Annosa, annosissima questione: tagliare le orecchie ai cani ha, o ha ancora, un senso? Si può o non si può?
Dal punto di vista normativo c’è stata, negli ultimi anni, una gran confusione: prima il Ministero della Salute (ad opera dell’On. Martini) ha detto NO e ha vietato qualsiasi operazione chirurgica che non fosse indispensabile e strettamente legata alla salute degli animali.
Poi il Senato, tramite il ministro Fazio (cacciatore ed evidentemente legato a doppio filo con Federfauna, perché ne segue pedissequeamente tutte le direttive) ha cancellato la parte della legge che riguardava le amputazioni estetiche; nel maggio di quest’anno, infine, è stato specificato meglio che restano vietati “gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi in conformità all’articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia ratificata dall’Italia con la Legge 201 del novembre scorso”, fermo restando che l’amputazione della coda nei cani da caccia viene considerata una prevenzione sanitaria contro il rischio di ferimenti (un po’ come dire che siccome ai pugili normalmente si rompe il naso durante i combattimenti, tanto vale tagliarglielo via a priori).
Se il taglio della coda, comunque, è un intervento che si pratica al momento stesso della nascita (chi lo effettua più tardi è un disgraziato) ed è apparentemente poco doloroso (anche se bisognerebbe chiedere ai cuccioli quanto male sentano effettivamente, visto che i cani sono spesso degli stoici con una soglia del dolore altissima, che non danno alcun segno di sofferenza anche quando è palese che stanno vivendo un brutto momento), il taglio delle orecchie è: a) completamente inutile; b) estremamente invasivo; c) sicuramente MOLTO doloroso.
Eppure, in alcune razze, si continua a praticarlo allegramente, anche a costo di andare a fare operare i cani all’estero e/o di produrre certificati medici che richiederebbero, ogni volta, un controllo accurato e che, se risultassero fasulli come sono nel 90% dei casi, consiglierebbero anche la radiazione immediata dei responsabili dall’Ordine dei Veterinari.
Ovviamente nessuno fa nulla di tutto questo, anche perché è oggettivamente difficile dimostrare che una conchectomia NON fosse necessaria sul singolo cane: quando però si venisse a scoprire che sono state tagliate le orecchie a un’intera cucciolata… allora diventa più difficile il contrario, ovvero accettare la possibilità che TUTTA la cucciolata fosse affetta da patologie che imponevano il taglio sanitario.
Dal 1° novembre 2011 è ufficialmente entrata in vigore la normativa che vieta il taglio delle orecchie e della coda ai cani.
Con l’entrata in vigore dell’articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia – ratificata in Italia con la legge 201/2010 -, che si somma a quanto previsto dall’ordinanza Martini del 2009. Nell’articolo 10 si legge:
“Gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi debbono essere vietati, in particolare: a) il taglio della coda; b) il taglio delle orecchie (…)”, escludendo, quindi, deroghe. Gli eventuali trasgressori possono incorrere nel reato di maltrattamento di animali, previsto e punito dall’articolo 544-ter del Codice penale “con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”.
fonte: tipresentoilcane.com
Quindi…senza troppi giri di parole, pur essendo favorevoli alla ototomia, per Legge è vietato, se lo fate, è a vostro rischio..di beccarvi una denuncia Penale! Ne vale davvero la pena?
Difatti molti pugili professionisti si fanno levare l’ osso del setto nasale.
Ci sono razze che sono state selezionate apposta per avere la coda e le orecchie tagliate, e che vivono molto peggio se non si esegue questa piccola operazione quando sono piccoli, un po come la circoncisione dei bambini maschi ( quella perche’ non la vietate allora ? sono piu’ importanti i cani dei bambini ? )
e’ evidente che un cane con le orecchie e la coda non tagliate che si infila in un rovo ne esce con le orecchie a brandelli e la coda ferita, sopratutto se e’ un cane selezionato per averle tagliate tipo il doberman che non esiste in natura ma e’ frutto di una selezione umana. le ferite alla coda oltretutto sono molto pericolose in quanto c’e’ il midollo spinale anche nella coda.
14 anni fa presi il mio terzo rieschnauzer , decisi dietro consiglio di amici e allevatori di non tagliare più ne orecchie ne coda anche se obbiettivamente gli altri 2 cani precedenti fosserostati tagliati e non mi hanno creato problemi ne a me ne a loro. Comunque vi espongo quanto di seguito mi / ci è accaduto Dopo 7 mesi dall’acquisto fui costretto ad Operare il cane x il taglio della coda xche se la spezzó . Dopo neanche 1 anno fui costretto a ricorrere nuovamente alle cure del vetrinario x un altra operazione , questa volta all’orecchio dx …. il cucciolone non curante delle sue enormi orecchie , sbattendole si procuró un otoematona e anche questa volta, anestesia, punti, drenaggi, fasciatura, ECC…. non vi dico lo stress per il cane e per il padrone….. Ma non finisce qui. Xche non passarono neppure 6 mesi e come x incanto l’altro orecchio si ripropose nelle solite condizioni del dx. E così x altre 2 volte, prima uno e poi l’altro . Ora io dico, sarà anche il caso ma tutte queste operazioni, anestesie ecc. .. hanno fatto bene al cane? Io credo che certe razze create dall’uomo sono state selezionate così . oggi cambiare determinate caratteristiche si porta a modificare se non cambiare la razza , a discapito della razza stessa. In effetti le nascite di schnauzer , dobermann, boxer ecc…. sono diminuite drasticamente tantè che gli allevatori non hanno più a disposizione materiale su cui lavorare , e anch’io che sono un estimatore della razza riesenschnauzer faccio una gran fatica a trovare un cane morfologicamente e caratterialmente valido. Con questo ringrazio tutti i pseudo animalisti che hanno una perfetta visione del mondo che li circonda . Grazie