Articolo pubblicato sulla rivista WorkDogs di aprile 2000, realizzata da Giorgio Rossi e Alessandro Luzzi.
Dottor Flavio Bruno: medico veterinario appassionato studioso della razza che cominciò a conoscere quando, ancora ragazzo, seguiva l’ anziano e saggio veterinario del paese durante le visite nelle masserie. Sul cane corso ha pubblicato due pregevoli libri intitolati ” Brevi annotazioni sul Cane CORSO nel tempo, nelle diverse condizioni geografiche ambientali e sociali “e ” IL Cane CORSO “,da quest’ultimo mi permetto dì trascrivere un brano alquanto interessante: ….Erano gli anni in cui esistevano ancora nel meridione fiere di bestiame e grandi osterie, dove la gente parlava di bestiame e si poteva osservare varie e differenti razze di ruminanti di equini, suini e polli.
Qui si ritrovano proprietari terrieri, macellai, caprai mediatori di bestiame, semplici curiosi e pratici veterinari di paese ed in questo quadro non poteva mancare l’amico dell’uomo per antonomasia: il cane. Si potevano osservare il Volpino, il Mastino Abruzzese, ma quello che più di ogni altro colpita l’ immaginazione era il possente Cane Corso. Lo zio di mio padre mi raccontava entusiasta le prodezze e la bella forma della sua cagna corso di nome Diana, la quale aveva la forza e un morso fenomenale, in grado di bloccare i vitelloni che sul ” casale ” correvano all’impazzata.
Quando ero ragazzo, per me era una gioia andare spesso assieme all’ anziano veterinario del paese, parlare con quella persona che ai miei occhi sembrava quasi un mago; riusciva a capire gli animali solo guardandoli e toccandoli, riusciva a parlare e capire ma soprattutto farsi capire dalle persone più diverse, e in qualsiasi fattoria o masseria si andava, portava una nota di allegria per il suo carattere allegro e schietto.Un suo motto era: “per andare avanti nella vita, bisogna affrontarla per quella che è, e avere la stessa carica di un cane corso che attacca.”
Era bello poter osservare in azione i cani corsi nel loro ambiente naturale. Erano spettacolari quelle scene di lavoro, di azione de corsi, dove il sottoscritto riusciva a capire tutto ciò che osservava sotto la guida e le spiegazioni e i discorsi del vecchio e pratico veterinario. Le caratteristiche fisiche-attitudinali erano uguali in tutti i cani corsi, quello che variava da una fattoria all’altra o da una famiglia all’altra, era la colorazione del manto: vi erano manti comuni ad altre razze come il fulvo, il grigio-cenere (cenerino) e il nero, ma vi erano delle colorazioni veramente esclusive come la tigratura nera su fondo brizzolato, la tigratura a tre componenti: grigio, nero, marrone; e poi il manto caffè – sfumato in scuro; in tutte le tigrature era presente ai piedi e al petto una macchia bianca. Inoltre i pastori preferivano i corsi che presentavano la colorazione del manto di un formentino chiarissimo, quasi bianco.” Dopo questo importante riferimento al passato, torniamo all’attualità sempre lasciando la parola al dr. Flavio Bruno che così si esprime:”Per quanto concerne l’allevamento del Cane Corso bisogna utilizzare, per una selezione ottimale e funzionale oltrechè morfologica, tutti I soggettivalidi a prescindere dall’altezza e dal peso. Soprattutto è importante che il Cane Corso sia armonico, quindi bisogna valutate le corrette proporzioni dei soggetti.
La dentatura del Cane Corso può tessere a tenaglia o a forbice rovesciata. La dentatura a tenaglia è quella più funzionale nei carnivori. E’ risaputo che la chiusura a tenaglia è la più efficace nella presa; le leggi fisiche (braccio della bilancia) e quelle fisiologiche (inserzioni dei muscoli) ne spiegano il perché. E’ da penalizzare, il prognatismo conclamato. Io cedo che la massima importanza deve essere data alla robustezza dei denti, al perfetto incrociarsi dei canini. A proposito di muso, naso, denti e funzionalità, bisogna dire che il nostro cene è stato da sempre chiamato Corso o cane da presa in quanto la presa è la caratteristica della razza. Per questo motivo deve sussistere un apparato mascellare meccanicamente perfetto, cioè la mascella superiore ad inferiore devono essere della stessa lunghezza e la dentatura dell’arcata superiore deve combaciare con quella dell’arcata inferiore.
Chiusura ortognata
(E’ la tipica dentatura che, si riscontra nel lupo).
Il prognatismo invece determina una perdita dell’efficienza non solo nella presa ma anche nella masticazione e nell’uso dei denti per la pulizia della pelle e del pelo.
Il naso del cane deve essere sempre freddo e umido affinché il cane sia sano. Infatti bisogna ricordare che il cane ha una pelle quasi piva di ghiandole sudoripare.
Quando il cane compie una lunga corsa, in particolare in ambienti con alte temperature, non può eliminare il calore attraverso la sudorazione, ma soltanto attraverso un’intensa e rapida respirazione. Per questo la temperatura di un cane, dopo la corsa,aumenta di alcuni gradi centigradi.
Questo aumento di temperatura è utile per i muscoli, il fegato ed I reni che accelerano la loro attività.
Il cane è un ottimo corridore anche grazie a questa possibilità di aumentare la temperatura corporea Inoltre, non perdendo sali minerali con la sudorazione, è meno soggetto alla stanchezza. Però non tutti gli organi sopportano bene una temperatura più elevata del normale e tra questi vi è sopratutto il cervello.
IL cervello dei essere mantenuto in ambienti con temperatura accuratamente regolata.
La natura ha messo in atto un sofisticato sistema di termostatura per il cervello ad una corretta temperatura anche durante una lunga corsa. Il naso e la bocca, quando fa molto caldo, funzionano da veri radiatori.
Il naso e la bocca, quando il cane ha la lingua penzoloni, sono percorsi dalla corrente dell’ aria inspirata ed ispirata che facendo evaporare l’umidità, raffredda le mucose del naso,della bocca e della lingua. Tutto il naso è quindi raffreddato. Il sangue che ritorna dal muso ha una temperatura più bassa del normale e percorre una vena a forma di manicotto elle avvolge l’arteria che porta il sangue al cervello.
Chiusura prognata
Lo stretto contatto tra vena e arteria forma un vero e proprio scambio di calore, nel quale il sangue refluo della testa raffredda il sangue che va al cervello che così non subisce effetti nocivi derivati derivanti da una temperatura corporea elevata. Il meccanismo di raffreddamento del cervello, mentre muscoli ed altri organi sono mantenuti ad una temperatura più elevata dopo lunghe corse o lotte, comporta una minore utilizzazione di acqua in confronto a quanto avviene in altri animali che invece sudano. Nei cani con naso brevissimo, questa vera e propria malformazione fa sì che anche un limitato movimento provochi un aumento della temperatura noti solo del corpo, ma anche del cervello, poiché non esiste il radiatore del muso. Ne deriva uno stato di malessere ed allora il cane si ferma o non si muove.
Le razze che presentano un muso corto, e quindi un naso brevissimo, sono state ottenute solo per selezione, e cioè mantenendo in vita e facendo riprodurre animali che spontaneamente presentano tali deformazioni. Le razze allevate con il muso particolarmente corto hanno diverse limitazioni oltre a quella di stancarsi facilmente con la corsa.
L’inspirazione di aria non filtrata espone l’animale a rischi di tracheiti, bronchiti e polmoniti. Il Cane Corso è un cane polifunzionale e queste attitudini le ha ricevute dalla natura e da anni di duro lavoro.
Il naso corto e tozzo del Boxer è stato ottenuto dopo lunga selezione. Questa struttura ha un po’ ridotto la funzione del filtro del naso e la resistenza alle lunghe corse.
Abbiamo già detto che il cervello canino richiede una temperatura inferiore a quella del resto del corpo ed il raffreddamento necessario avviene per mezzo di ventilazione nei seni nasali; il prognatismo, riducendo lo sviluppo dei seni nasali, condiziona il cane rendendolo poco atto agli sforzi prolungati. Inoltre non è adatto neanche a tenere la presa, poiché viene ostruita la respirazione. Se non vi è un accorciamento della mascella superiore rispetto a quella inferiore, e i denti canini, premolari e molari superiori e inferiori e corrispondono regolarmente, il fatto che gli incisivi chiudano a forbice rovesciata non riduce l’efficienza nell’uso della dentatura.
Quindi se tutti i denti sono regolari ed i soli incisivi sono a forbice rovesciata, come si osserva in alcuni Cani Corso, il cane non può definirsi prognato. Il prognatismo non è dato dall’ allungamento della mandibola ma dall’ accorciamento della canna nasale. I cani a naso corto presentano molti rischi sanitari. La Natura ha costruito il cane con il naso lungo.
Purtroppo con intuito infelice, qualche giudice e qualche allevatore, invece di fare delle ricerche in terre italiane e utilizzare linee di sangue italiane, consigliarono e utilizzarono il Boxer, in quanto razza similare alla nostra ….!!!!!)