L’arrivo di un cucciolo in casa è un momento importante: si devono stabilire le basi di un rapporto destinato a durare nel tempo. E’ quindi evidente come una fase così rilevante debba essere seguita con attenzione, considerando tutte le priorità.
latte materno (il colostro) che viene assunto nelle primissime ore di vita. I programmi vaccinali hanno lo scopo di stimolare le difese dell’organismo e di instaurare una protezione attiva e duratura, che andrà poi richiamata ogni anno. Nel periodo dai due ai tre mesi d’età, quindi, il cucciolo attraversa una fase delicata in cui inizia a non essere più protetto dagli anticorpi materni, mentre la protezione vaccinale è ancora in corso di instaurazione. A rendere la situazione ancor più complessa, la presenza degli anticorpi trasmessi dalla madre può ostacolare l’efficacia della vaccinazione. In questa fase il cucciolo deve essere vaccinato più volte in modo da ottenere una protezione valida. Le vaccinazioni vanno terminate non prima della 12a-
Verso quali malattie si vaccina?
Il cucciolo va protetto contro Parvovirosi, Cimurro, Epatite infettiva, Leptospirosi e Laringotracheite infettiva. Sono tutte malattie potenzialmente mortali, verso le quali la prevenzione è l‘arma migliore per tutti i cani. Esistono anche altre malattie come la Piroplasmosi, la malattia di Lyme e la Tosse dei canili, verso le quali il Medico Veterinario potrà consigliare la vaccinazione in base alla zona in cui vive il cane ed al suo stile di vita.
Le esigenze della socializzazione
Oltre che per instaurare la protezione vaccinale, il periodo fino ai tre mesi (12 settimane) d’età è fondamentale per una corretta socializzazione del cucciolo. Le esperienze e i contatti che il cucciolo avrà in questa fase sono essenziali per guidarne il comportamento da adulto e per la formazione di un soggetto equilibrato, in grado di convivere serenamente con il proprietario in ogni circostanza. Passate le 12 settimane d’età, la corretta socializzazione del cane diventa molto più difficile. E’ perciò essenziale che in queste settimane il cucciolo sia messo a contatto con le diverse situazioni con cui si troverà a convivere da adulto: il contatto con altri cani (e gatti), con persone di età differente (dai bambini agli anziani), con il traffico cittadino, con l’uso dell’ascensore, dell’automobile, dei trasporti pubblici, etc. etc. E’ infatti oggi superata la concezione di tenere “segregato” il cane fino alla fine del periodo vaccinale: il rischio è infatti quello di ottenere un cane che non è in grado di affrontare adeguatamente gli stimoli dell’ambiente in cui è destinato a vivere. La gestione della socializzazione deve quindi essere affrontata con attenzione, assicurando nel contempo in questa fase una protezione vaccinale particolarmente efficace.