological measurements and zoometrical indexes were taken with a compass, a dog meter and a standard meter.
Said data was then statistically analysed by computer and compared with Dr. Morsiani’s proposed standard.
I would like to add that the author of the proposed standard, Dr. Antonio Morisiani, actively participated in this research.
Parameters such as coat, bone structure, skin, head measurements, trunk, limbs and others for a total of 41 parameters were measured.
Principle indexes such as body, thorax, cephalus etc, were calculated by applying formulas commonly used in zoognostics.
Other indexes were opportunely formulated for a total of 23 indexes.
The averages obtained were compared with those of the proposed standard using a standard (a statistical parameter) average deviation margin.
RESULTS
1) Bone Structure: a big difference between male, female and single subjects was noticed.
2) Skin: thick
3) Hair: Short but not smooth – longer in some subjects up to 3.5 cm.
4) Head:
Skull-face axis: parallel or slightly convergent
Skull: flat, bulging in some males. The sides of the skull are convergent. This convergence is due to a remarkable development of the masseter region.
Nose channels: straight
Muzzle: convergent sides (tapered)
Teeth: all the subjects have a complete set of teeth with slightly arched incisors
Prognathism: about 50% of the subjects have a pincer-type bite – the others show a slight prognathism
Stop: pronounced
Eyes: mainly hazel – dark brown in some subjects
Ears: Smooth haired and set in a medium position (also see table 1)
Neck: muscles vary depending on nutrition and general health conditions. Slight dewlap in all subjects.
6) TRUNK
Chest: fore-chest well defined
Withers: pronounced for males – flat for females
Back: some subjects have a hollow back – this defect is noticed principally in females which have had various litters and in dogs kept on the chain.
Tail: about 70% of the subjects examined have a low tail attachment – strong at root and tapering (see table 2).
7) LIMBS
Bone structure, muscles and shape vary considerably from subject to subject.
Feet: most of the subjects have rounded feet.
Toes: well arched
Pads: hard and pigmented with respect to the pigmentation at the end of the foot
Nails: strong and pigmented with respect to the end of the foot.
Most of the indexes, comparisons and readings correspond to those found by Dr. Morsiani.
However some quite considerable differences were found, at times, for the following parameters:
• The skull-face ratio is higher than the one specified in the proposed standard;
• The body index is higher, even if it just fits into a standard deviation;
• The forearm perimeter ratio as well as that of the carpal joint and height at withers are lower than those specified in the proposed standard;
• The limb bone segment length ratios with respect to the withers are higher.
• The average height at withers, both for males and females is higher than the maximum specified in the proposed standard;
• The skull-face axis resulted parallel and not convergent as specified in the standard; a slight convergence was found only on a few subjects;
• About 50% of the dogs examined have a pincer type bite – only those affected by prognathism have an inverted scissor type bite;
• The chest in most of the subjects examined is pronounced and not level with the shoulders as specified in the standard;
• In most of the subjects the tail is set low.
In table 5 there is a comparison between the main features of two races, the Corso Dog and the Neapolitan Mastiff (both of them Italian and originating from the Roman Molossian).
CONCLUSIONS
The results of this research outline a taller and trimmer dog compared with the one described by Dr. Morsiani. The angle of the limbs and relative defects were not taken into account because, at the present state of development of this race, said parameters are of secondary importance with respect to the definition of “type”.
As regards to the future of the race, it is felt that all the reproducers accepted by the E.N.C.I. be used in order to extend the genetic base.
Research of other subjects in their places of origin and the E.N.C.I. registration of those found to be suitable is recommended.
I would like to make some considerations as regards to dogs with completely grey, black, or black and white patched coats and those with no undercoat (there is also a black type with undercoat which should be taken into account).
According to some people these colours developed from cross breeding Molossians with Great Danes.
Furthermore, grey is the most widespread colour among Neapolitan Mastiffs.
In addition to ruling out ear cropping, I think it is also advisable to restrict the coat colour of the Corso dog to different shades of fawn and brindle and to black with undercoat, to give the long eared Corso a further distinction.
These are, among other things, the colours which are specified in historical documents and descriptions of the Corso dog.
I realize that this restriction could have a negative effect on the race from a numerical point of view, but without it, the long-eared Corso dog runs the risk of becoming extinct.
Dr. Shimon Goldman, Medico Veterinario
Copyright Editrice L’ Orsa S.R.L. 1990