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C’è aria rilassata nel forum: evidentemente i più sono ancora in vacanza, beati loro!
Anch’io, però, la settimana prossima farò un giretto in centro-Italia e mi riprometto di visitare qualche allevamento, così a scopo di conoscenza.
Nel frattempo, se ne ha voglia e se dispone di documenti o almeno di buona memoria, il buon Valerio Ricci potrebbe riprendere un po’ l’argomento sulla storia del Cane Corso: cosa accadde quando si decise di “recuperare” la razza, si redasse lo standard e nacque la SACC?
Vorrei sapere, in particolare, a quali linee di sangue si rivolsero i vari allevatori per orientare la selezione verso quelli che divvennero i due principali modelli della razza ed anche, in definitiva, due opposte linee di pensiero: cane da esposizione/cane tradizionale.
Non credo che si violerebbero le regole del forum trattando questo argomento, perché i data-base dei pedigree sono pubblici e chiunque può consultarli: ciò che manca (almeno a me) è però la conoscenza dei soggetti.
Buona giornata a tutti.
Quando gli allora scopritori della razza vennero giù nel sud (io a quei tempi gia seguivo le vicende)e decisero di riscoprire la razza e di rendere il tutto ufficiale, scoprirono che dovevano redare uno standar per farlo approvare all’Enci e fare riconoscere la razza(la faccio breve e salto la faccenda del libro aperto con relativa approvazione Enci perche è stata anche li una farsa) a quei tampi tutti i cani corsi che erano in giro erano cani corsi tradizionali, non esistevano i Boxeroni,successe che i cosi detti fondatori della Sacc(che erano si cinofili e molti solo teorici di cane corso se ne intendessero il giusto) erano tutta gente del Nord e decisero che il loro cane corso doveva distaccarsi dal mastino napoletano (che è lo stesso cane essendo solo un ipert tipo del cane corso )e per fare in modo che non lo ricordasse il mastino napoletano chiesero a Morsiani che era un ottimo cinofilo ma allevatore di S.Bernardi (e anche lui percio di cane corso non se ne intendeva) di redare lo standar ,e si inventarono la famosa chusura dentale prognata,e lo standar fu fatto su Basir un discreto cane corso ma niente di eccezionale che fra l’altro per chi lo ha conosciuto e visto dal vivo non era prognato ma chiudeva a tenaglia (coè i denti battevano pari) poi dissero (e la raccontarono bene supportati dall’Enci) che quelli trovati da loro erano gli unici cani corsi disponibili sul mercato (cosi i cani li avrebbero venduti loro) e secondo loro da queste linee di sangue sarebbero dovuti venire fuori tutti i cani corsi futuri (tralasciamo i nomi degli allevamenti per motivi di Forum) poi e successo che i più degli allevatopri per avere cani prognati e vincere alle mostre di bellezza Enci accoppiarono i loro cani con Boxer i primis e poi Bul -mastif in secondo, e noi vecchi cultori del cane corso ci accorgemmo che alle esposizioni apparivano sempre più spesso cani che sembravano dei boxeroni neri, tutto questo con il beneplacito dei giudici Enci che li premiavano, fortuna che alcuni allevatori (principalmente del Sud ) si rifiutarono di allevare codesti cani e continuarono ad allevare il cane corso tradizionale, allevandolo sulla funzione (coè la guardia e la protezione familiare) e non era vero che non c’erano più cani corsi nel sud (come avevano fatto credere quelli della sacc) infatti tanto per citarne uno dal famoso Piciotto venne fuori una linea di sangure che ancora oggi è molto ricercata (Noor ha un nonno che discende da Piciotto) il tutto ciò si è trasmesso fino a oggi, alimentando confusione in tutti quanti presentandosi per la prima volta alla razza e vedendo tutti questi tipi di cane corso rimangono molto perprlessi, e alla lunga poi scoprono che oggi esistono allo stato attuale due razze di cane che portano lo stesso nome, anche se devo ammettere che ultimamente molti allevatori di cane corso da esposizione vedendo che la gente( oggi ci si informa su internet) chiede sempre di più il cane corso tradizionale sono venuti nel Sud a chiedere esemplari tradizionali per rinsanguare i loro meticcioni,e questo mi fa ben sperare per il futuro della razza,anche se c’è molto da lavorare ciao a sentirci Valerio PS ho volutamente taciuto delle varie vicissitudini e commissariamenti vari della Sacc per non fare ulteriore polemica se vi interessa ne possiamo parlare in altro logo
Ai tempi vecchi c’erano due varietà di cane corso quello leggero tipo molisano pugliese che era il più dutile ed era quello che veniva adoperato di maggiormente, la taglia oscillava dai 45-55 kg di peso sia maschi che femmine con tolleranze di 5 kg(non erano rari i casi di cani oltre i 60 kg) con un akltezza di 60-66 la garrese per le femmine e 65- 68per i maschi cosa che stiamo tornando tranquillamente nelle odierne linee di sangue tradizionale,poi c’era la versione pesante(quella dalla quale deriva il Mastino Mapoletano)originaria della campania che veniva chiamata cane da presa (can e presa alla napoletana)e erano cani che pesavano tranquillamente dai 60 ai 70 kg ,oltre no altrimenti non sarebbero stati funzionali, le altezze al garrese erano su per giù uguali alla versione leggera solo che il cane più corposo sembrava più grosso e ci si lavorava tranquillamente di fantasia e ogni volta che si raccontavano le dimensioni il cane diventava sempre più grosso e grande,ecco perche chi dice di ricordare i vecchi cani parla di cani oltre gli 80 kg ma sono solo fantasie un cane di quel peso fa fatica a correre, diverso è il discorso sul napoletano ma li per andare su un iper tipo pesante e linfatico si è arrivati a delle caricature di cane che non riesono neanche a riprodursi (fecondazione artificiale) e quando cercano non di correrre ma solo di camminare veloci scoppiano,finendo oggi ci sono in giro (basta andarli a cercare negli allevamenti giusti )cani corsi tradizionali funzionali che pesano mediamente sui 50-55 kg ,peso che secondo me non si deve superare pena la funzionalità del cane ciao a sentirci Vale
Cari tutti,
sono reduce da un viaggetto in centro-Italia del quale ho approfittato per visitare alcuni allevatori. Ho ricavato delle informazioni che mi piacerebbe condividere con quanti sono interessati.
La prima è in linea con l’osservazione più volte ripetuta da Valerio Ricci su questo forum, che cioè il vero Corso deve essere riprodotto sulla base della funzione, non della morfologia. Io che poco credito davo a questa affermazione mi sono trovato davanti a Corsi diversissimi per conformazione ed anche per colore: tutti ritenuti assolutamente tipici dai loro allevatori, i quali mi spiegarono che si tratta di cani da lavoro, selezionati in base alla loro attitudine e che, quanto alla morfologia, certamente vanno accoppiati “cum granu salis” al fine di non fissare caratteristiche indesiderate ma che prioritaria è la preservazione della loro funzionalità.
Al riguardo, sono stato invitato a leggere fondamentali pubblicazioni scientifiche del dottor Flavio Bruno, medico veterinario e studioso della razza, pubblicazioni che però non sono riuscito a reperire: chissà se lo stesso Valerio Ricci può aiutarmi in questa ricerca?
Agli allevatori ho fatto presente che anche riguardo alla ricerca del “carattere” ideale del Corso c’è parecchia varietà di giudizi: chi privilegia il guardiano, chi il difensore, chi il compagno di giochi per i bimbi. A questo mio ragionamento è stata opposta un’interessante osservazione etimologica: il termine “Corso” potrebbe sì derivare dal latino “Cohors” ma anche, molto più banalmente, dalla definizione dialettale di certi funghi poco pregiati che in Abruzzo-Marche-Lucania sono chiamati “Scars” e ad essi sarebbero stati assimilati questi cani che non sono di razza pura, perché derivati dall’incontro fra i cani-guardiani dei proprietari terrieri ed i cani dei pastori, che durante la transumanza si incrociavano liberamente: ogni proprietario poi preservava e riproduceva il cane in base alla funzione desiderata: grande, brutto e minaccioso per farne un guardiano, rapido e coraggioso per farne un cacciatore, eccetera.
La mia obiezione che su questa base sarebbe stato impossibile ottenere dei pedigree, è stata accolta con risatine e con una spiegazione che, per le regole del Forum, non posso riportare.
Ho poi visto una cosa davvero sorprendente: certi cani dal muso lunghissimo erano prognati. Si tratta di mastini abruzzesi i quali, a quanto mi riferiscono, si servono di questa tara per… prendere il latte dalle mammelle delle capre!
Non è del tutto fondata, pertanto, l’idea che il prognatismo sia stato artificialmente introdotto in omaggio allo scellerato standard ideato dal Morsiani: questo è sicuramente accaduto, ma il difetto è comunque presente anche in razze italiane. Le quali però erano assai più longeve (ho visto un mastino napoletano di 13 anni ed oltre 70 kg che fino all’anno scorso ancora riproduceva!) ed affatto esenti da altre patologie, come l’epilessia, indotte dal meticciamento successivo con boxer e mastiff.
Comunque, non bisogna pensare che tutti i primi “rifondatori della razza” sui quali talvolta Valerio Ricci lancia i suoi strali (la SACC, per intenderci) siano dei mercenari o, peggio, dei truffatori. Io non conosco le vicende che hanno portato al commissariamento della SACC, ma so per esempio che Giovanni Chiecchi è un eminente studioso, docente universitario di Letteratura Italiana ed autore, fra l’altro, di pregevolissimi studi sul Petrarca. Dal suo libro sul Cane Corso si evince un profondo amore per la razza unito a non comuni conoscenze di morfologia, psicologia canina e scienza dell’alimentazione.
Mi vado convincendo che l’aspetto più affascinante della razza che definiamo Cane Corso è proprio questa disomogeneità, all’interno della quale tuttavia riconosciamo il tipo, la quale lascia tanto spazio alla ricerca genetica per i bravi selezionatori e consegna all’utente finale un cane versatile e ricettivo, che accetta di essere plasmato in base all’ambiente in cui vive.
Ciao giuseppe mi piacerebbe conoscere i nomi di questi allevatori (magari in privato per motivi di privacy)che hai incontrato perche mi racconti delle cose che ignoro, tipo i mastini abruzzesi prognati per il latte e la tanta discordanza morfologica(quelli che conosco io hannodei bei cani uniformati tipo Hireche dove hai preso il tuo),poi(e qui parlo da moderatore) io quando lancio gli strali come li chiami tu non ho mai fatto nomi, proprio per non mettere in imbarazzo persone che non possono centrare niente, il Sig Chiecchi che fra l’altro ammiro molto non fa parte di quella schiera che racconto io, perche lui essendo uno studioso non ha fatto nessun danno alla razza anzi ! percio ti invito caldamnte a non fare nomi sul forum perche non va bene, lo so che lo hai fatto in buona fede ,ma proprio per statuto non lo possiamo fare,se hai delle curiosita te le posso spiegare in privato, se hai notato anche quando lancio gli strali non faccio mai nomi appunto per le suddette regole sopra indicate, ciao a sentirci Valerio PS ho parlato con Ali da poco e mi ha detto che il tuo cane dovrebbe venire su con un bel carattere cazzuto ,ottimo! cosi sara oltre che bello anche tosto
Cita da: Valerio Ricci il August 29, 2014, 15:36[/b]
Quando gli allora scopritori della razza vennero giù nel sud (io a quei tempi gia seguivo le vicende)e decisero di riscoprire la razza e di rendere il tutto ufficiale, scoprirono che dovevano redare uno standar per farlo approvare all’Enci e fare riconoscere la razza(la faccio breve e salto la faccenda del libro aperto con relativa approvazione Enci perche è stata anche li una farsa) a quei tampi tutti i cani corsi che erano in giro erano cani corsi tradizionali, non esistevano i Boxeroni,successe che i cosi detti fondatori della Sacc………
…. si inventarono la famosa chusura dentale prognata,……
….poi dissero (e la raccontarono bene supportati dall’Enci) che quelli trovati da loro erano gli unici cani corsi disponibili sul mercato (cosi i cani li avrebbero venduti loro) ….
…poi e successo che i più degli allevatopri per avere cani prognati e vincere alle mostre di bellezza Enci accoppiarono i loro cani con Boxer i primis e poi Bul -mastif in secondo, e noi vecchi cultori del cane corso ci accorgemmo che alle esposizioni apparivano sempre più spesso cani che sembravano dei boxeroni neri, tutto questo con il beneplacito dei giudici Enci che li premiavano…..
…non era vero che non c’erano più cani corsi nel sud (come avevano fatto credere quelli della sacc) …
…alimentando confusione in tutti …
… ho volutamente taciuto delle varie vicissitudini e commissariamenti vari della Sacc …
Questi gli strali (più che giustificati, in verità!) ai quali accennavo….
E questa è la verità ,ma la persona che hai nominato sopra non centra niente e in privato te lo spiego Ciao Vale
Cita da: Valerio Ricci il September 11, 2014, 12:47[/b]
mi racconti delle cose che ignoro, tipo i mastini abruzzesi prognati per il latte …
Dunque: la storia del latte io non l’ho vista ma solo sentita raccontare, da uno che comunque usa i cani come guardiani del gregge.
I cani prognati li ho visti e fotografati: la foto del’Abruzzese che riporto non è chiarissima, tuttavia ti assicuro che era prognato di circa 5-6 mm; la forbice rovescia del Corso invece risulta evidentissima nella foto (si tratta di due femmine, peraltro molto belle).
Insomma io, nella mia ignoranza, ho riportato l’impressione che un allevatore abbia a disposizione fra tutti i suoi cani caratteristiche genetiche disparate, che occorre sapientemente miscelare per ottenere un cane bello. Cosa peraltro secondaria -come dici sempre tu- rispetto alle doti caratteriali. Per esempio il mio Argo ha chiusura a forbice; ma se invece fosse a tenaglia o a forbice rovescia per me nulla cambierebbe.
Quanto alle regole del forum io le interpreto così: non si possono esplicitamente nominare persone e strutture in modo che ciò possa configurare veicolo di pubblicità, o di interesse economico, o possa anche solo in ipotesi rappresentare diffamazione o calunnia. Ecco perché ometto i nomi di allevatori “buoni” o “cattivi”. E’ invece permesso fornire indicazioni di pubblica utilità, quali belle località da visitare, o strutture turistiche ricettive. Parimenti l’indicazione di libri, studi scientifici o pubblicazioni a me pareva utile e lecita, perciò ho citato il dottor Flavio Bruno ed il professor Giovanni Chiecchi. Tante volte, a proposito di giudizi da esperto, cito anche Valerio Ricci…
[img]https://www.italian-cane-corso.com/wp-content/uploads/2014/09/966za-abruzzese-prognato.JPG[/img]
[img]https://www.italian-cane-corso.com/wp-content/uploads/2014/09/4uk44-corso-forbice.JPG[/img]
Grazie per l’esperto ma deriva solo dal fatto che sono vecchio del cane corso e non penso di meritarlo tale titolo, poi per il fatto delle chiusure ,i pastori abruzzesi sono allevati come il cane corso sulla funzione,ma anche con molto occhio alle qualita morfologiche che fanno un cane di qualità,e la chuisura prognata non è qualita(chi alleva abruzzesi di qualità non ha cani prognati) certo nella cucciolata puo capitare che nascano, ma a discapito della qualita caratteriale va sempre escluso dalla riproduzione(della serie se ne ho due buoni bravi a lavorare e uno è prognato questo lavora solo ma non si riproduce) anche perche alla lunga queste anomalie diventano croniche con gravi patologie genetiche a scapito della funzione,stesso disorso con la tenaglia o la forbice rovesciata se non c’è di meglio la teniamo ma non è cercata in un allevamneto sulla funzione in quanto come detto sopra alla lunga portano anomalie,(se andavi in allevamenti seri dove si alleva sulla funzione seriamente trovavi cani che chiudevano a forbice) come del resto il cane che hai preso tu, perche quella è la chiusura più funzionale, e quando dico allevamenti basati sulla funzione non intendo cani allevati alla carlona basta che siano bravi a mordere , intendo cani con una morfologia ben precisa basata sulla funzione e se un cane funziona bene alla lunga è anche bello ciao a sentirci Valerio PS le varie chusure tenaglia o forbice rovesciata (prognata no asolutamente!) sono tollerate ma non cercate e per essere tollerate il cane deve essere bello per davvero
Non per contraddirVi però come spesso succede ognuno ha delle visioni diverse, a me hanno raccontando che la maggior parte dei cani da osservare al momento della stesura dello standard erano prognati.. Mi hanno anche detto che la scelta della prognatura è stata influenzata per differenziarlo dal Mastino e soprattutto dalle associazioni dei Mastini che all’epoca avevano un peso importante.. Il mio e proganto quanto basta per rispettare i dettami dello standard, sinceramente non mi dispiace e soprattutto vi dico una cosa: avete mai provato a vedere cosa gira in rete come “cane corso ortognato”..? Io li trovo orribili e soprattutto distanti dal Cane Corso
Ciao Fabrizio chi te lo ha raccontato forse non c’era , io che c’ero e ho visto i cani ti posso assicurare che di prognati non ce ne erano ,forse qualche cane lo era, ma non si è visto e non era desiderato dagli allevatori, la storia del
la prognatura è stata una bella farsa, ma oramai è inutile tirarla fuori tanto è passato ciao Vale
Il prognatismo è solo una delle tante porcate perpetuate sul nostro amato cane corso. Vogliamo parlare della displasia dell’anca o dei gomiti? Basta dare una occhiata alle foto postate sui vari gruppi sul cane corso su Fb per rendersi conto dello scempio perpetuato negli anni… C’è gente che vende..e c’è qualcuno che compra…cani che vengono spacciati per corso che di corso non hanno nulla… simili a labrador con musi lunghi all’inverosimile, zampe esili, strutture leggere. Boxeroni che tanto ama Valerio… 🙂 (scherzo) con muso schiacciato e prognato e bei occhioni sporgenti a palla! Come carattere? fifoni……., cuccioloni da compagnia senza carattere. Cani con la coda tra le zampe, remissivi, paurosi, che mordono per paura. Di chi è la responsabilità? Che fine ha fatto l’antico cane romano diventato poi “cane da Masseria”? Il Cane coraggioso, sano, di poche pretese, che viveva con un po’ di pane secco e avanzi di cucina come il maiale, dove è finito?Dove è finito il cane da lavoro per il controllo dei porci e del bestiame? Sento sempre più parlare di intolleranze alimentari, displasie, rachitismo, problemi al pelo, ecc.ecc.ecc Ci vuole consapevolezza! Bisogna ridare lustro alla razza e selezionare cani tipici, non solo al livello fisico ma soprattutto a livello funzionale e caratteriale. Non comprare cagnacci spacciati per corso che di corso non hanno nulla….genereranno altri cagnacci, bravi e affettuosi in casa ma che non sono un corso! Quando si ritornerà ad allevare seriamente, con cognizione e serietà, forse..rivedremo il nostro amato corso…Saluti a tutti,
Federico
Giusto è una vita che io predico che i cani vanno allevati sulla funzione ,è la funzione che crea la morfologia funzionale ,e un cane quando funziona bene poi per forza di convergenza evolutiva è anche bello, ciao Vale
Aggiungerei solo che, riguardo alla famosa riunione nella quale fu redatto lo standard (io non c’ero, ovviamente), le opinioni non sono affatto contrastanti: io ho parlato con tantissima gente, allevatori, giornalisti, ecc. e tutti concordano con quanto racconta Valerio. I cani presenti NON erano prognati, almeno non nella maggioranza, può darsi che ce ne fosse qualcuno perché, come dicevo prima, il prognatismo esiste anche nelle razze italiche (ricordo che un amichetto di mio figlio, alle elementari, era prognato: lui, non il suo cane!)
Poi non capisco neanche perché fosse così necessario distinguere il Corso dal Mastino Napoletano, perché in fondo si tratta della stessa razza sebbene con qualche differenza sia fisica che attitudinale che però può ben essere oggetto di selezione da parte di un buon allevatore.
Ma quando ho parlato della SACC io volevo solo dire che forse non c’era premeditazione nel danneggiare la razza: è possibile che i cosiddetti “rifondatori” fossero davvero animati da buone intenzioni, o almeno alcuni di loro; solo che sono stati faciloni ed imprevidenti, poi la situazione è sfuggita loro di mano e si sa che i profittatori senza scrupoli sono sempre in agguato.
Comunque, se io avessi un’azienda agricola ed allevassi greggi di pecore, o mandrie di mucche e mi servissi di cani, baderei solo al fatto ch’essi lavorino bene (la funzione, come dice Valerio) e dell’estetica non mi curerei. Se invece mi interessano i cani, sono molto più esigente riguardo alla conformazione fisica, almeno prima dell’acquisto; ed in questo caso non vorrei mai cani prognati, né displasici, né epilettici. Peraltro, riguardo alla funzione io chiedo al cane molto di più rispetto ad un pastore; ma anche qualcosa in meno. Insomma, noi siamo cinofili, non pastori!
Le buone intenzioni specialmente da parte dei primi c’erano tutte, è i risultati inizialmente ci sono stati,il problema principale è stato (1 )di portare i cani nel nord,(2 )di rimanere su ceppi ben distinti e rinunciare alla variabilita genetica di cani nel sud ce n’erano molti ancora e meglio di quelli che si erano portati via ,(3) di affidarsi per allevare a gente che sebbene (almeno nel primo) fossero molto appasionati non avevano le basi genetiche continuare una selezione basata sulla funzione,(4)e qui è stato raschiato il fondo della bottiglia aprovare a tutti i costi il famoso e scellerato standar prognato(per motivi che abbiamo gia spiegato),se vi leggete (da qualche parte devo averlo basta che mi metta a cercarlo)la prefazione dello standar si auspicava al cane corso una crescita come razza lenta e costante in modo che potesse aumentare le dimensioni armonicamente,! Nessuna parola sulla conservazione delle attitudini comportamentali(erano date come già aquisite per la razza)e questo per il semplice fatto che era tutta gente che vedeva nel cane corso un bel molosso da passeggio e da esposizione , ma che non lo aveva mai adoperato nella sua funzione, cioè la guardia e protezione familiare,ecco perche io dico che nonostante il sacro zelo era gente che di cane corso non se ne intendeva, tutti qui! poi siccome c’era questa benedetta prognatura nel mezzo ci siamo accorti che alle mostre di bellezza incominciavano a comparire dei cani corsi che sembravano dei Boxer giganti,e naturalmente i più erano neri (il nero è più facile da adoperare e avendo pelo è più corto la si maschera meglio la meticciatura ) poi il resto (come diceva il califfo) è solo noia !! ciao a sentirci Valerio