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Taggato: Mattia
Si è a lungo dibattuto nel post di Antonio relativo al pedigree della famosa funzione o meglio dell’allevare sulla funzione, concetto alla base della cinofilia tutta come ha detto Valerio, ma che oggi si sta smarrendo per tante ragioni che ho provato con qualche fatica ad esporre compiutamente esprimendo le mie opinioni.
La discussione è stata lunga e interessante anche se spesso off topic come è normale che accada in un forum molto partecipato. Voglio sintetizzare qui alcuni punti e aprire un nuovo confronto partendo dal guardare i nostri vicini, come la Spagna e il Portogallo ad esempio, che cito perché li conosco bene direttamente.
Dunque il problema è che molta gente ignorante (per lo meno in ambito cinofilo) vuole il cane difficile, quello cazzuto, quello non per tutti. Il cane che qualunque esperto degno di questa definizione sconsiglia vivamente a gente inesperiente. Il cane che anche nel primo risultato di una ricerca Google trovi scritto sconsigliato a chi non ha lunga esperienza.
Ora io un po’ di cultura cinofila me la sono fatta, sia leggendo molto e studiando che sperimentando. I cani ci sono sempre stati nella mia vita, i cocker e i pastori tedeschi quando ero infante, i dobermann da adolescente, i corsi da ragazzo e adulto.
Eppure io un pastore del Caucaso non me lo prenderei. Non mi sento ancora pronto per quella esperienza, so che devo ancora fare strada per arrivarci, sempre che io lo voglia.
Purtroppo però capita che invece il pivello di turno che vuole il cane cazzuto se lo compra. Il pastore o il corso tradizionale quello vero. Lamar per intenderci.
Poi capisce che a casa non entra neanche sua sorella, e che quando fa la passeggiatina fuori rischia ad ogni passo, e allora lo riporta indietro all’allevatore o peggio al canile dove lo castrano per darlo in adozione.
E allora che succede? Che l’allevatore meticcia per ingentilire il carattere. Così il prossimo pivello avrà il suo occhio soddisfatto dall’aspetto di quel cazzutissimo cane, ma sua sorella potrà entrare in casa. Probabilmente insieme coi ladri, e vabbè pazienza è solo un effetto collaterale.
Noi a questo pivello vorremmo rifilare un Golden, un Carlino o qualcosa di più adatto dato che ci sono centinaia di razze perfette per lui. Ma lui non vuole sentirne nemmeno parlare, al bar agli amici vuole mostrare il suo grosso cagnone che mette paura a guardarsi ma che leccherebbe pure chi sta accoltellando il suo padrone.
E allora via, disperdiamo il tesoro rappresentato dal patrimonio genetico di antiche razze per renderle gentili così le vendiamo ai pivelli e ai bambini piccoli, che di queste funzioni non se ne fanno niente.
Questo scempio avviene tutti i giorni, oggi, di continuo, mentre scriviamo. E siccome tutto ciò viene permesso e in alcuni casi persino incoraggiato dall’Enci, non si tornerà più indietro. E prima che le razze da lavoro si estinguano del tutto, è bene darsi da fare per salvaguardarle, conservarle, tramandarle e proteggerle. Perché ogni 100 pivelli, c’è un cinofilo vero, e uno a cui serve quella tanto declamata funzione del cane per cui se lo va a cercare anche in capo al mondo.
In Portogallo, paese che conosco e amo molto, non avviene nulla di tutto ciò. Hanno razze tipiche loro, autoctone, molte delle quali antichissime. Soprattutto cazzute da far paura. Prendete il Cao de Fila de Sao Miguel, il cui aspetto e il comportamento ricorda quello di una fottuta iena, il Rafeiro do Alentejo, il Cao da Serra de Estrela per citarne alcuni.
Bene, non mi risulta esista la versione expo di nessuna di queste razze che hanno salvaguardato e recuperato con amore e passione e al contrario dell’Enci usando precise tecniche anti-brogli sulle selezioni che sono rigorosissime. Queste razze sono intatte, allevate sulla funzione e fanno p-a-u-r-a.
Ma laggiù pochi possono permettersi un Sao Miguel e lo sanno bene, lo hanno i veri cultori e i cinofili esperti, non i ragazzini col lecca lecca. Ma l’ente cinofilo del Portogallo si chiama Clube Portugues de Cunicoltura e non Enci.
Un altro paese che funziona, non a quei livelli ma comunque 10 spanne sopra noi è la Spagna.
Si è detto tante volte del Perro da Presa Canario come ha detto Jury spesso più Corso del nostro Corso. Ma si potrebbe anche del semplice mastino spagnolo o del Perro Dogo Mallorquin, poco conosciuto ma guardiano dalle doti straordinarie. Ma più di tutti il Bardino Majorero, salvato dall’estinzione e allo stato attuale uno dei più difficili cani al mondo insieme col Fila de Sao Miguel portoghese, uno dei pochi cani al mondo a non aver paura di attaccare uomini, orsi e qualunque cosa, uno dei pochi che fiuta la paura.
In molti casi la salvaguardia e il recupero di tali razze è stato facilitato dalla geografia, essendo sia il Bardino che il Mallorquin razze isolane (Canarie e Baleari) ma anche il Sao Miguel pare sia delle Azorre. Luoghi così remoti hanno aiutato nel conservare antiche linee senza meticciamenti, nel continente sarebbe stato forse più difficile.
Sono tutti cani più leggeri del nostro corso e spesso a guardarli non gli dai due soldi, eppure io un Sao Miguel o un Majorero non li prenderei perchè non sono ancora Superman e sono cani che necessitano un esercizio constante, coerente, fermo, deciso e a volte estenuante.
Mi piacerebbe poter dire prendiamo esempio da questi paesi, ma non si può più dovevamo cominciare 80 anni fa, ora è tardi. Da noi l’expo ha vinto sulle funzioni e la partita si giocherà su nuove frontiere perché su quel campo si è perso.
E magari anche Portogallo e Spagna andranno in malora come noi in futuro perché il denaro comanda su tutto e per vendere più cani si farebbe qualunque cosa.
Allora per aiutare quell’uno su 100 che vuole davvero la funzione, e anche per rendere un servizio d’onore a certe antiche razze che fa tristezza vedere così lontane da come erano un tempo, riscriviamo gli standard modellati sulla funzione. Con o senza Enci. Un giorno molto lontano che forse noi nemmeno vedremo, avremo un altro ente che tutela le razze sul serio o lo stesso Enci che si sarà arreso alla forza di quelli che hanno lottato e avrà accolto per forza di cose gli standard scritti sulle funzioni.
A quel tempo forse non ci saranno più nemmeno i pollai lager, le mucche in batteria e la pesca a strascico, lasciatemelo dire da amante degli animali e della natura prima ancora che da cinofilo. E forse le auto saranno tutte elettriche. Ma siamo di molte galassie lontano da quel giorno, per cui adesso sognamo pure. Che tanto è gratis!
Quali potrebbero essere le soluzioni al problema italiano (anche se non è solo nostro si vedano gli Stati Uniti d’America) lo abbiamo scritto in tanti negli ultimi interventi del post sul pedigree, e credo che Jury ha tracciato una strada percorribile alla quale ho aggiunto delle mie considerazioni.
Allego foto di alcune delle razze citate, nell’ordine il Sao Miguel, il Bardino e il Mallorquin.
A mio avviso se non si riscrivono a dovere le regole del gioco diventa tutto più difficile saltarci fuori… in quanto allo stato attuale qualsiasi allevatore cercherà sempre di allevare facendo rientrare nello standard il proprio cane, regole del gioco date dal controllore o albitro Enci per rimanere in tema calcistico.
Se lo standard viene riscritto con maglie più larghe ci sarebbe posto anche agli allevatori tradizionali in modo da riuscire ad allevare non solo rispettando la morfologia, cosi da non tenere più separati i due mondi expo e tradizionale!
Concordo Antonio, riscrivere gli standard è quello che dico da principio, è il punto di partenza ma temo l’Enci non lo farà mai per questo dovrà farlo qualcun altro e dopo o l’Enci lo recepisce e lo fa suo, o ognuno per la sua strada.
Molto interessante, non conoscevo queste razze, difatti credo che bisogna conoscere bene quelle terre.
Ci sono tantissime associazioni che nascono proprio con l’ intento di salvaguardare determinate razze da Lavoro, vedi anche il Recupero del Mastino Napoletano.
Il Problema è la visibilità la lentezza burocratica insieme alla capacità di riuscire ad incidere nel mondo cinofilo globale, e l’ inevitabile Attrito che nel tempo inesorabilmente si crea fra i vari membri.
Difatto come funghi Nascono per morire velocemente.
La discriminante sono i soldi, lo dico con una tristezza infinita.
Una Enci che è sponsorizzata pesantemente dai colossi della pet industry, dalle crocchette ai collari con diamanti ai clicker eccetera eccetera ha di riflesso la forza di organizzare eventi e rappresenta una vetrina irrinunciabile per l’allevatore professionista, chiamiamolo così.
Una Associazione di tutela del corso tradizionale, alimentato a carne cruda, con un collare di vero cuoio e un guinzaglio al bisogno, che indotto stimolerebbe?
Alle expo cinofile i cani sono solo un pretesto, potrebbero essere asini o scimmie, non cambierebbe nulla.
Con la passione ci si diverte ma non si campa.
Correggetemi se sbaglio …. ma mi sembra che ci sia un po troppo integralismo nel valutare l’evoluzione delle razze e del CC in particolare.
Innanzitutto il corso si è fatto apprezzare non tanto e non solo per la capacità di fare la guardia, quanto per l’equilibrio nel carattere. Razze mordaci e aggressive c’è ne sono a iosa mentre capaci di fare una guardia “intelligente” veramente poche e forse solo il corso appunto. Cosa intendo … se ricevo una persona a casa non vuol dire che il cane la debba sbranare altrimenti non fara la guardia contro i malintenzionati. Il CC ha da sempre la capacità di riconoscere le persone che vengono accolte nel territorio alla presenza del padrone ed accettarle …. come deve essere!
Le stesse persone senza la presenza del padrone non potranno invece accedere al territorio.
Detto questo concordo sull’incapacita dell’Enci così come del legislatore in generale….. che è espressione della mancanza di cultura e civiltà del nostro paese…. quindi di tutti noi.
Te lo dico io come si comporta una femmina del Contado con estranei,Racconto un episodio che ho gia reccontato ma che è significativo per fare capire come una femmina di carattere ma equilibrata ed addestrata si comporta, in casa mia viene spesso la cugina di mia moglie (che non se ne intende per niente di cani ed ha anche paura) dopo la prima volta che è venuta in casa (accolta da Noor con una bella ringhiata) io ho presentato la cugina a Noor e ho fatto capire a noor che era un amica, vedendo che io la accoglievo festosamente Noor le ha fatto la festa, e tutte le volte che viene in casa Noor si ricorda(mica è scema)e la fa entrare (se ci siamo noi familiari in casa altrimenti nisba) ma questo è normale in un cane equilibrato, ma quello che mi ha stupito è stato quando incontrando la cugina in passeggiata, e dopo i convenevoli del caso la cugina ci voleva salutare con un abbraccio (è di quelle che abbracciano sempre) quando si è avvicinata al sottoscritto con Noor al guinzaglio,Noor si è alzata sulle zampe post e senza ringhiare le ha dato un colpetto al petto allontanandola facendole capire che doveva stare nel suo,e questo mi ha fatto vedere che Noor si la aveva riconosciuta come amica, man non le consentiva di andare oltre un certo comportamento fuori casa(per i cani abbracciare è segno di dominanza)e non le aveva ringhiato appunto perche la considerava un amica di casa, e questo è segno di grande equilibrio caratteriale , e lo si ottiene solo allevando sulla funzione.
No viene da un piccolo allevamento del gargano.
Ora ha un anno e mezzo e fin da piccola ha mostrato sempre la medesima impostazione. Abbaia quando qualche sconosciuto passa vicino al cancello solo se noi siamo a casa. Con i vicini, che conosce da sempre, si lascia accarezzare attraverso le sbarre …. solo se noi siamo in casa. Se non ci siamo, mi hanno raccontato i vicini stessi, rimane a qualche metro di distanza ed emette un ringhio basso e profondo con la coda ed il pelo del dorso ritti.
Visite di sconosciuti o poco conosciuti: abbaia per avvisare…. poi il rituale di accoglienza appena fuori dal cancello. Li scheda e da quel momento rimane tranquilla. Uniche eccezioni sono state il parroco di colore che è venuto a benedire la casa, che ha provato a “mordere” tre volte, i corrieri Bartolini che non facciamo piu entrare e alcune persone che non digerisce. Ma lo fa capire molto bene. Mi auguro che continui così! Ma ti garantisco Mattia di corsi con questo atteggiamento ne ho visti davvero tanti e alcuni facevano veramente paura solo a guardarli. Invece col padrone presente erano tranquillissimi e anche predisposti al gioco. Non è un’idea romantica ma esperienze vissute.
Valerio tu però parli di femmina, cosa farebbe un maschio del contado in quella situazione e con un padrone che non ha la tua esperienza in addestramento?
Io non posso “rischiare” i parenti per capire le reazioni del cane e il mio controllo.
@ Simone : ogni cane è a se, da quel che vivo io la protezione è maggiore se la famiglia è in casa, se suonano il campanello lui si alza contro la porta e ringhia forte, se non c’è nessuno Lamar è meno nervoso nelle reazioni ma non si fa comunque accarezzare.
Yuma non è del Contado è di un allevamento in Puglia.
Detto questo Simone è molto Fortunato perché Yuma è Molto indipendente e Guardiana ma allo stesso tempo lascia che il Padrone Gestisca le persone.
A parte qualche incidente che mi ha raccontato in Privato Simone, (che non scredita assolutamente la capacità di Yuma di fare la guardia e proteggere i suoi cari, ma che semplicemente mette in guardia il Padrone che deve avere un occhio sempre attento) Yuma è in grado di comportarsi tranquillamente in loro presenza e non fare avvicinare nessuno anche persone che conosce bene in loro assenza.
Detto questo però ripeto a Simone che è Fortunato perché questo è uno di quei casi che si chiamano moglie ubriaca e botte piena, ed è anche il risultato sul quale si punta quando si alleva un Corso sulla funzione.
non a caso lo si fa con il Corso perché per Mille anni è stato impiegato in questo modo e sinceramente sono pochi i cani che riescono in questo senso.
Maggiormente quando si parla di Cani da Guardia, ovvero Cani che sono in grado di agire i maniera autonoma in assenza di incipit da parte del padrone.
COn i Cani da Difesa tutto è più semplice, sebbene si debba porre attenzione a come la persona introdotta si comporta nei nostri confronti, si può stare relativamente tranquilli che il Cane non lo considererà minimamente.
Il Cane protegge il PAdrone e e se sente il Padrone tranquillo non ha nessun motivo di intervenire.
Cosa contraria però avviene in assenza del padrone dove il Cane per senso atavico di timore verso l’ uomo decide di non intervenire nell’ intruso che si introduce nel territorio fino a che questo non lo minacci.
Alcun possono mostrare opposizione con ringhi e abbai ma se l’ intruso entra a Cazzoritto smanacciando e intimidendo spesso il cane da Difesa decide di ritirarsi temporaneamente (opta per il Fly rispetto al Fight) in attesa che al minaccia continui o sia più coatta.
Siccome a quel punto l’ intruso sopratutto se ha avuto modo di lavorare con i cani non ha più motivo di preoccuparsi potrebbe anche arrivare ad invitare il cane e arruffianarselo.
Un Cane da Difesa nella maggior parte dei casi attacca l’ uomo anche se lo teme per il semplice fatto che sente minacciato il suo padrone e siccome l’ istinto di sopravvivenza gli dice che se muore il padrone muore anche il suo sostenimento di cibo e il suo punto di riferimento quindi in pratica anche lui, l’ istinto di sopravvivenza supera la paura.
ma in assenza di tale incipt un Cane da difesa non è detto che abbia territorialità e in mancanza di territorialità il concetto che gli sei entrato in giardino o dentro al casa per rubare non lo può comprendere.
Basta che non gli rubi il mangiare dalla ciotola.
Un Cane da Guardia questo non lo fa assolutamente, è più indipendente e il suo senso di sopravvivenza lo spinge a protegger dil territorio anche prima del padrone, anche il suo senso innato di sopravvivenza è differente.
Se è vero che in un dato territorio ritrova risorsa di cibo e acqua non è escluso che in assenza di tale risorsa lui possa spostarsi e anche il concetto di perdita dell’ alfa è contemplato, infatti in alcune razze è talmente alta tale contemplazione da ridurre veramente al minimo le situazioni definite inaccettabili secondo le quali il soggetto decida di prendere il ruolo di alfa all’ interno del territorio.
Il Corso ha di buono che la sua territorialità nonostante sia forte è superata dall’ attaccamento al padrone, come sia stata fissata questo non lo so, ma sicuramente c’e’ voluto tempo.
Essendo molossoide viene da pensare che ci sia basati su questa caratteristica di attaccamento al padrone tipica di tutti i Molossoidi cercando di lavorare e fissare la territorialità sicuramente strada più facile dell’ Opposta.
Quindi trovare un Cane al giorno d’ oggi che riesca a mantenere territorialità e attaccamento al padrone è veramente difficile sopratutto nelle razze convenzionali.
Potrebbe essere il Corso se l’ Enci non l’ avesse Ammazzato con gli incroci
Potrebbe essere il Pastore Tedesco se non l’ avessero ammazzato con la Displasia (ricordiamoci di fatto che il Pastore Tedesco è sempre stata la razza con il maggior numero di casi di morso, in parte facilitato dall’ enorme presenza sul territorio, ma obiettivamente è un cane mordace)
Tutt’ ora riusciamo a ricollegare alla guardia solo cani da Pastore e di norma cani poco gestibili se sanno fare il loro lavoro.
Sto parlando in senso ampio.
Possiamo trovare meticci guardiani, Rottweiller con grossa territorialità e dunque buoni Guardiani, e altre razze normalmente adibite sulla difesa che per un motivo o un’ altro legato comunque alle razze di origine utilizzate mantengono le loro caratteristiche standard oltre ad avere una forte territorialità, ma sono mosche bianche.
Se si pesca nella famiglia dei cani da pastore troveremo sempre chi più chi meno, sviluppata la territorialità ma di conseguenza la indipendenza e la più difficile gestione.
Pastore tedesco
PAstore MAremmano
Cane da montagna dei Pirenei
Mastino dei Pirenei
Cane Lupo cecoslovacco
Per non citare sempre Asia Caucaso e Kangal
Yuri ti ringrazio anche a nome di Yuma per i complimenti che le hai fatto. Anche se è passato un po di tempo sono pronto a scommettere che ti riconosce e dopo un po ti dà i bacini.
Tornando a noi tu hai sapientemente ampliato il discorso un po a tutto il mondo canino.
Non ho una vasta esperienza cinofila ma il corso l’ho conosciuto ormai buoni 25 anni fa nelle masserie pugliesi. E rinnovo il pensiero …. il pregio del corso è quello di fare la guardia (vera!) senza sbranare chiunque capiti a tiro. Se vi è capitato di leggere storie degli anziani vi renderete conto che il corso non è un cane aggressivo, lo diventa solo per necessità e come soluzione estrema. Tra l’altro è un cane leale e non infierisce sul nemico sconfitto accontentandosi di tenerlo in condizioni di non nuocere. Infatti non era neanche inserito tra le razze pericolose del famoso decreto.
Questo è quello che ho visto e vissuto coi corsi delle masserie.
Ora è chiaro che i mezzi alano, boxer, mastiff o Pit bull che spacciano per corsi hanno un atteggiamento comprensibilmente diverso.
Mattia scusa la franchezza ma mi viene da pensare che il tuo peloso non sia stato ben socializzato da piccolo come personalmente ritengo sia giusto fare …. anche se rispetto chi non la pensa come me…. e sono tanti anche qui sul forum.
Lo so bene, figurati, il mio peloso era il peggiore che avessero, è stato in box da solo dopo che gli altri della cucciolàta sono stati venduti, Valerio mi ha detto che la linea di sangue era molto tosta ma un cucciolo da solo fino a 4 mesi e mezzo non è il massimo, ci abbiamo messo un quarto d’ora per fargli fare 50 metri dall’uscita dell’allevamento alla mia macchina.
Tu stai contento della tua, sei fortunato!
Come ho detto più volte tra queste pagine io mi ritengo fortunato perché il mio cucciolone sembra equilibrato e gestibile. Ringhia o abbaia a qualunque cosa si muova, specialmente aldilà delle recinzioni, è estremamente vigile e attento a tutto, ma è molto tranquillo quando arriva un ospite e avviene il classico rituale dell’accoglienza e dopo qualche minuto si lascia anche toccare.
Naturalmente si parla di situazioni che includono la mi presenza, senza di me è altra musica.
Dai vostri interessanti spunti traggo anche la conclusione ovvia che pur trattandosi di cani ottimi guardiani e difensori ognuno ha il proprio carattere e ce ne sono di più duri e di più morbidi, ma sono sfumature dello stesso tono di colore.
In un altro post ho scritto che notavo che la territorialità del mio cane sembra molto legata alla mia persona e ai membri della famiglia più che alla terra vera e propria, il cane da difesa scrivevate voi.
Tutti i cani sono territoriali, alcuni più e altri molto meno ma l’istinto primordiale di difendere il loro territorio che è la fonte del bene primario, il cibo, è scritta nei loro geni. I cani da pastore sono tutti guardiani, è la loro funzione atavica e sono molto più territoriali dei molossi in genere e tutti gli altri cani. Il corso è quasi una eccezione perché unisce all’istinto della difesa anche una eccellente guardia, come ha scritto qualcuno guardia intelligente ed equilibrata, non è mordace a priori e sa valutare le situazioni per via della sua grande intelligenza.
Ma tutto questo bel discorso finisce quando esaminiamo i boxer dell’Enci spacciati per corsi. Oltre all’aspetto è snaturata anche la funzione per questo i più non sono né guardiani né difensori.
Mattia dice bene affermando che purtroppo i soldi comandano, lo avevo scritto anch’io poco più su. Eppure esistono, e ho riportato qualche esempio, i casi di razze recuperate con cura, che siano mordaci o più o meno guardiane diventa secondario rispetto al tema, gli esempi riguardano alcune razze particolarmente aggressive e le hanno tutelate così come erano senza voler correggere i caratteri distintivi, ma l’esempio era efficace anche se si trattava di cani da caccia. Probabilmente vendono meno, ma esistono ed esistono i cultori di quelle razze. Non è che ogni cane può essere venduto in massa, ci sono quelli che si venderanno in massa e quelli di nicchia.
Questo presuppone l’esistenza di un ente cinofilo nazionale serio, non schiavo di sponsor e che sappia con intelligenza fare l’interesse di tutte le diverse razze ciascuna con le proprie peculiarità ed esigenze.
In poche parole, quello che ci manca.
ah non sapevo dei trascorsi… penso però che non sia una situazione irrimediabile ma certo ci sarà da lavorarci su parecchio. Poi come giustamente osservavi ogni cane ha il proprio carattere e ci sta che Lamar sia un po’ più tosto della media.
In effetti, riflettendoci, anche nelle masserie alcuni cani venivano tenuti costantemente a catena (salvo la notte) perchè troppo aggressivi per lasciarli in giro.
Si certo contentissimo anzi direi amore vero!
Racconto un breve aneddoto di questa mattina. Siamo andati a passeggiare un po’ nel bosco a fianco casa ( sigh! di prugnoli neanche l’ombra) fino a giungere a casa di alcuni conoscenti due signori anziani che hanno una femmina di lagotto altrettanto attempata e acciaccata.
Bene appena giunti erano fuori dal giardino e il lagotto ha pensato bene di aggredire Yuma tentando un goffo assalto con morso alle chiappe. Sorpresa… Yuma ha scansato e non ha degnato la rivale neanche di un’occhiata andando a salutare invece gli amici. Poi come nulla fosse è entrata nel loro giardino e si è andata a dissetare nella ciotola dell’altra … che a quel punto forse l’ha riconosciuta ma comunque si è messa tranquilla.
Molti atteggiamenti per me rimangono misteriosi ma è un vero piacere poter osservare Yuma che cresce e ogni giorno mi fa scoprire cose nuove.
UN maschio del Contado si sarebbe comportato uguale da punto di vista caratteriale in quanto Noor come carattere assomiglia molto ad un maschio, a volte marca anche il territorio urinando come un maschio, non è che alza la gamba, ma lo marca, essendo un cane molto territorriale, infatti le femmine del cane corso tradizionale quando pattugliano il territorio, quelle cazzutelle intendo, marcano il territorio insieme al maschio,percio torno a dirlo ,cani allevati sulla funzione con determinate caratteristiche non riservano nessun problema, basta sapere sempre di avere al fianco un cane corso, non un pupattolo,fate un esame di coscienza , quale altra razza avrebbe allontanato con un colpo di zampe senza ferire perche conoscendola non voleva fargli male una persona che voleva avvicinarsi troppo al suo padrone?non credo che ce ne siano tante,sono queste cose qui che fanno la differenza del cane corso dalle altre razze da guardia .
Ciao simone bentornato,spero ci farai vedere qualche foto di Yuma aggiornata.
Credo che ci sia comunque da considerare la diversità di atteggiamento delle femmine rispetto ai maschi.
Un po’ mi ci ritrovo con king con l’atteggiamento di Yuma sia in giardino che fuori,ti dirò di più proprio questo week end in liguria ed in agriturismo un cane minchia (cosi li chiamo affettuosamente i cani di piccola taglia) gli ha dato una ringhiatina al naso di king e lui non se lo è proprio filato mentre su cani a pari della sua stazza la cosa gambia e di molto!
Quindi non so a maturazione completata (ha 16 mesi) come evolverà caratterialmente ma di sicuro è importante aver rimarcato come hai fatto te l’equilibrio che il cane corso deve avere e non spacciarlo come un cane aggressivo e basta !
Ciao Antonio chissà se riusciamo a farli incontrare questa estate…. e soprattutto a conoscerci di persona.
Si per me questo è il punto che fa la differenza rispetto agli altri cani… l’equilibrio, e non è davvero poco!
Vero per un motivo e per un altro non riusciamo mai a conoscerci,salvo imprevisti dovrei scendere giù e magari ci si vede,ci organizzeremo più in là.
Anzi indentificare il cane corso nell’equilibrio credo mai termine fu azzeccato in quanto in altri post spesso emergono lati caratteriali “forti” del cane che fanno pensare ad altro o peggio ancora aggressività ingiustificata ma in realtà non è così.
Ps:l’amministratore del forum ha preso da poco una cucciola in Puglia ed all’interno delle sue linee di sangue ha anche quella del tuo allevamento e cioè di Castrignano,se puoi leggi il suo post!
Credo ciò testimonia la bontà della linea di sangue di Yuma.
Il corso si contraddistingue proprio per il suo grande equilibrio e per la sua guardia “intelligente”. La mia esperienza diretta fin qui lo conferma al 100% e da quel che leggo è più o meno comune a moltissimi tra noi.
Al mio amico Matt dico che una volta tanto non sono d’accordo su un punto: la frase con la passione non si campa suona un po’ come la tristemente nota locuzione di un ministro della repubblica che ebbe a dire con la cultura non si campa facendoci fare una figuraccia internazionale.
Forse con la passione è difficile arricchirsi, ma di campare si può campare e vi sono molteplici esempi in ogni settore, non certo solo quello cinofilo. Mentre è una triste verità assoluta quella che la logica del profitto a tutti i costi è quella sovrana, ma non per questo è la sola possibile a mio avviso.
Sarebbe davvero bello incontrarsi e conoscersi di persona, dopo tutto questo scrivere!
Ci mancherebbe anche che fossi sempre d’accordo con me.
Nella mia esperienza non ho ancora incontrato un allevatore veramente appassionato ( quindi lontano da logiche di mero profitto) che sopravviva attraverso l’allevamento, hanno tutti un altro mestiere e con la vendita dei cuccioli forse si pagano le spese, ma amano ciò che fanno.
Sarei felice di sbagliarmi, anche se conosco molto più di cani rispetto a quanto conosca la cultura quel ministro bislacco e strapagato.
Io se riesco a organizzarmi scendo all’evento del Contado a fine giugno, se vieni ci si potrebbe beccare, cani al seguito ovviamente.
Per essere onesto Matt, anche io ho incontrato allevatori appassionati con un altro mestiere, ma ogni tanto questo mestiere è correlato ed è lì secondo me la chiave.
Forse riuscire a vivere del solo allevamento di cani, se fatto con amore e responsabilità, è difficile, ma molta gente in gamba che si dedica a questa attività vive in campagna e ha spazi a disposizione, per cui l’allevamento dei cani può essere una parte del lavoro e non tutto quanto.
Dopotutto se allevi cani dubito che tu possa farlo in uno scantinato in città, per cui su un pezzo di terra puoi diversificare con attività più o meno correlate come l’addestramento, il dogsitting/walking o l’allevamento di altri animali come quelli da cortile o i cavalli, o ancora servizi connessi al turismo o all’agricoltura (e qui mi fermo ma la lista potrebbe essere lunga), è una cosa che non toglie nulla ai cani e può produrre reddito e spesso aiuta queste persone che fanno il loro lavoro con amore a viverci anche benino.
Credo che allevare animali sia una roba da campagna, la vedo dura diversamente, e in campagna le risorse sono tante e ci si può costruire un reddito facendo tutto con passione e simbiosi con la natura, curando e amando gli animali e pure le piante.
Voglio anche precisare che ho inteso accostare la tua frase a quella del ministro, ma la frase e solo quella [suona come]. Diverso sarebbe stato accostare le persone che quelle frasi hanno detto, ma mai mi sarei sognato di farlo e non l’ho fatto. Ti chiedo pertanto di scusarmi nel caso in cui questa differenza, che non è cosa da poco, non fosse chiara ed evidente abbastanza dalle mie parole.
Che tu ne sappia di cani è di evidenza lampante, e altrettanto lo è che quell’uomo di cultura fosse un orfanello, con ciò intendo che un paragone nel merito sarebbe stato illogico e alquanto astruso, e uno stolto chi lo avesse concepito.
Mi piacerebbe moltissimo partecipare all’evento del contado, ma è molto difficile che potrò farlo in quel periodo, ma ci proverò in ogni modo. Cani al seguito! 😉
Tornando al discorso con Mattia devi renderti conto che era Mustafà che era troppo tirato come doti caratteriali, infatti andava oltre la funzione perche essendo troppo aggressivo dava seri problemi di gestione anche ai padroni stessi,l’agressivita fine a se stessa non serve a niente, la funzione di un cane da guardia è quella di fare la guardia al territorio, e nel momento che entra in protezione deve essere controllabile,cosa che non tutti riescono a fare,Lamar ha preso la metà dell’agressività di Mustafà ed è gia un cane che da da fare, l’unico cane agressivo come Mustafà che io conosca è Bosco il padre di Noor, è un cane che anche se dentro la gabbia non permette di avvicinarsi a meno di stare un metro dalla gabbia, la figliola invece è molto più mite,ma è sempre bella tostina ma molto controllabile, penso che Lamar con un buon addestramento sul richiamo e movimento senza guinzaglio possa diventare un gran cane basta solo lavoraraci sopra, se vieni al raduno ti faccio conoscere il mio amico Lello della Castagnola, che ti farà vedere come gestire un cane agressivo senza nessun problema.
@Glauco tranquillo,msemriesci a scendere sarà un piacere!
Valerio, il limite è sicuramente mio che non ho mai dovuto gestire un cane come lui e so di non addestrarlo come dovrei fare, se fosse in mani esperte sarebbe più gestibile, farò di tutto per venire a giugno!?
[quote quote=46636]@Glauco tranquillo,msemriesci a scendere sarà un piacere!
Valerio, il limite è sicuramente mio che non ho mai dovuto gestire un cane come lui e so di non addestrarlo come dovrei fare, se fosse in mani esperte sarebbe più gestibile, farò di tutto per venire a giugno!
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Quoto e spero di vederti!! in alternativa mi dicono che ci sia un vero Guru della Cinofilia, che risponde anche Online e scrive articoli interessantissimi, un certo Cainos’D’urso lui dice che se fai come dice puoi risolvere qualsiasi problema e far fare qualsiasi cosa al cane.
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@Glauco tranquillo, se riesci a scendere sarà un piacere!
Quoto e spero di vederti!! in alternativa mi dicono che ci sia un vero Guru della Cinofilia…
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Il piacere sarebbe davvero grande anche per me cari amici. Farò tutto il possibile per organizzarmi, e ne parleremo presto!
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@Glauco tranquillo,msemriesci a scendere sarà un piacere!
Valerio, il limite è sicuramente mio che non ho mai dovuto gestire un cane come lui e so di non addestrarlo come dovrei fare, se fosse in mani esperte sarebbe più gestibile, farò di tutto per venire a giugno!
Quoto e spero di vederti!! in alternativa mi dicono che ci sia un vero Guru della Cinofilia, che risponde anche Online e scrive articoli interessantissimi, un certo Cainos’D’urso lui dice che se fai come dice puoi risolvere qualsiasi problema e far fare qualsiasi cosa al cane.
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Si me ne hanno parlato, è un omone barbuto che si veste da donna e dispensa saggezza sul web…speriamo che al raduno sia in abiti civili…?
L’atteggiamento di Yuma è ottimo, segno di un cane che è maturo, il fatto che sia entrata e abbia salutato gli amici indica che è molto equlibrata, che non abbia risposto al morso se cosi lo possimo chiamare della lagotta vecchia, è segno di tolleranza nei riguardi di una vecchietta, poi il fatto di essere andata a bere(l’acqua è un bene primario e a differenza del cibo non crea competizione) nella ciottola della lagotta e segno che lei la considere un cane amico e non pericoloso con il quale ci si puo dissetare insieme,penso Simone che hai un ottimo cane equilibrato e coraggioso, e il coraggio lo si vede anche in questi momenti quando un cane non attacca una altro più vecchio e inferiore fisicamente, e questa è una caratteristica che viene raccontata spesso in campagna dai Massari sul carattere del cane corso.