Di solito, ma non sempre, i cinofili amano anche i gatti. Oppure in famiglia c’è qualcuno che dice: “io sopporterò il tuo cane e tu il mio gatto!” (Molto spesso, sono le donne).
Il fatto è che i gatti sono animali belli e affascinanti per molti versi, però affatto dissimili dai cani. Normalmente il gatto è astuto, calcolatore, infido, pigro, prudentissimo. È anche giocherellone, ladro, spietato ed abile cacciatore. Mai del tutto domestico, sa ricavare dalla casa e dalla vita in famiglia il massimo dell’utilità.
Io ho una femmina di tigrato europeo, cioè la “razza” più bastarda e comune. Neanche a farlo apposta, è una bestia ferocissima e battagliera! (Evidentemente, quando si fa della tolleranza il principale metodo di educazione, le conseguenze sono queste). Per descrivere la bestiola, se qualcuno entra in casa lei gli salta sulle gambe e lo morde; oppure si mette in cima ad un mobile alto e quando il visitatore le passa vicino lo schiaffeggia ferocemente sulla testa. Col mio vecchio cane andava d’accordo, nel senso che per lo più si ignoravano (ma spesso dormivano vicini): infatti arrivando in casa lei l’aveva trovato già vecchio e si era abituata a lui. Credo che abbia incolpato Argo per la morte del lupo; o almeno non ha mai accettato ch’egli sostituisse quello. Fin dal primo momento ha preso a perseguitarlo; lui però non si è mai intimorito: deve aver pensato che si fa così, oppure che la gatta è pazza; inoltre io l’ho sempre spalleggiato e lui fin dall’inizio ha risposto colpo su colpo. Due schiaffoni lei, un morso lui; crescendo ha preso a rincorrerla per tutta la casa e a saltarle addosso e calpestarla all’improvviso. La gatta urla di rabbia, scappa, esce da un balcone per rientrare da un altro e attaccarlo alle spalle. Spicca dei salti per colpirlo sul muso, si rifugia in alto per sfuggirgli. Quando lui torna da fuori lei è alla porta e lo saluta con due testate, poi comincia la guerra che va avanti per ore. Si tratta chiaramente di un gioco fra due elementi che non vogliono cedere; soltanto quando le mie figlie decidono di coccolare la gatta (molto schiva, del resto), Argo interviene un po’ pesantemente; poi, se si tratta di mangiare, non scherza più ed allora la gatta sa che deve girare al largo!
Il bello è che nei confronti degli altri gatti Argo è assolutamente intollerante e, se lo lasciassi fare, li ucciderebbe tutti. Quella strega che ha in casa, invece, fa parte della famiglia, pur con qualche limitazione.