Cane Corso Italiano – una Razza Straordinaria! › Forum › Carattere ed educazione del cucciolo › L' ISTINTO PREDATORIO
Il vostro cane caccia farfalle? E lucertole? Topi? Uccellini? Gatti? Biciclette? Bambini? La progressione degli interrogativi non è casuale, bensì corrisponde al livello crescente di disapprovazione che normalmente l’uomo esprime di fronte alla predatorietà del proprio cane.
L’istinto predatorio è una pulsione che spinge il cane ad inseguire e prendere (coi denti, per forza!) un oggetto o un essere vivente che si muove rapidamente davanti a lui. Diciamo subito che si tratta di un rudimento, nel senso che il Creatore l’ha installato nella specie perché necessario alla sopravivenza; mentre il cane moderno potrebbe anche farne a meno. Per i lupi e per tutti i canidi selvatici l’istinto predatorio è funzionale a procacciarsi il cibo, mediante la cattura e l’uccisione di altri animali che poi vengono divorati. I cani moderni non soltanto non hanno necessità di predare per sopravvivere; ma anzi vengono impediti a farlo anche quando vorrebbero. Tuttavia, come tutte le caratteristiche genetiche connaturate all’esistenza stessa, l’istinto predatorio permane nel cane moderno anche se, a rigore, non più necessario: è come se la natura avesse posto una clausola di garanzia a salvaguardia della specie.
È interessante notare che l’istinto predatorio è base dell’attività di addestramento dei cani: su esso si basa il gioco degli attacchi, non sull’aggressività. Perché? A questo riguardo mi piacerebbe conoscere l’opinione di Valerio; io penso che stimolando l’istinto predatorio si incita, nei fatti, il cane a giocare. Così come sa benissimo che lo straccetto agitato davanti al suo muso rappresenta un invito al gioco, nello stesso modo il cane viene indotto a considerare la manica del figurante. Ciò dimostra ancora una volta come l’attività dei cosiddetti “cani da lavoro” sia nient’altro che un’ esercitazione, un giochetto imparato a memoria; e che nulla essa abbia a che fare con la reale propensione alla guardia o alla difesa del padrone, le quali sono e restano doti genetiche e non si possono inculcare con l’addestramento.
Non in tutte le razze, tuttavia, l’istinto predatorio è ugualmente sviluppato; e nemmeno in tutti gli individui di una stessa razza. L’esempio più clamoroso che posso citare è quello di un cane che, purtroppo, apparteneva a me: un Terranova; dirò subito che si tratta dell’ unico che fu capace di rendermi infelice. Nel povero Lothar, così si chiamava, l’istinto predatorio era affatto assente. Fin da cucciolo, mai ho potuto indurlo a giocare con uno straccio o con un bastone, o a mordere per gioco una mano agitata davanti al suo muso. Adulto, lo ricordo stravaccato per terra, inerte, mentre i passerotti beccavano gli avanzi dal suo piatto, saltellandogli persino sulla testa! Amico delle galline e dei conigli, i quali tutti a loro volta lo ignoravano. Mai ha inseguito un gatto, un qualsiasi animale, men che meno una persona. Veramente, anche in altri aspetti era deficitario: aggressività zero, propensione alla guardia e alla difesa men che nulle, affettività scarsa. Era coraggioso: se attaccato si difendeva. Nuotava bene e cercava di salvare tutti i bagnanti, anche chi nuotava meglio di lui!
Uno dei miei Pastori Tedeschi, un grigione che ho già citato, sta al limite opposto: qualunque cosa si muovesse per lui era una preda. Ha ucciso una trentina di gatti, conigli e galline in quantità. Saltava per aria al fine di catturare gli insetti. Inseguiva biciclette, automobili, trattori. Aggrediva qualunque cane gli passasse a tiro, femmine e cuccioli compresi: un pazzo!
Ed il Cane Corso? Come sono i vostri? Il mio Argo mostra gran propensione per la caccia: un animale in fuga lo scatena immediatamente. Però è selettivo: al proprio gatto vuole un gran bene (agli altri per niente!) e lo insegue per gioco, ma non tenta affatto di morderlo; insegue topi, insetti, lepri, cerbiatti, volatili. Riguardo a questi ultimi è strano: sembra odiare i corvi, mentre i piccioni non gli interessano; insegue con gran foga i fagiani ed io spero che riesca a prenderne uno, prima o poi, così gli illustrerò la differenza tra preda e refurtiva! Quest’anno riproverò a comprare un paio di galline e lo metterò alla prova: discutevo di ciò con un amico il quale mi diceva che in un’azienda agricola se il cane uccide gli animali da cortile viene immediatamente ucciso a sua volta. Argo non considera prede i cani, neanche se fuggono; non insegue automobili e biciclette, né gli umani che corrono (salvo che corrano incontro a lui: allora sono guai!)
L’estate scorsa ho conosciuto in Toscana una coppia che aveva un cane Corso (acquistato, fra l’altro, in un allevamento del centro Italia che vende “cani da esposizione”) ed anche un cagnolino piccolo, entrambi maschi. Erano ancora cuccioloni e giocavano insieme, finché il Corso, inseguendo l’altro che correva, gli ha staccato la testa con un morso. La cosa più orrenda, poi, è che ha iniziato a divorarla!
Ed ora “un altro viaggio, e una città per cantare”… Sarò con voi martedì prossimo, a Dio piacendo.
Di solito un cane corso che è cresciuto con un altro cane(il classico compagno di cuccia) non gli stacca la testa per gioco, da noi il volpino che è il classico pometto per il corso ,vive tranquillamente e gioca con grossi maschi di cane corso tutto il giorno, forse il cane da esposizione visto da Giuseppe aveva poco sangue di cane corso tradizionale nelle vene,certo il cane corso finalizza la caccia sempre con l’uccisione delle preda,ma deve essere riconosciuta come preda,ad esempio Noor ,che è una grande cacciatrice di gatti (ne ha gia accoppati diversi) quando incontra Leopoldo (il Certosino di mio Fratello) ben sapendo la fanciulla ,che io non voglio che gli faccia del male, si limita a farlo ruzzolare per terra con una spinta del muso, e questo deve essere il comportamento del cane corso tradizionale, se il padrone gli ordina di lasciare in pace un animale lui lo fà,anzi se il padrone gli ordina di fare la guardia al gatto lo fà, di malavoglia ma lo fà, cosa che il cane da esposizione invece non fa ,perche non fa parte del suo bagaglio genetico, questo è anche un modo per vedere se il vostro corso si comporta da tradizionale o meno provate a fare il test, ciao Valerio
Jago ha come compagno di giochi un trovatello, un meticcio di Mastino Abruzzese, un cucciolone della sua età; fin verso i 5/6 mesi ho tentato di farlo convivere con una femmina di Pastore Tedesco di quasi 13 anni, ma la sua irruenza rischiava di far male alla poveretta, pertanto, tengo separati i due cuccioloni dalla vecchietta.
Il Corso ha accettato da subito il meticcio e giocano tutto il giorno combinandone a iosa; tornando all’argomento proposto da Giuseppe devo dire che Jago non ha mai atteggiamenti aggressivi con i cani di casa, con i gatti non lo so in quanto nel recinto non entrano, in passato i pochi che lo hanno fatto non sono più tornati alle loro case; con i cani che passano fuori dal recinto ha un atteggiamento molto aggressivo; per strada se un cane gli abbia contro allora diventa difficile da trattenere, ma se un cane ha un atteggiamento amichevole a sua volta non mostra diffidenza ho aggressività.
Non mi piacciono i cani assassini, non ho mai aizzato i miei cani contro altri cani e mai lo farò; lo già detto e lo ribadisco Jago mi sorprende ogni giorno per il suo carattere equilibrato, pacioso e allegro sempre, ma impressionate quando difende il suo territorio; una cosa che non ho detto ma che lo differenzia dalla guardia fatta dai Pastori: Jago non si lancia contro il cancello o contro la rete, si limita ad abbaiare e ringhiare guardando il faccia l’intruso ed è una gran bella cosa, così potrò riverniciare il cancello senza preoccuparmi di futuri danni.
Buona vita a tutti.
Buongiorno a tutti, cari amici del forum.
Sì, anch’io penso, come dice Valerio, che in quel cane Corso (?) ci fosse qualcosa di sbagliato. Io il cane non l’ho visto, me ne hanno parlato gli ex-proprietari, i quali se n’erano disfati dopo il fattaccio. Essi sostenevano con assoluta convinzione che non si era trattato di una lite, perché i cani giocavano, bensì di un “errore”. Che non ne fossero molto convinti essi stessi, secondo me, lo dimostra il fatto che abbiano subito regalato il cane, in quanto avendo dei bambini in casa non si sentivano più tranquilli. Come ha detto Valerio, questa è probabilmente materia adatta per un test genetico.
Buon sangue non mente….. Bella, la mia cucciola di 3 mesi e mezzo, figlia di Liù che ha al suo attivo 1 volpe, 1 tasso e 1 cinghialotto, uccisi con la complicità del fratello Brutus, adora rincorrere e acchiappare in bocca qualsiasi cosa.
Oggi abbiamo ucciso un pollo dei nostri da carne; i cani si erano allontanati di poco e giocavano tutti insieme. Ho voluto vedere come si sarebbe comportata la piccola Corsa con la sua “preda”. Li ho chiamati con un fischio e in mezzo secondo sono arrivati i miei 4 amici che ben hanno capito che in mano…avevo la testa e il collo del pollo appena ucciso. Ho chiamato “Bella”!! Si è avvicinata e ha addentato il pezzo tirando immediatamente su la coda e il pelo della groppa circondata dal resto del branco. Un ad uno ad uno, Liù, Brutus e Nina, a turno, le si sono avvicinati per capire che intenzioni avesse e, ad uno ad uno..gli ha piantato una sonora ringhiata decisa. Tutti hanno desistito e tutti hanno osservato la piccola, in atteggiamento sicuro e guardingo che si pappava l’inaspettato bocconcino con atteggiamento tronfio e sicuro di se. 🙂 Io e mia moglie ci siamo gustati questa piccola grande lezione di vita e siamo rimasti compiaciuti nella sicurezza mostrata da Bella e dall’estremo equilibrio e intelligenza degli adulti. Adoro il mio branco! 🙂
Fede, se eravamo su FB, ti avrei messo un sonoro Mi Piace !!