La caccia
La caccia è, con ogni probabilità, il primo impiego cui fu adibito il Cane Corso. Corrispondeva alle aspettative dei proprietari, dei nobili e dei cacciatori di professione, per le sue caratteristiche psichiche e somatiche: agilità felina, compattezza lombare, poderosi massetteri, morso serrato grazie alla forte dentatura lievemente prognata, coraggio, fiuto e prontezza di riflessi.
La custodia del pascolo
Dall’attacco venatorio alla difesa e alla guardia nel pascolo e nella masseria: estremi di un ampio spettro che dimostrano versatilità del Cane Corso, il suo pieno diritto di cittadinanza nei luoghi dove fu storicamente presente e il suo diritto di rinascere, affinchè l’uomo ricostruisca un irrinunciabile legame con la sua stessa storia. Il cane si eleva a tutela e a rappresentanza di uno di qui momenti straordinari in cui si intersecano il tempo dell’uomo e quello della natura.
Ausiliario nell’allevamento brado dei suini
Enorme è la distanza che separa l’attuale allevamento suino e quello tradizionale, per cui l’apporto del Cane Corso era, allora, necessario e, oggi, appare curioso e caratteristico.
La guardia nelle masserie
È nell’ambito privilegiato entro la corte della masseria che il nostro cane conquista a pieno titolo l’appellativo Corso.